Capitolo 13

202 18 8
                                    

"Si papà tranquillo, Lorenzo mi consegna questi fascicoli, li prendo e li metto nel tuo ufficio, ci sentiamo dopo"dico chiudendo la chiamata

Sono circa le nove e mezza di sera e sto aspettando che arrivi Lorenzo per consegnarmi questi maledetti fascicoli visto che mio padre è fuori con alcuni colleghi, in realtà verso le dieci e qualcosa dovrei uscire con Edoardo, infatti ho appena finito di prepararmi, mi guardo allo specchio e devo dire di sentirmi abbastanza soddisfatta, in realtà sono vestita molto semplice,un top nero in pizzo abbinato ad una gonna di raso e i miei amati tacchi.

"Sì arrivo"dico sentendo suonare il campanello
"Era ora"dico aprendo la porta
"Che ci fai qua?Aspettavo Lorenzo"dico restando sull'uscio della porta

"Wow"dice Federico squadrandomi da testa a piede
"Dove vai?"chiede

"Non ti riguarda, dammi questi documenti"dico prendendoglieli dalle mani

"Posso entrare?"chiede, ma la mia risposta è categorica

"Cosa non hai capito della parola "No""dico

"Oh andiamo, come sei acida"dice accomodandosi nel soggiorno

"Federico, devo uscire, quindi per favore vattene e non complicare la situazione"dico

"Sei bellissima"dice accarezzandomi un fianco

"Certo come no"dico sorridendo amaramente

"Ti ho mai detto il contrario? Sei da togliere il fiato, lo penso davvero"dice pronunciando l'ultima frase con un sospiro mentre continua ad accarezzarmi leggermente il fianco, mi odio, dopo tutto quello che mi ha fatto provo ancora le stesse sensazioni, rabbrividisco ancora al suo tocco

"Non lo pensavi davvero quando hai deciso di tradirmi con un'altra donna"dico e vedo il suo sguardo rabbuiarsi e i miei occhi cominciare a vacillare nel ricordare quel periodo orrendo della mia vita

"Non piangere"sussurra asciugandomi una lacrima
"Non merito le tue lacrime"dice avvicinando il suo naso al mio, non so nemmeno io perché gli sto concedendo tutta questa vicinanza ma non riesco a respingerlo, la mia mente dice una cosa ma il mio corpo ne fa tutt'altra, ma una botta di lucidità, che ha un nome e un cognome, "Lucia Bramani",fa sì che il mio corpo si allontani dal suo ma appena lo faccio il mio campanello suona, cavolo..

"Federico devi andare"dico asciugando una piccola lacrima sulla mia guancia

"Ehi, sei arrivato"dico aprendo la porta, l'imbarazzo è palpabile e io non so come uscire da questa situazione

"Ehi s-si,ho interrotto qualcosa?"chiede Edo

"No, Federico se ne stava giusto andando"dico guardandolo ma lui non si muove di un centimetro, sembra paralizzato

"Chi è?"domanda il calciatore con lo sguardo fisso su Edoardo, oddio mio che situazione

"Federico ti prego va via"dico quasi supplicandolo con la voce

"Cos'é che non capisci? Non ti vuole qui"dice Edoardo che fino ad ora era rimasto in silenzio

"E sentiamo un po', tu chi cazzo sei?"chiede avvicinandosi ad Edoardo

"Basta, basta, Edo ti prego lascialo perdere"dico mettendomi in mezzo tra i due

"Esci"dico con tutta la rabbia che ho in corpo
"Ho detto esci" lui mi guarda negli occhi, ormai inondati di lacrime, mi guarda come se volesse dirmi tutto quello che non ci siamo detti finora ma fortunatamente rimane in silenzio ed esce di casa sbattendo la porta

"Ehi stai bene"dice Edoardo accarezzandomi le spalle

"No, non sto bene"dico sedendomi sul divano con una mano sulla testa

"Posso-posso fare qualcosa? Mi dispiace forse non avrei dovuto mettermi in mezzo"dice piegandosi alla mia altezza

"Non è colpa tua, davvero"dico
"Edo mi dispiace, la serata non doveva andare così, ma ti chiedo per favore di lasciarmi sola"dico tirando il naso all'insù

"Si, va bene, posso scriverti dopo?"dice e io annuisco accennando un sorriso, lo accompagno alla porta e prima di lasciarlo andare gli sussurro ancora "scusami"

É da un ora che sono su questo maledetto divano a pensare e ripensare a quello che è successo e l'unica domanda che mi sta logorando la mente é perché? Mi ha tradita, quindi significa che aveva smesso di amarmi già da tempo, ma allora perché continua a tormentarmi, a farmi pensare a quello che avevamo un tempo, a quello che potevamo essere...
So che domani mattina me ne pentirò ma devo farlo e poi potrò finalmente lasciarmi tutto alla spalle e andare avanti, me lo devo...



Capitolo bomba, almeno per me ahahah, spero di avervi trasmesso lo stesso.
Ebbene sì, l'incontro tra Federico e Edoardo non è stato dei migliori ma attenzione, perché abbiamo capito tutti dove sta andando la nostra Chiara, e ve lo preannuncio, ci saranno delle confessioni, una in particolare...

Resteremo noi || Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora