Capitolo 14

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Sono appena arrivata davanti casa di Federico, non ho ripensamenti, spengo la macchina e mi avvicino alla porta, prendo un bel respiro per scaricare la tensione e suono questo maledetto campanello, dopo pochi secondi la porta si apre facendomi trovare davanti Federico a petto nudo, bene iniziamo alla grande

"Sei solo?"chiedo dopo vari secondi di silenzio, non si aspettava proprio di vedermi qui, beh fino a poche ore fa non me lo aspettavo nemmeno io

"Si, entra"dice facendomi spazio per farmi entrare
"Che ci fai qua? Non dovevi uscire con quel Eduardo"dice prendendolo palesemente in giro

"Prima di tutto non si chiama Eduardo ma Edoardo e poi no, sai mi hai rovinato la serata"dico

"Ti ho rovinato la serata certo, scusami se ho rovinato il tuo appuntamento, sono davvero mortificato"dice portandosi una mano sul petto con fare teatrale

"Perché? Perché non mi lasci vivere? Mi hai tradita e poi ti sei rifatto una vita, con un'altra donna, perché non vuoi che anche io ne abbia una?"dico

"Perché? Perché sono fottutamente geloso di qualsiasi uomo ti si avvicini, il pensiero che tu possa sentirti al sicuro con un altro uomo che non sia io mi manda in bestia, cosa pensi eh, che non mi penta di quello che ho fatto? Che non sappia che sono stato un coglione? Fidati che me lo ricordo tutti i giorni e non passa un giorno in cui io non mi penta di averti persa"dice passandosi una mano tra i capelli per poi infilarsi una maglietta a maniche corte

"Mi sembra però che tu non ci abbia messo molto tempo a sostituirmi"dico

"L'ho incontrata nel periodo più buio della mia vita, se pensi che per me sia stata facile superare la nostra rottura non è così, lei mi è stata vicino, mi ha ascoltato e.."dice ma lo interrompo, ho bisogno di sapere

"La ami?"chiedo di getto

"Chiara.."dice nervoso

"Rispondi, la ami?"dico

"Non amerò mai nessuno come ho amato te"dice guardandomi negli occhi

"Hai distrutto tutto, hai distrutto me, sapevi quello che avevo passato, quanto ci metto a fidarmi delle persone, mi sono data a te in tutto e a te non è importato nulla"dico agitandomi,battendogli pugni sul petto,ormai le lacrime avevano preso il sopravvento
"Sei uno stronzo, io ti amavo Federico, ti ho dato tutto, potevamo essere felici, potevamo avere una famiglia e invece guarda come è andata a finire, che ho anche perso nostro figlio" la rabbia ha preso il sopravvento, gli urlo tutto in faccia, non mi importa che lo sappia, deve sapere

"Che-che hai detto?"chiede sconvolto

"Quella sera, quando sono stata male, non era un'influenza, ero incinta, avevo paura a dirtelo, non sapevo se saresti stato contento, così ho aspettato e tre giorni dopo è successo quello che è successo"dico asciugandomi le lacrime

"Come l'hai perso?"dice sconvolto e giurerei di aver visto scendere una lacrima dalla sua guancia

"Un'incidente stradale, una macchina mi è venuta addosso, pensa un po', avevo pure deciso di tenerlo"dico poggiandomi una mano sulla fronte
"Dimmi qualcosa"dico quasi supplicandolo, vedendo che non aveva il coraggio di parlare ma quando stava per proferire parola la porta si apre

"Che-che sta succedendo?"dice Lucia rimanendo sulla porta

"Niente, non succede niente, me ne stavo andando"dico guardando un'ultima volta Federico per poi uscire da quella casa....



Nuovo capitolo!!
Bene bene bene, come vi sembra? Federico non si è espresso più di tanto, sotto shock?
Vi aspetto nei commenti, al prossimo capitolo 🤍

Resteremo noi || Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora