《Oi raga, che ne dite se stasera andiamo a bere ? È da tanto che non rimorchio》
Ecco il solito Andrea, ma lo amavamo anche per questo.
Guardai Pietro al mio fianco per capire se lui ci sarebbe andato o no.
Quando concordò anche lui insieme a gli altri mi ritrovai per seguirli a ruota anche io.《Finalmente stasera si beve》
Annuncia Andrea facendo ridere tutto il gruppo.
Ci trovavamo nuovamente all'ottobit.
La musica era assordante e il locale così pieno che la gente per camminare doveva spingere .
Riuscimmo a passare per poi accomodarci al bancone, trovando degli sgabelli liberi.Passammo tutta la serata a bere.
Io avevo leggermente alzato il gomito.
Sentivo la testa scoppiare.
E come se non bastasse ora mi ritrovavo in bagno , seduto con la schiena al muro a fumarmi una canna in solitaria.I miei pensieri ricaddero su Pietro.
Non so perché, non so come , ma mi ritrovai a pensare a lui.
A lui che in questo momento si trovava in pista a ballare con in mano il suo gin tonic affiancato dalla sua nuova fiamma.Iniziai a pensare a tutti gli sguardi.
Alle attenzioni che mi rivolgeva.
A tutto quel contatto fisico aumentato negli anni.Sorrisi automaticamente pensando a lui , cercando di scacciare dalla testa il pensiero di lui e la bionda insieme a fare chissà cosa.
《Chissà se magari anche lui mi pensa un po quando sta con lei 》
Sembravo uno stupido a parlare da solo in un lurido bagno.Decisi di alzarmi dopo aver finito di fumare e ritornai seduto al bancone trovando solo Piccolo che sembrava anche parecchio agitato in quel momento .
Appena mi vide mi attirò subito in un abbraccio e mi offrì un altro giro di gin.《Che succede?》
Sussurrai al suo orecchio per farmi sentire meglio ricambiando leggermente l'abbraccio.
《Che ne dici se andiamo fuori? 》
Lo guardai stranito e mi ritrovai ad annuire.
Ci facemmo spazio tra le persone e uscimmo andandoci a sedere su un muretto.
《Mi spieghi che succede ora?》《Nulla, dovevo solo portarti via》
Sospirò nervoso per poi continuare indeciso se dire la verità o trovare una bugia.
《Pietro e la bionda, che a quanto ho capito e ricordo in questo momento si chiama Erika, si stavano dando da fare in pista》Lo guardai cercando di mascherare il dolore e mi morsi istintivamente il labbro cercando di formulare una frase di senso compiuto.
《Non c'è bisogno che tu dica nulla Caph . So quanto è difficile amare qualcuno del tuo stesso sesso . Anzi , quanto è difficile amare in generale . Il dolore che si prova a guardare qualcuno che ti piace stare con una persona che non è te . Lo vedo il tuo dolore , lo sai meglio di me che noto tutto. Però ora devi pensare al tuo bene, a stare bene tu . Io ti aiuterò con Pietro però tu devi promettermi di non crollare, qualunque sarà il risultato》
《Du non posso prometterti una cosa che so già che non manterrò. Alla fine è solo colpa mia , lui è stato da sempre chiaro con me . Apprezzo il gesto ma possiamo tranquillamente tornare di là 》
Sussurrai cercando di mostrarmi forte trattenendo le lacrime non volendo piangere per l'ennesima volta.
《Magari mi trovo qualcuno stasera che mi faccia dimenticare di lui anche per qualche minuto》
Conclusi accennando un sorriso leggermente finto per poi entrare seguito dal rosso ritornando ai nostri posti a sedere.Ordino l'ennesimo drink puntando lo sguardo sulla pista .
Mi ero già pentito di quel gesto ma sapevo a cosa andavo in contro . Duccio mi aveva già avvisato e per di più sentivo il suo sguardo preoccupato addosso .
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the evening of miracles
Dla nastolatkówIn mezzo a questo mare cercherò di scoprire quale stella sei Perché mi perderei se dovessi capire che stanotte non ci sei.