10

173 17 0
                                    

Sento dei rumori e delle voci provenire dalla cucina e mi sveglio.
Mi stropiccio gli occhi e rabbrividisco non appena appoggio i piedi a terra.
Mi infilo una maglia per non farmi vedere da Pietro a petto nudo e vado in cucina ancora tutto assonnato .

《Che si mangia di buono chef Serafini?》

Mi blocco nel vedere altre tre persone , riconoscendo la sorella del ragazzo .

《Ehm che succede?》

Sussurro non capendo , guardando interrogativo le quattro persone nella stanza.

《Caph ti prego torna in camera》

Mi sussurra Pietro con le lacrime agli occhi.

《Voglio sapere che sta succedendo invece》

Sussurro con tono fermo affiancandomi al ragazzo per accarezzargli i capelli.

《Che sta succedendo? Me lo chiedi pure ? Già non accetto che lui butti la sua vita dietro questo progetto da quattro soldi , poi per di più è malato e non vuole farsi curare . lo sapevi almeno ? E ora per di più lo trovo a casa di uno quando ha una fidanzata che sta ignorando》

Rabbrividisco al tono usato dal padre e mi mordo il labbro cercando di trattenermi dall'insultarlo.

《Non sta buttando la sua carriera nel momento in cui sta facendo successo e vive grazie a questo.  Ha tante persone che lo amano e che ci seguono . Suo figlio non è malato , ha solo un problema che sta gestendo benissimo e non sta combattendo questa cosa da solo . Dovreste invece di insultarlo supportarlo e non imbottirlo di farmaci》

Stringo a me Pietro e gli lascio senza pensarci un bacio sul collo.

《Non merita questo odio》

Sussurro addolcendomi vedendolo rannicchiarsi tra le mie braccia.

《È gay e malato se lo merita》

A quelle parole deglutisco e stacco Pietro dalle mie braccia e stringo le mani a pugni.

《Essere gay non è una malattia. È libero di amare chi vuole. Che importa se maschio o femmina?  Non vuole vedere suo figlio felice? E ora la prego di sparire da casa mia 》

Appena la famiglia del ragazzo se ne va lo abbraccio nuovamente e inizio a cantare per poter calmare i suoi singhiozzi .

《[..]Conto le stelle nel cielo all'infinito
Sono pronto dare il cento percento é il mio obiettivo
E mi ricordo le notti in cui non dormivo
Se adesso le passo bianco è per un valido motivo
Sempre in abito sportivo, non c'é un abile nemico
Stai cercando un diversivo, per scappare dal destino..]》

《Piccolo non sei sbagliato non lo pensare nemmeno.
Non è colpa tua e se pensi che hai rovinato qualcosa non è colpa tua . Non pensare queste cose》

Sussurro a fine canzone .

《Mia sorella mi ha chiesto dove mi trovavo e io ho dato il tuo indirizzo ma non mi aspettavo di vedere anche loro》

Lo guardo negli occhi e porto le mani sulle sue guance.

《Che ne dici se avviso i ragazzi per dire che non andiamo al bunker e andiamo nel nostro posto a guardare il cielo?》

Sorrido nel vederlo accennare un sorriso e inizio ad asciugarli con il pollice le lacrime lungo il suo viso.

《Sei bellissimo e anche fortissimo》

Mi stacco da lui per poter prendere il telefono dalla camera così da avvisare gli altri .
Mentre mi alzo sento la sua mano sul mio braccio e lo guardo negli occhi .

《Voglio baciarti》

Mi sussurra e sentendo quelle parole nasce in me il desiderio di sentire nuovamente le sue labbra sulle mie .
Annuisco con fin troppa enfasi .
Annulla quella poca distanza tra di noi e ci baciamo con foga , come se quel bacio lo atavamo aspettando da tutta la vita .
Beh a dire il vero io lo aspettavo da tutta la vita.

Lo prendo in braccio senza mai staccare le nostre labbra e lo porto in camera.
Lo faccio sdraiare mettendomi sopra di lui e passiamo la mattinata a baciarci e coccolarci.

Solo la sera raggiungemmo il nostro posto dove facemmo per la prima volta l'amore senza nessuna traccia di alcol in corpo.

the evening of miraclesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora