Blue Jean ha 21 anni, è figlia di un discografico e della depressione.
Passa le sue giornate da ribelle solitaria come commessa in un negozio di dischi a Londra e le notti tra locali, eccessi e uomini, in cerca di qualcosa che la possa riscattare d...
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Just try not to worry, you'll see them someday Take what you need, and be on your way And stop crying your heart out - Oasis __________________________________ ◄ ││ ►
Quindi come si può guarire da qualcosa che nessuno vede?
Ogni mattina mi sveglio e penso per quale cazzo di motivo io non sia morta nel sonno, così tutto finirebbe. Invece, ogni fottuta mattina io apro gli occhi e devo convivere con questa sensazione di vuoto perenne. Devo sopportare questo peso nel petto che a lungo andare mi sta impedendo persino di respirare in modo normale. Mi sento come se avessi perennemente l'acqua alla gola. Come se stessi nuotando contro corrente. Ma più avanzo, più quelle onde si fanno via via sempre più giganti.
Pure oggi è tutto troppo. E io, anche oggi sono troppo poco. Non ce la faccio più. Questa non è vita. Questa non è la vita che desideravo.
Sin da bambina sognavo di diventare una rock star di fama mondiale. Di far conoscere la mia voce al tutto mondo. Invece, quel sogno rimane a impolverarsi sul fondo del cassetto in attesa di essere spolverato e realizzato.
Inizia a mancarmi davvero la ragazza solare che ero prima prima. I miei occhi brillavano di vita. Adesso quando mi guardo allo specchio non riesco nemmeno a riconoscermi. Non so chi sia quella ragazza che mi guarda a sua volta attraverso lo specchio. Sono il fantasma di me stessa. Alcune volte penso anche di essere irreale. Di star vivendo la vita con il pilota automatico. Magari sono morta e non me ne sono neppure resa conto. È una sensazione orribile. Sul serio. Solo che io non riesco a uscirne. È come se fossi entrata in un loop infinito. Come se stessi ripetutamente cadendo dentro un buco nero senza mai toccare il fondo.
Sono stanca di lottare contro gli attacchi di panico che arrivavano alla sprovvista. Mi spezzano il respiro. Mi irrigidiscono i muscoli fino a farmi dannatamente male. Arrivavano quando meno me lo aspetto, in ogni posto io mi trovi. Loro non hanno nessuna pietà di me. Non importa se mi trovo in mezzo alla gente, a fare la spesa, a fare qualsiasi cosa comune che fanno le persone normali: loro arrivano, furiosi come un uragano. Abbattendo ogni cosa. Distruggendo ogni cosa dentro di me. L'unica cosa che posso fare in quei momenti, ovunque io mi trovi, è scappare. Perché sì. Ogni volta che un attacco di panico prende il sopravvento, io ho il disperato bisogno di scappare via. Scappo e mi nascondo fino a quando non passa.
Bella vita, mh?
È una merda.
Più mi succedono queste cose, più mi chiudo in me stessa e non riesco più a trovare una via d'uscita.
Che senso ha continuare a non vivere in questo modo?
Cederei volentieri la mia vita a qualcuno che sappia viverla meglio di me.
Purtroppo non si può.
Sto causando solo dispiaceri a chi mi vuole bene. Senza volerlo, stavo trascinando tutte le persone a me intorno nel vortice oscuro. Per questo motivo ho deciso di prendere le distanze da tutti. Andando via di casa. Ho smesso di vedere i miei amici, la mia famiglia. Sono sparita nel nulla. Mi limito solo, ogni tanto a rassicurare mio padre che sono ancora viva. Sono più di otto mesi che non vedo nessuno di loro. E giuro che mi dispiace da morire, ma non posso rischiare di far cadere anche loro nell'oblio. Non me lo perdonerei mai. Stare accanto ad una persona che non vede nient'altro colore che il nero: è impossibile; devastante.