CAPITOLO 10 - WHITE

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- SALARYMAN -

Una storia originale di " Riizv "

Illustrazioni di " Kata-Kyu "

© 2024 Riizv. All rights reserved.

© 2024 Kata-Kyu. All rights reserved.

" Salaryman " è una light novel italiana e quindi contiene alcune illustrazioni salienti che accompagnano la narrazione.

DISCLAIMER:

Questa storia è adatta solo ad un pubblico maturo.

I personaggi del racconto sono tutti maggiorenni.

Il romanzo contiene descrizioni dettagliate di violenza, stupro, nudità, uso di droghe e alcool, contenuti sessuali espliciti e sangue.

Questa è un'opera di finzione.

Tutti i nomi, i personaggi, le aziende, i luoghi e gli eventi sono frutto della fantasia dell'autore e utilizzati in modo puramente fittizio.

Il pubblico è avvisato.

Note sul copyright:

La storia e le illustrazioni appartengono solo ed esclusivamente all'autore. Copiare i capitoli o i contenuti della storia, postare questo materiale su altre piattaforme e tradurre in altre lingue il testo è severamente vietato senza l'autorizzazione dell'autore. Tutti i diritti sono riservati.

Note sulla narrazione:

Questa storia è ambientata in Giappone e comprende tutta una serie di termini peculiari tipici del paese e della sua cultura.

Parole come: Salaryman, Nomikai, Oyabun, Kyabakura, Higanbana e molte altre, sono frequenti nel corso del racconto e non traducibili in italiano.

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riizvkyu

Contatti Instagram:

Autrice: _riizv_

Illustratrice: katakkkyu

Grazie e buona lettura.




CAPITOLO 10 - WHITE


«Akira... Akira?» la voce roca del mio capo mi sveglia. Devo essermi appisolato.

«Mi dispiace, non volevo addormentarmi» borbotto, sbattendo gli occhi furiosamente, per mettere a fuoco la sua figura.

Il volto di Matsumoto è vicino, così vicino che riesco a contare le sue ciglia. L'uomo respira sulla mia pelle e l'odore del dopobarba mi arriva prima ancora del suo tocco.

Senza che me ne accorga, lui ha dischiuso già le labbra, adesso le congiunge con le mie, lentamente. Partecipo al bacio come al solito e una bizzarra sensazione di calore m'investe, donandomi un inquietante sollievo.

È il mio giorno libero, non ho idea del perché Matsumoto abbia richiesto la mia presenza. So solo che ci siamo infilati in un taxi, di prima mattina, e che ho dormito per un'ora buona.

«Siamo arrivati?» domando, grattandomi la testa. Sbircio dal finestrino e mi rendo conto che il panorama è cambiato. Non siamo più a Tokyo.

«Cos'è questo posto?» sollevo la schiena dall'imbottitura del sedile, guardandomi intorno, curioso, per capire dov'è che mi abbia portato.

«Yokohama» risponde asciutto, senza aggiungere particolari alla questione.

«Vuole che venga con lei, signore?» mi mantengo nel personaggio dell'impiegato ubbidiente, a lui piace così.

SALARYMANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora