Con Ryan abbiamo deciso che stanotte ritenteremo la nostra fuga.
Mentre verso mezzanotte tutti dormono, io e Ryan siamo ormai sulla via per casa mia. L'ansia e la paura non lasciano spazio a nessun'altra emozione. Ryan sembra capirlo perché mi cinge le spalle con un braccio e inizia ad accarezzarmi la testa piena di riccioli neri con la sua mano grande, gesto che mi tranquillizza sempre, in qualunque momento.
Proseguiamo tutto il tragitto verso casa così e una volta davanti alla porta mi sale il cuore in gola e il braccio di Ryan mi stringe a sé in una presa protettiva come se solo quel gesto potesse proteggermi da ogni male.
La porta è totalmente scardinata, ci sono impronte di scarpe che non sono quelle di mio padre, delle strisce gialle che vietano l'ingresso e un cartello sulla destra della porta che dice:
appartamento sotto sequestro dalla polizia per indagini.
Non mi importa minimamente dell'indicazione, stacco le strisce ed entro.
Il tavolo di vetro in cucina è spaccato in mille piccoli frammenti, ma la cosa che mi fa più paura è che essi non sono trasparenti, bensì ricoperti da un fluido rossastro, ormai quasi secco.
Una volta in salone inizio a piangere e urlare tirando pugni sul divano, ma stavolta Ryan non interviene, sa che non farebbe che peggiorare le cose.
Corro in camera mia e la trovo letteralmente sottosopra: tutti i miei amati gialli sono per terra, la TV è spaccata, il materasso è...
"Oddio, ma quelli sono proiettili!"
Mi porto una mano sulla bocca dallo stupore e in quello stesso momento entra in camera Ryan che si blocca sulla soglia.
"Ryan non ce la faccio. Andiamo via o rischio di svenire di nuovo."
Così lui mi prende per mano e usciamo da quella che, un tempo, definivo casa.
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Pensavamo di non farcela...
Mystery / ThrillerDue adolescenti, Jessica e Ryan, si ritrovano in un vero e proprio giallo. Riusciranno a salvare i propri cari?