8. Ultraviolence

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He used to call me poisonLike I was poison ivyI could've died right then'Cause he was right beside me

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He used to call me poison
Like I was poison ivy
I could've died right then
'Cause he was right beside me

IVY

Mi sveglio con la testa pesante e il cuore in tumulto. I ricordi della notte precedente mi assalgono, soprattutto l'immagine di Easton che entra ubriaco nella mia camera.

Scuotendo la testa, cerco di scrollarmi di dosso la confusione. Decido di scendere in cucina per un caffè e sperare che il giorno migliori.

Quando entro in cucina, Easton è già lì, seduto al tavolo con un'espressione scontrosa che non riesco a decifrare.

I suoi capelli sono arruffati e i suoi occhi sembrano ancora addormentati. Non scambiamo nemmeno uno sguardo mentre prendo una tazza e inizio a preparare il caffè.

Dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante, decido di affrontare la situazione. "Possiamo parlare di quello che è successo ieri sera?" chiedo, cercando di mantenere un tono calmo.

Easton solleva lo sguardo, i suoi occhi scuri pieni di un mix di disinteresse e fastidio. "Non c'è niente di cui parlare," risponde seccamente, alzandosi per afferrare un toast. "Ero solo ubriaco, quindi smettila di farne un dramma."

"Non è solo questo," protesto, la frustrazione che sale in me. "Tu... sei entrato nella mia stanza, e hai detto alcune cose. Non posso ignorarle."

"E cosa dovrei dirti?" ribatte lui, con un tono sarcastico. "Grazie per il tuo interessamento, ma non è affar tuo."

Proprio in quel momento, Luke entra in cucina. Il suo viso si illumina quando mi vede, ma si spegne subito quando nota l'atmosfera tesa.

"Di cosa state parlando?" chiede, mentre si avvicina al frigo.

"Di nulla," risponde Easton, lanciandomi uno sguardo che dice di lasciar perdere.

"Non sembrate esattamente felici," osserva Luke, mentre afferra una bottiglia d'acqua. "Doc, lascia stare Easton. Non ha senso discutere con lui."

"E perché dovrei?" ribatto, incapace di trattenere l'ardore. "Non hai idea di cosa sia successo ieri."

"E non me ne frega niente," taglia corto Luke, fissandomi dritto negli occhi. "Easton è un cretino, e tu meriti di meglio. Non ti lasciare trascinare in questa sua immaturità."

Sento una fitta di rabbia. "Non è così semplice, Luke. Non puoi decidere per me chi merita la mia attenzione."

"Qualcuno deve dirti la verità," risponde Luke, alzando le spalle. "Sei solo un'altra ragazza nella sua vita di caos. Non lasciarti coinvolgere in questo."

"Non è solo caos," sbotto, ma lui mi interrompe.

"Cosa pensi che sia? Una storia romantica? Questo non è un film, Ivy. Easton non cambierà. Non vale il tuo tempo e non merita le tue preoccupazioni."

𝐄𝐃𝐆𝐄𝐏𝐋𝐀𝐘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora