Dal mio punto di vista, la situazione era quasi comica. Anzi, togliamo il quasi.
Ether, con quel suo atteggiamento ostinato, non riusciva a capire in che guaio si era cacciata.Pensava addirittura al suo blog in una situazione del genere, è completamente fuori di zucca!
Le sue risate si spegnevano, stava realizzando, e vidi la paura insinuarsi nei suoi occhi. C'era sempre quel momento, quel preciso istante in cui i nuovi studenti realizzano che la Deadly Arts Academy non è solo un nome provocatorio. È un luogo dove la sopravvivenza è l'unico vero obiettivo. La sua confusione e il suo rifiuto mi ricordavano come mi sentivo io il primo giorno. Ma a differenza sua, io non avevo fatto domande. Avevo capito subito che dovevo adattarmi o perire.
La osservai mentre cercava di rimettere insieme i pezzi, di capire se voleva accettare la situazione o continuare a resistere. Quello che non le avevo detto, e che nessuno le avrebbe spiegato apertamente, è che le prime settimane qui separano i deboli dai forti. E a giudicare dal suo comportamento, Ether non aveva ancora deciso da che parte stare.
Ma c'era qualcosa in lei... qualcosa che la rendeva interessante. E non solo per il fatto che fosse nuova. C'era una determinazione, sepolta sotto la paura e il sarcasmo, che mi incuriosiva. Anche se continuava a ridere di fronte alla sua stessa disperazione, potevo vedere che sotto la superficie stava già lottando per adattarsi.
«Anche tu hai ricevuto un invito?» mi chiese finalmente Ether, – aveva smesso di ridere per fortuna – la sua voce titubante mentre mi guardava con quegli occhi verde scuro. Sembrava che mi stesse trapassando con degli invisibili raggi laser. Cavolo, quei suoi occhi avevano un'intensità che non riuscivo a ignorare.
«No,» risposi con noncuranza. «Io mi sono iscritto. Mio padre era un ex alunno.»
Il suo viso si contrasse per un attimo, sorpresa e incredulità danzavano nei suoi occhi. «Un ex alunno? Tuo padre è un assassino?»
Tipico, reagiscono tutti così.
«Un sicario professionista, per la precisione,» replicai, divertito. Il modo in cui cercava di razionalizzare il tutto mi faceva capire che non aveva la minima idea di dove fosse finita.
Vederla lottare contro il panico, cercando di comprendere quella realtà, era quasi divertente.
«Quindi tuo padre è un criminale,» disse Ether, la sua voce un curioso mix di stupore, paura e, come sempre, quel sottile filo di sarcasmo che sembrava non abbandonarla mai. Anche in un momento come quello, trovava il modo di lanciarmi una provocazione.
Sorrisi, divertito dalla sua resistenza. «Se ti fa sentire meglio, uccide criminali a sua volta. Fa un po' di pulizia di stronzi.» Il tono era leggero, ma la verità dietro le mie parole non lo era affatto. «Solo che viene pagato.»La osservai per vedere come avrebbe reagito. Forse sperava in una sorta di giustificazione morale, un tentativo di farmi sembrare meno mostruoso agli occhi del mondo. Ma in fondo, sapevo che non sarebbe servito a niente.
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Deadly Arts
ChickLitUn invito. Un accademia fuori dal comune, lontana dallo sguardo del mondo. Sette ragazzi, una cosa li accomuna, i segreti.. e forse, qualche omicidio. Vi do il benvenuto alla Deadly Arts Academy.