James si stava per allontanare, tutti noi stavamo iniziando a spostarci nelle nostre posizioni. Ma il vento ci tradì. Bastò solo quello a sentire l'odore di sangue proveniente da Bella, e dall'espressione che fece James capii che era inebriato da quell'odore.
"Hai portato lo spuntino" Ridacchiò, inclinando la testa da una parte e avanzando verso Bella e Edward, il quale si mise subito davanti a Bella, spingendola indietro con un braccio.
Subito tornammo nella posizione di prima, ma eravamo più sulla difensiva.
"Un'umana?!" Sbottò Laurent. Anche i tre si pararono davanti a noi, e ci osservavano come se fossimo pazzi.
"Lei è con noi. È meglio che ve andiate" Disse Carlisle scandendo bene le parole.
L'unico che sembrava sulla difensiva tra loro tre era Laurent, che volendo chiaramente evitare ogni tipo di scontro disse: "Vedo che partita è finita. Adesso nè andiamo" Detto ciò si allontanarono, e appena ci assicurammo che fossero lontani abbastanza, ci girammo subito verso Bella.
"Edward, porta via Bella" Ordinò subito Carlisle.
"Vengo con voi" Aggiunsi io, seguendoli, e quando Edward fece per rifiutarmi Carlisle mi disse di andare. Salimmo frettolosamente in macchina e Edward partì velocemente.
"Io lo sapevo! Lo sapevo!" Digrignai i denti, frustrata. "È tutta colpa tua, Edward!" Lo incolpai subito.
"Puoi stare zitta per un secondo?! Lo so, diamine! So che è colpa mia!" Urlò.
"Mi volete dire che diavolo succede??" Chiese Bella, non comprendendo la nostra preoccupazione.
"Chiedilo a quello stupido del tuo fidanzato!" Dissi con tono arrabbiato. Così Bella si girò verso di lui.
"James è un segugio. Vive per la caccia, non si fermerà mai!" Spiegò, tenendo il volante con forza per non sbandare.
"Che dobbiamo fare?" Chiese di nuovo Bella.
"Ucciderlo. Farlo a pezzi e bruciarlo. È l'unico modo" Risposi io.
"Dobbiamo portarti via da Forks" Notò Edward. La cosa mi intrigava un po', il fatto di non averla più tra i piedi (via da Forks, non da morta, certo) però non è sicuramente qualcosa da pensare in un momento del genere.
"Che? No! Qui c'è nostro padre, non possiamo lasciarlo!" Si girò verso di me in cerca di un supporto, ma scossi la testa e abbassai lo sguardo.
"A James non interessa papà. Seguirà te, in ogni caso" Spiegai.
"Cosa ne puoi sapere? Magari invece morirà per colpa nostra!"
"Bene, bene! Senti, troveremo un modo. Ok?" Cercò di calmarla Edward.
Infatti, quando arrivammo sotto casa, Bella e Edward misero in scena una litigata che arrivò fino alla porta di casa, abbastanza da far allarmare Charlie, in cui Bella voleva tornare a Phoniex.
Io intanto salii sul pick-up di Bella e aspettai il suo arrivo con Edward. Nel tempo non spiaccicammo parola.
Quando Bella uscì di casa e entrò in macchina, Edward mise in moto e si allontanò velocemente dalla casa.
"Non...Non mi perdonerà mai" Piagnucolò Bella.
"Lo farà" Cercò di consolarla Edward.
"No invece" Dissi secca io.
"Ma che cavolo..." Mormorò il ragazzo, "Vuoi darti una regolata!?" Cambiò tono lui.
"E tu vuoi guardare in faccia la realtà per una volta?!" Risposi con altrettanta arroganza. A fermare il nostro litigio fu Emmett, che saltò sul retro del pick-up.Arrivati poi a casa Cullen, ci riunimmo tutti nel garage, pronti a partire. Era stato organizzato tutto così velocemente che non avevo nemmeno capito bene cosa dovessi fare.
"Esme, Rosalie, mettetevi questi" Ordinò Edward lanciandogli dei vestiti. "Così il segugio seguirà l'odore di Bella" Spiegò.
"Porterò Bella a sud, quindi voi andate nella direzione opposta" Continuò di nuovo lui.
"La porteremo io e Jasper. James sa che non la lasceresti, stessa cosa per Annie" Notò Alice.
"Cosa? No, io non la posso lasciare da sola" Risposi io preoccupata.
"Non sarà da sola, ci saranno Jasper e Alice con lei. Tu resterai a casa a proteggere Charlie" Spiegò poi Carlisle.
"No...sul serio? Mia sorella potrebbe morire e l'unica cosa che posso fare è stare a casa? No. Io vengo con voi." Ribattei.
"Annie. Ti prego...Bella sarà al sicuro, te lo prometto" Mormorò Esme, prendendomi una mano tra le sue, "È la via più facile per te" Continuò.
Non ci vedevo più dalla rabbia.
"Io non voglio la via più facile! Voglio aiutare! Faccio parte di questa famiglia anche io, ve lo siete dimenticato?!" Dissi ciò tenendo stretto lo stemma della famiglia Cullen che indossavo come ciondolo al collo. Nessuno più mi rispose, mi guardavano solo con aria di rassegnazione.
Aspettai ancora qualche secondo osservandoli, come per aspettare qualche illuminazione, ma quando capii che non avrebbero cambiato idea urlai ancora: "Solo perché sono la più giovane non vuol dire che sia stupida! Sono molto più forte di quello che pensate, ma non mi date mai l'opportunità di dimostrarvelo, non sono più umana, ricordatevelo!" poi mi girai in fretta e me ne andai sbattendo la porta.Dopo tutta quella scenata, accettai che non mi restava nient'altro che restare a casa e far finta di non sapere nulla.
"Dov'è Bella?" Chiesi a mio padre scendendo dalle scale.
Lui era sul divano a sorseggiare la sua terza birra.
"Se n'è andata" Rispose, quasi senza emozioni, fissando il vuoto.
"Oh" Mugugnai solo.Rimasi le ore seguenti a girare per la mia stanza e aspettare delle notizie, quando il suono del telefono ruppe il silenzio. Corsi a prenderlo e risposi alla chiamata, senza nemmeno guardare chi era.
"Pronto?" Chiesi frettolosamente.
"Annie..." Sentii una voce dolce e familiare.
"Mamma?"
"Tesoro...come stai?" La ignorai, sbuffando.
"Che c'è?"
"Ehm...tua sorella..." Appena pronunciò quelle parole mi allarmai.
"Che le è successo? Sta bene?" Probabilmente lei pensava fossi preoccupata per il fatto che se ne fosse andata senza dire nulla, ma in realtà era ovviamente per il resto.
"È caduta da delle scale e...e si è rotta una gamba, ha perso molto sangue... Adesso sono con lei nell'ospedale di Phoenix...pensavo lo volessi sapere" A quel punto chiusi la chiamata e mi catapultai al piano di sotto, ma mio padre non era lì. Non persi altro tempo e passando dalla porta sul retro iniziai a correre il più veloce possibile verso Phoenix, per quanto lontana potesse essere, l'adrenalina era talmente tanta che potrei dire di star andando più veloce di Edward.L'adrenalina era talmente tanta che mi fece trovare la forza di ignorare l'odore insopportabile di sangue che arrivava da ogni angolo dell'ospedale.
Ci arrivai in 40 minuti, e mi piombai immediatamente alla reception.
Quando mi diedero le indicazioni, corsi nella sua stanza. Bella stava riposando, ma quando entrai si svegliò.
"Bella! Stai bene?!" Chiesi tenendole la mano.
"Annie?" Mormorò sbadigliando.
"Bella! Bella! Dio, sei viva..." Constatai sospirando.
"Si...si" Sorrise. "Non ti preoccupare".
"Cavolo...non mi devo preoccupare? Mi sono fatta Forks-Phoenix in 40 minuti!" Dissi ridendo, e lei ridacchiò.
"Dovresti andare a parlare con Carlisle e gli altri" Mi suggerì dopo un momento di silenzio.
Io annuii. "Dovrei"
"Anche con mamma" Aggiunse poi.
"Si...dovrei..."Due settimane dopo quella disavventura, tutto era tornato alla normalità, tranne che Bella aveva un gesso alla gamba.
Quella sera ci sarebbe stato il ballo di fine anno, e anche se io non volevo andarci in quanto non avessi qualcuno che mi accompagnasse, Alice mi obbligò. Quindi mi trovai in camera sua con lei e Rosalie che mi acconciavano i capelli. Mentre loro, invece, erano già pronte.Quando arrivammo, anche se avevano promesso di farmi compagnia, si allontanarono con Jasper e Emmett, e Bella era con Edward, quindi io rimasi sola.
O quasi. Sola con la puzza di cane.
La puzza di Jacob.
"So che sei qui" Affermai, seduta su una panchina, dando le spalle al bosco.
"So che tu sai che sono qui" Sentii in risposta.
"Vieni fuori" Ordinai, quindi Jacob uscii da dietro un albero e si sedette vicino a me.
Io lo guardai da testa a piedi.
"Perché tutta questa eleganza?" Chiesi, notando la camicia e la cravatta che indossava.
"Dovevo parlare con Bella" Ammise.
"Cos'è, ti piace mia sorella adesso?" Mi si strinse il cuore solo a pensarci, ma prima di farlo ribattere continuai: "Ah...se lo sapesse Edward sarebbe un peccato" Quasi a minacciarlo.
"Ma cosa...No! È...È mio padre che mi ha detto di parlarle"
Io annuii distrattamente: l'argomento non mi interessava più più di tanto.
Perciò, dopo un buon minuto di silenzio, Jacob parlò: "Ti ricordi il ballo di fine anno dell'anno scorso?" Mormorò.
"Come no. Tu e Emmett vi stavate per picchiare" Ridacchiai.
"No...intendo...Vabbe, non importa." Jacob guardava il terreno sotto di noi e non si azzardava a tirare su gli occhi.
"Certo che me lo ricordo, scemo. È stato...fantastico" Cercai in fretta una parola per descriverlo.
"Avevi un vestito bellissimo" aggiuse, chiaramente non sapendo che altro dire.
"Ti ricordi solo quello?" Ridacchiai, e a lui spuntò un sorriso sul volto.
A spezzare la mia risata, tuttavia, fu l'avvicinamento dei Cullen, che evidentemente i suoi stupidi sensi da lupo non avevano percepito.
"Vi picchierete anche quest'anno tu e Emmett se non te ne vai subito" Lo avvertii. Lui alzò lo sguardo, confuso, e appena li notò balzò in piedi.
"Va tutto bene. Stavamo solo parlando" Li frenai subito.
"Uh...E di cosa parlavate?" Ghignò Rose avvicinandosi a me. Incrociai gli occhi con quelli di Jacke, e dopo essere entrata nella sua testa gli dissi di andarsene immediatamente. Poteva fare il grosso quanto voleva, ma noi eravamo 5.
"Nulla..." Mormorai, stringendomi nelle mie spalle.
"Questa cosa della zona neutra non l'ho mai capita. È inutile" Notò Jasper guardando male Jacke. Mi stavano mettendo in soggezione. Fin troppo.
"Dai Ragazzi. Andiamo via, la puzza di cane mi sta uccidendo" Ridacchiò Emmett. Sentii l'aria farsi più calda, e sicuramente anche gli altri lo percepirono.
"Wo! Calmati, cucciolo, non ti hanno insegnato a rispettare i più forti?" Lo provocò di nuovo. Jacke fece per andargli contro, ma io li fermai.
"Okay, è abbastanza, andiamo via" Mi misi tra Jacke e Emmett e iniziai a spingere via il vampiro, e piano piano tutti si convinsero che era il momento di dare un'ultima occhiata a Jacob e andarsene.
"Scusami" mimai con le labbra prima di girarmi e allontanarmi con i Cullen.
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Annabella Swan Cullen -Twilight story- (x Jacob Black)
Fiksi Penggemar‼️Qui sarà pubblicata la storia completa‼️ Annabella era la sorella minore di Bella, aveva anno in meno ma era decisamente più matura della sorella maggiore. Annie, come la chiamavano tutti, aveva sempre vissuto a Forks con il padre, e al contrario...