E se va bene o se va male non te lo so dire,
so che sono ancora vivo ma per poco se va bene o se va male allora vienimi a trovare che ho comprato casa a Milano e non è niente male-
Ci son giorni in cui non mi sento connesso con la realtà e puntualmente chiamo Seokjin cercando conforto in lui, nella sua pelle, nel suo viso, nella sua voce e nel suo profumo provando così a soddisfare i miei 5 sensi.
Seokjin ci riesce, ogni volta.
Anche se non soddisfa un senso: il tatto.Anni che ci conosciamo ma non ci siamo mai abbracciati se non durante occasioni importanti come compleanni e quando ci diplomammo.
Vivendo da solo la noia ti divora e la solitudine si mangia le tue briciole. 3 anni che vivo da solo ma ancora non mi sono abituato a tutta questa pace e tranquillità. Di norma sono sensazioni che ti rilassano ma a me turbano e basta, non le sopporto.
Lui mi parla delle sue giornate, io lo ascolto per ore raccontandogli poi delle mie.
La voce di Seokjin è sempre rimasta quella in tutti questi anni, inizialmente suonava troppo stridula ma ad oggi suona come una canzone.E anche quella notte era lì, seduto sul mio letto.
Parlava e parlava, io come da prassi l'ascoltavo e gli rispondevo.
Ogni volta chi gli chiedevo di rimanere a dormire lui rifiutava e io dopo averlo accompagnato alla porta ritornavo in quel salotto vuoto e privo di vita.
Quella sera gli porsi la solita domanda sapendo già la risposta.<<Ti va di rimanere a dormire? È tardi Hyung>>
<<Volentieri Joonie>>Non ci stavo credendo, aveva seriamente accettato?
Io incredulo gli sorridevo e lui di rimando anche incurvando con dolcezza quelle sue labbra carnose quanto rosse, gliele volevo staccare per quanto belle apparivano.Gli presi un cambio per la notte, tutto gli stava a pennello e gli donava compresi quei vestiti usurati che lui ormai conosceva a memoria.
Non trattenne un:<<Joonie ancora hai questa maglietta?>>
Mentre la rigirava tenendola per i lati.
Aveva visto tutta la mia evoluzione stilistica:
dai vestiti neri e stretti, ai vestiti da hipster arrivando poi al mio stile attuale che mi piace definire "raver in pensione"Lui a differenza mia indossa vestiti di marca ma semplici. I maglioli prediligono.
Quella sera stessa ne indossava uno a tinta unita, un azzurro più tendente al verde. Era una via di mezzo tra il menta e l'azzurro, grazioso.La sua maglietta era a terra, i miei occhi fissi su di lui. Non riuscivo a distogliere lo sguardo, ah si, in tutto ciò ero affacciato da dietro la porta del bagno, e si, lo stavo spiando.
Il suo corpo aveva la forma di un triangolo invertito. Conosco il termine perché mi sono informato a riguardo, vorrei aggiungere.Lui sembrava non rendersi conto della mia presenza, meglio così.
Non datemi però del guardone o del pervertito!
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glicine: namjin
FanfictionKim Namjoon racconta il suo viaggio verso la realizzazione dei suoi sentimenti nei confronti del suo migliore amico d'infanzia, Kim Seokjin.