vorrei dirti mille cose

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Vorrei dirti mille cose ma cosa dirti non lo so

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Jin mi teneva compagnia mentre io fumavo un'ennesima sigaretta, brutto vizio il mio

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Jin mi teneva compagnia mentre io fumavo un'ennesima sigaretta, brutto vizio il mio.
Il fredda quella notte era pungente, ti penetrava nelle ossa e a penetrare quelle di Jin assieme al freddo c'ero anch'io.

<<Una sera mi è venuta voglia di baciarti>>
Non ricordo perché l'ho detto, l'ho detto e basta.
<<Eri ubriaco, io no>>
Lui sembrava non ascoltarmi, io intanto usando il pollice scrollavo la cenere di troppo.
<<Volevo dirtelo Hyung, mi sembra la cosa giusta>>
Dentro di me già mi stavo immaginando lui che prende e se ne esce da casa mia con tanto di porta sbattuta.

<<È un bel pensiero>>
Ero confuso
<<Perché volevi baciarmi?>>

Volevo dirgli mille cose in quel momento ma non sapevo da dove partire, dovevo temporeggiare e senza farmi vedere buttai il posacenere per terra, sulla pregiata moquette piena di gonfiori dovuta i bisogni del cane che assieme ai suoi padroni risiedeva in quell'appartamento prima di me.
Non volevo scappare da quella situazione, volevo solo temporeggiare.

Lui era statico, mi guardava raccogliere mozziconi e cenere come se fossi il suo schiavo e fosse lui l'artefice della caduta di quel posacenere in ferro.

<<Perché ti trovo bello>>
Il suo sopracciglio destro era rivolto verso l'alto.
<<Ti trovo bello Seokjin, non potrei mai dire il contrario>>
<<Non lo faresti comunque>>
Sembrava irritato.
<<Mi ricordi il Glicine>>
La mia mano era tra i suoi capelli, violacei.
Non ve l'ho specificato prima? Ah no? Ora lo sapete. I capelli di Seokjin sono violacei anche se nella parte anteriore è visibile un biondo decolorato, quello era il prodotto di una tinta casalinga fatta nel cuore della notte.

<<Tu mi ricordi Myspace>>
<<Come scusa?>>
Venir paragonato ad un social di inizio anni 2000 era l'ultima cosa che pensavo potesse succedermi nella vita.
<<I tuoi capelli sono neri come quelli di un emo e gli emo mi ricordano Myspace, semplice no?>>
<<Non cambiare argomento>>
Si stava incupendo
<<Non capisco perché te ne esci così dal nulla dicendomi che ti sarebbe piaciuto baciarmi>>
<<Perché sono una persona onesta? Immagina se non te l'avessi detto e boh per colpa di un qualcuno o qualcosa l'avresti scoperto, non trovi sia meglio esser sinceri?>>
<<Ora vorresti baciarmi?>>

Negavo con la testa ma dentro di me annuivo con una forza tale da spaccarmi la spina dorsale.
Il desiderio di baciarlo non se n'era mai andato. Non sono innamorato di Kim Seokjin, sono solo curioso.

Non mi definisco né etero né omosessuale.
Anzi, preferisco non definirmi.
Se qualcuno mi piace fisicamente e mi prende mentalmente io sono contento indipendentemente dal sesso o dal genere.
Almeno, così credevo. Ironia della sorte non ho mai baciato un uomo in vita mia e Seokjin è l'unico uomo che da un anno a questa parte voglio disperatamente baciare.

<<Non so perché ma è successo, l'ho pensato>>
Volevo solo nascondermi in camera mia
<<Perché ora non vuoi baciarmi?>>
La strada verso camera mia sembrava essersi triplicata
<<Perché nella mia testa non c'è il bisogno di farlo>>
Stavo mentendo, non poteva accorgersene.

Troncata la conversazione mi ero messo a sistemare il salotto per poterlo far star il più comodo possibile e finito di addobbare il letto con lenzuolo, coperta e cuscini in più gli diedi la buonanotte.
Nessuna risposta, nemmeno un sorriso.
Mi sembrava di aver davanti una bambola gonfiabile, inanimata e pronta ad esser usata pee intrattenere i bambini.

glicine: namjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora