E so di essere già al centro delle tue attenzioni anche se non ti parlo mi guardi negli occhi
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L'appartamento di Yoongi quella sera sembrava una discoteca.
Bottiglie di alcol e bitite gassate e non per terra, sui mobili e sul tavolo, un vero macello.Eravamo tutti palesemente ubriachi e felici.
Taehyung ballava sul tavolo della cucina con addosso una parrucca rosa fluorescente.
Yoongi lo intimava a scendere tra una risata e l'altra.
Jimin registrava il tutto col cellulare e nel farlo rischiava di cadere ogni secondo, faticava a reggersi in piedi.<<Namjoon-ssi>>
Quella voce cantilenante apparteneva a Jung Hoseok, un personaggio.
Jung Hoseok è quel tipo di amico che speri di avere e di cui non ti stanchi mai.Hoseok nasce a Gwangju il 18 febbraio del 1994 ed è più grande di me di esattamente 206 giorni, siamo coetanei. Ah si, è Acquario.
È un tipo solare ma che in preda all'alcol entra in uno stato catatonico, si trasforma in uno zombie che annuisce ed emette suoni gutturali come negazione.
Sembra ingenuo ma non lo è, affatto.
Ha una pelle dorata in contrasto con gli orecchini color argento presenti sulle sue orecchie.
I capelli invece sono castani ma con dei riflessi biondi decolorati, un po' anni 2000 ma neanche troppo, il giusto insomma.
È un grande amante della musica hip-hop fine anni 90 e inizi 2000, punto in comune.
Faceva il b-boy, non capisco come riesca ancora a reggersi in piedi.<<Hoseok-sii>>
L'alcol mi rendeva euforico.
<<Hobi! Joonie!>>
Quella voce invece apparteneva a Jeon Jungkook.Jungkook nasce l'1 settembre del 1997 a Busan.
È compaesano di Park Jimin ed è della Vergine, proprio come me.
È il più piccolo della compagnia ma esteticamente potremmo collocarlo tra me e Jimin. Seriamente, sembra più grande.
Ha un intero braccio tatuato ed è pieno di muscoli. Non saprei come definire Jungkook perché è in continua evoluzione quel ragazzo.
Penso lui sia la rappresentazione della metamorfosi.
Un giorno sembra un rockettaro metallaro di inizi anni 2000 mentre il giorno dopo sembra un maestro dell'asilo.<<Stai alla grande eh?!>>
Le sue pacche sulla schiena erano e sono tutt'ora la mia condanna
<<Alla grande Kook, non so neanche cosa sto bevendo>>
Nel mio bicchiere c'era un ammasso di probabilmente 3 alcolici diversi, disgustoso si ma al contempo molto gustoso.E mentre io, Jungkook e Hoseok parlottavamo di cose che neanche ricordo mi sentivo nudo.
Non nel vero senso della parola, sarebbe un problema in caso ma posso assicurarvi che avevo indosso ogni vestito compreso l'intimo.Avevo degli occhi puntati addosso, ne ero certo ma altrettanto certo ero di una cosa: l'essere ubriaco.
Forse quegli occhi puntati addosso erano frutto di un'allucinazione, forse nessuno mi stava guardando e poi perché qualcuno doveva guardarmi? Non c'era motivo.Nel ripercorrere mentalmente cosa stessero facendo tutti i presenti mi ero reso conto che ne mancava uno all'appello: Seokjin.
Forse lui mi stava guardando?
Nell'ispezionare il salotto di lui non c'era traccia.
Eppure lui era lì, ricordavo chiaramente come fosse stato lui a proporre la vodka per gli shortini.
Lui era in quell'appartamento, ma dove?
Perché non era in salotto?
Forse stava male a causa dell'alcol?Che poi, perché nessuno sembrava essersene accorto?
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glicine: namjin
FanfictionKim Namjoon racconta il suo viaggio verso la realizzazione dei suoi sentimenti nei confronti del suo migliore amico d'infanzia, Kim Seokjin.