Times when, I will need you,
There are times when, you're not around-
Spiazzato, sconcertato, traumatizzato.
Potevate riassumermi così in quel momento.<<Ma eri te, ne son certo!>>
<<Dio mio..sai quanti ragazzi ci sono con il mio stesso colore di capelli? Namjoon sei diventato un fottuto alcolizzato?>>
La risposta poteva sembrare si, la realtà era tutto il contrario.
Mi stavo spazientendo, non lo nego.<<Dio santo Seokjin spiegati! Ti giuro mi sembra di star delirando! Io non credo neanche tu sia qua ora, forse ti sto sognando! No? Non credi!?>>
E mi alzai con una forza tale da far cadere a terra la sedia su cui ero seduto qualche istante prima.
Fanculo i vicini, avrei gridato e ribaltato casa fosse stato per me, sopratutto in quel momento.<<Io ti giuro, non ci capisco un cazzo. Ti dichiaro sto mio desiderio del volerti baciare e te ricambi, esco con Yoongi e Jimin che mi dicono che quella sera t'avrei dovuto baciare poi ci baciamo e tu sembri odiarmi, dimmi Hyung, che cosa cazzo stiamo facendo?>>
Ah si, nel fare questo discorso avevo fatto l'intero giro del mio appartamento seguito in tanto da Seokjin che non aveva mai spiaccicato parola, per un solo istante.<<Vai in discoteca?>>
Una domanda, una stupida domanda che non centrava nulla con tutto ciò che avevo appena detto. Tra tutte le cose che poteva dire proprio quella?
<<Si e mi sono anche scopato una tipa, ti interessa? Ora parlami dei tuoi sabati o delle tue scappatelle>>
Mi piazzai davanti a lui a braccia conserte
<<Ah si? Riesci a scopare dopo due anni di pausa? Strano, pensavo non ti si alzasse neanche più..>>
Serrai la mascella mordendomi l'interno guancia fino a sentirmelo sanguinare
<<Sei venuto per litigare?>>
Sibilai dandogli le spalle ritornandomene poi in salotto, accendendomi un'altra sigaretta
<<Affatto, volevo solo->>Ripensai alle parole di quella ragazza e poi a Seokjin.
Lui fa mille giri di parole per dirti la più becera delle cose e da quando aveva messo piede in casa mia che lo stava facendo. Dovevo optare all'attacco, al nosense più totale.
Quella situazione era priva di senso, perché non rincarare la dose?<<Volevi dirmi che ti piaccio>>
Tagliai corto facendo nel mentre un tiro di sigaretta.
Mi aspettavo delle grida di negazione eppure niente di tutto ciò.
Solo del religioso silenzio ci stava accerchiando e intanto teneva a braccetto il fumo prodotto dalla sigaretta che in quel momento pendeva tra le mie labbra.<<Hai ventidue anni ma non sei in grado di metter su un discorso sensato?>>
Lui era in piedi appoggiato intanto con la schiena contro un muro.
<<Sai perché ti ho detto che mi odio per colpa tua?>>
Aveva gli occhi lucidi
<<Sentiamo Hyung, incolpami di cose inesistenti, sono tutto orecchi>>
Mi venne incontro dandomi poi una leggera spinta, non riusciva a parlare però, sembrava non volesse farlo.
<<Parla Hyung, parlami>>
Distolse lo sguardo e nel sbattere le palpebre due piccole lacrime gli attraversarono le guance.
<<Cinque anni che ti guardo in silenzio mandando giù questa mia cottarella che ho nei tuoi confronti, non so neanche quando è iniziato il tutto però mi son sempre odiato perché tu sembri non notarmi, ti lamenti della tua vita da single da cui non riesci a scappare ma io son sempre stato al tuo fianco..>>
<<Sei il mio migliore amico>>
<<Quale migliori amici si confessano che desiderano baciarsi?!>>
E un'altra spinta, andai a sbattere contro l'isola della cucina, salotto e cucina erano assieme.<<Son brutto per te? Son noioso? C'è qualcosa di sbagliato in me?>>
In Seokjin non c'è mai stato niente di sbagliato ma non ero mai riuscito a vederlo con occhi diversi, non sapevo spiegarmelo.D'altro canto però il desiderio di baciarlo, l'immaginario di lui in un contesto sessuale, il bacio, l'ansimare il suo nome durante un rapporto con un'altra persone e parlare di lui a quella persona per tipo 3 ore dicevano tutt'altro.
<<No Hyung, no..>>
Sospiravo e col nervoso mi stavo arruffando i capelli.
<<Penso tu abbia bisogno di dormi->>
<<Mi sono appena dichiarato a te e tu mi dici di andarmene a dormire?!>>
Di norma gli avrei detto di non gridare dato l'orario ma rimasi in silenzio, abbassando la testa.
<<Da piccoli quando giocavamo assieme al salone ti reputavo noioso eppure ad oggi sei l'unica persona che non mi annoia..mi sono allontanato da te per cercare quel qualcosa che trovo in te in altre persone però niente, mi annoiano tutti Joonie>>Non volevo incontrare il suo sguardo, ne ero quasi terrorizzato.
I suoi passi iniziarono a farsi sempre più lontani e non appena la porta di casa si aprì gli corsi dietro abbracciandolo da dietro.
<<Rimani per la notte, ne parliamo domani>>Nell'abbracciarlo sprofondai il naso contro la sua spalla beandomi di quel profumo che a tratti non riconoscevo, non ero più abituato alla presenza di Seokjin.
<<No Joon, non ho più voglia di questo->>
<<Per favore Hyung>>
Non ero riuscito a mandare giù il grappolo che avevo in gola.Lui chiuse la porta e senza dire niente si voltò ricambiando quell'abbraccio.
Non volevo staccarmi da lui.<<Dai Joonie>>
Obbligato a staccarmi lo feci e mi avviai in camera mia, lui invece si era già sistemato sul divano.
Senza cambio per la notte, senza cuscini o coperte.
Nel non vederlo arrivare me lo andai a prendere io tirandolo per un polso e arrivati in camera lo scaraventai sul letto.<<YAH!>>
Ridacchiai stendendomi poi al suo fianco.
<<Non vuoi un cambio per la notte?>>
<<Aspetto tu ti addormenti poi torno a casa..>>
<<Allora parliamone ora>>
<<Di cosa Nam? Di tutto questo?>>
<<Si, tu Hyung mi attrai non posso negartelo, come potrei?>>
<<Modestamente>>
Stava ridacchiando, solito suo.
Anche questo amavo del rapporto tra me e Seokjin, dopo una litigarella o una discussione tutto tornava come prima.
Sembrava non avessimo mai discusso, tutto svaniva.
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glicine: namjin
FanfictionKim Namjoon racconta il suo viaggio verso la realizzazione dei suoi sentimenti nei confronti del suo migliore amico d'infanzia, Kim Seokjin.