PRIDE

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Maybe i wasn't there

Ci eravamo rintanati in un'ala della discoteca dedicata ai fumatori, c'era particolare silenzio.
Non capivo perché alcune persone uscivano fuori per fumare, se c'è un area apposta usatela no?

<<Parlami di lui>>
Era curiosa, fumava la sigaretta con una lentezza quasi dolorosa
<<È uno dei miei migliori amici, forse quello con cui sono più legato>>
<<Gli hai rubato la ragazza?>>
<<Niente del genere>>
Notando il mio esitare nel continuare mi aveva messo una sigaretta davanti alla faccia, offrendomela
<<Parla su, tanto non ci rivedremo mai più>>

Accesa ho iniziato a parlare.

Erano le 2 del mattino quando ho iniziato e attorno alle 5 ho finito.
Ovviamente non ho parlato solamente io ma la maggior parte si, sempre stando seduti su quei divanetti impregnati di fumo e odore di sigaretta.

Lei mi ascoltava, potevo proprio leggerglielo, le faceva piacere. La situazione di per sé era anche abbastanza strana perché dopo averci fatto sesso lei si era messa ad ascoltare i miei problemi perché aveva capito che qualcosa non andava.
Insomma, poteva snobbarmi invece non l'ha fatto.

Le avevo raccontato tutto, proprio come ho fatto con voi ma a differenza di chiamarlo per nome l'avevo soprannominato "Glicine" appunto perché i suoi capelli mi ricordavano il glicine,
Finito il mio lungo discorso la sua mano si era posata sulla mia, con delicatezza.

<<Questo Glicine di cui parli vuole del tempo per se, penso che il suo "odiarsi" come lo chiama lui derivi dal fatto che lui per te prova qualcosa ma tu non gli abbia mai rivolto uno sguardo, secondo te perché quella sera ti ha detto che ricambiava il pensiero del bacio?>>
<<Perché..>>
Non riuscivo a continuare, effettivamente era vero, perché Seokjin voleva baciarmi? Che motivazione aveva lui? Questa ragazza è intelligente.
<<Perché gli piaci, semplice. Poi pensaci, pure quei vostri amici in comune hanno detto che la sera della dichiarazione saresti dovuto andare a baciarlo, c'è qualcosa sotto non credi?>>
Tolta la mano dalla mia si era accesa un'altra sigaretta, io ero rimasto senza parole.

<<Sei un genio..>>
Lei rideva, amorevolmente.
<<Non serve un genio per queste cose, è semplice! Forse sei tu a farti tanti problemi>>
Io ero imbarazzato, assai.
<<È strano sfogarsi con qualcuno dopo che ci hai fatto sesso>>
<<Affatto, anzi, lo trovo divertente>>
<<Lo rifaresti?>>
<<Con te? No, ti si leggeva in faccia che pensavi a lui>>
<<Cosa?!>>
<<Andiamo forestiero, noi donne capiamo molto..vi leggiamo nell'anima, vedila così!>>
<<Non pensavo a lui>>
<<Ah no? Anche quando hai ansimato il suo nome?>>
Ero diventato un ghiacciolo, non ricordavo neanche dell'accaduto.
<<Come prego?>>
Ero sconcertato, probabilmente traumatizzato, anzi, lo ero.
<<Seokjin?>>
Aveva rivolto la sua ennesima sigaretta verso di me indicandomi come per cercare conferma.
Io con un cenno della testa gliela diedi, mi sentivo morire dentro.

glicine: namjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora