contează

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Spune-mi de ce contează
Așa de tare
Ce fac în lipsa ta?

TRAD:
Dimmi perché conta così tanto cosa faccio sentendo la tua mancanza

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Dopo quella notte in discoteca e dopo la chiacchierata avuta con quella ragazza di cui tutt'ora non so il nome mi sentivo vuoto.
A parlare con lei mi ero svuotato di tutto, ogni ricordo assieme a Seokjin non mi apparteneva più.
Mi pentivo solo di non esser riuscito a riprendermi Seokjin quella sera in discoteca.

Non mi pentivo neanche della scopata, non mi interessava neanche.

Da un mese che mi sentivo vuoto, un mese di 0 interazioni con Jin ma almeno aveva ripreso ad uscire con tutto il gruppo.
Sembrava felice, sempre.
Mi salutava con un cenno della testa ma non mi aveva mai rivolto parola ma proprio mai, neanche una volta.

Così, steso sul letto a contemplare il soffitto mentre mentalmente ripercorrevo quella notte per capire l'esatto momento in cui avevo ansimato il suo nome il mio telefono prese a squillare.
Chi cazzo poteva essere alle 4 del mattino?

CHIAMATA IN ARRIVO:
JIN HYUNG

Ansia, paura, panico, terrore.
Volevo lasciare il telefono squillare ma perché Seokjin doveva chiamarmi nel cuore della notte? Era successo qualcosa, sicuramente.

Guardai a lungo lo schermo del cellulare, indeciso su che fare.

<<Pronto?>>
<<Apri la porta Kim Namjoon>>

CHIAMATA TERMINATA
DURATA: 00:06

Non poteva esser davanti la porta di casa mia, non ci stavo credendo eppure aperta la porta lui era lì, mi sembrava una visione.

<<Hyung è successo qualcosa?>>
Aveva il fiatone, si era fatto due rampe di scale correndo?
<<No, volevo solo parlarti>>
<<Come sai che sono sveglio?>>
<<Perché non riesco a dormire>>
Confuso mi spostai permettendogli così di entrare in casa mia.

<<Vuoi qualcosa?>>
<<Parlarti>>
<<Di cosa?>>
<<Di me, di te, di noi>>

Ad ogni ospite dico sempre di fare come se fossero a casa loro, Seokjin l'aveva presa seriamente tanto da versarsi lui da solo un bicchiere di Amaro del capo.

<<Non sto capendo>>
<<Neanche io>>
E finito di versarsi il suo bicchiere tirò fuori dalla tasca anteriore destra dei pantaloni un pacchetto di sigarette buttandolo poi davanti a me
<<Hyung che stai facendo?>>
<<Ti metto a tuo agio>>
<<Piombi a casa mia nel cuore della notte dopo avermi ignorato per tipo quanto? Due mesi? Come faccio a sentirmi a mio agio?>>
Lui faceva spallucce, ero sempre più confuso, tanto da darmi più pizzicotti così da assicurarmi che tutta quella situazione non fosse uno strano sogno, constato che non lo fosse mi sedetti davanti a lui, era impassibile.

<<Come stai Namjoon?>>
<<Sto bene, suppongo..? Tu Hyung?>>
E mi accesi una sigaretta ritornando poi a guardarlo
<<Sto male>>
<<Perché?>>
<<Perché sono a casa tua>>
<<Esci, sai dov'è la porta>>
Mi stavo irritando, non capivo quale fosse il suo scopo
<<Non vuoi io esca da qua, lo so>>
Ghignava
<<Come non ho mai voluto rovinare il nostro rapporto>>
<<Eppure baciandomi quella sera a casa di Yoongi l'hai fatto, tu eri ubriaco, io no>>

Ero stato io a baciarlo? Pensavo la cosa fosse stata reciproca o che fosse stato lui a farlo.

<<Mi hai detto che lo volevi anche tu, non capisco quale sia il problema>>
<<Il problema è il tuo averlo fatto da ubriaco, non eri lucido, tu non volevi davvero farlo>>
Avevo finito la sigaretta, mi stavo innervosendo sempre di più
<<Hyung ma che cazzo di senso ha tutto questo? Che cosa sei venuto a fare?>>
Lui a differenza mia era calmo, estremamente calmo.

<<Sono venuto per parlare>>
Roteai gli occhi al cielo allontanando il bicchiere davanti a me, non volevo bere, non mi andava
<<Parlami Hyung, di cosa vuoi parlarmi? Delle tue nottate pazze in discoteca?>>

Aveva un sopracciglio inarcato verso l'alto, sembrava non capire

<<Namjoon di che discoteche stai parlando?>>
E anche io non stavo capendo.
<<Me lo ricordo chiaramente, avevi una camicia tipo verde e stavi ballando>>
<<Ho ventitré anni Nam, cosa dovrei andare a fare in una discoteca? Sai che non mi piace come ambiente>>
Rimasi spiazzato.

glicine: namjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora