Dietro Casa

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Sakura stava canticchiando distrattamente nella sala del suo appartamento.
Le porte finestre spalancate permettevano a quella poca aria calda di entrare e smuovere leggermente le tende, dorate dal sole del mattino. Era impegnata a sistemare la casa, dal momento che era il suo giorno libero – non desiderato, oltretutto. Preferiva riempirsi di cose da fare per non pensare...
Ci vediamo quando torno.
E quand'è che tornerai, eh, Sasuke?"
In quel momento, qualcosa di familiare si posò sulla ringhiera del balcone, richiamando la sua attenzione. Era un falco.
Sakura, un po' incredula, gli si avvicinò cautamente temendo che fosse un brutto scherzo della sua immaginazione (ah, doveva proprio tornare presto al lavoro!) mentre questo la fissava impavido, con uno sguardo enigmatico.
Ancora qualche passo... non te ne andare!
Ma il falco non sentì la sua preghiera e prese il volo, tuffandosi nel cielo terso, andando lontano. Non seppe dire esattamente cosa si aspettasse da quel falco. Una lettera, forse? Un pensiero? Perché era convinta che fosse proprio il falco di...
"Sakura."
Il suo cuore minacciava di scoppiare. Si voltò.
Quanto tempo era passato? Due, tre anni? Sono sempre stati così dolci i suoi occhi? E la voce era un baritono così profondo?
Ci vediamo quando torno. E grazie.
Non c'era né tempo né spazio per le lacrime...
"Bentornato, Sasuke-kun."
... riusciva soltanto a sorridere, raggiante come quel sole estivo.
"Sono a casa, Sakura."
Gli corse incontro.
Il suo profumo non era cambiato. 

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