I Giorni

1K 60 5
                                    

Sasuke e Sakura erano seduti vicini appoggiati ad una staccionata di legno, in un campo verde cosparso di margherite. Faceva ancora caldo, nonostante lo sfiorire dell'estate, e il crepuscolo prometteva la frescura della sera.
Di fronte a loro, ai limiti del verde, la brava gente del villaggio sistemava le ultime cose prima di rientrare. Tra i bambini schiamazzanti che correvano, c'era chi recuperava il raccolto della giornata in grossi cesti colmi di frutta e verdura, oppure sistemavano le stalle in cui pascolava qualche mucca o si riposavano i cavalli. Le donne richiamavano i figli per un aiuto in cucina; bisognava preparare la cena per il papà.

Sakura giocherellava con una margherita mentre lo scenario quotidiano le suscitava una strana emozione; poteva capire perché quel luogo era rimasto nel cuore di Sasuke.
"Non è stato toccato dalla guerra, per questo ti è caro. È rimasto innocente."
Lui non rispose e abbassò gli occhi. Non le piaceva il suo sguardo tormentato. Non le piaceva affatto.
"Ma, Sasuke-kun, se continui a condannarti per il passato non riuscirai a vivere il presente, e figuriamoci il futuro. Ci sono altre cose da proteggere, cose belle come questa gente. E Konoha. E i bambini. E te stesso."
"Non ho mai pensato di smettere."
Nella sua voce, nessuna traccia di incertezza.
"Quindi hai ritrovato... qualcosa da proteggere?"
Sasuke si voltò verso di lei e, senza smettere di guardarla, rispose con la tenerezza di un sorriso in lui così raro.
"Sì."

Quando era ancora una bambina, Sakura giocava spesso a "m'ama, non m'ama" con le margherite selvatiche. Era così importante che uscisse la risposta desiderata! Voleva assolutamente essere notata da Sasuke. Ora, non desiderava altro che poterlo vedere felice, con o senza di lei.

Dimenticandosi della margherita, strinse la mano di Sasuke.

DivenireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora