Divenire

A Fuoco

Se lo era mai immaginato in questo modo?
Loro due lontani dal mondo, adagiati accanto al fuoco, stretti l'uno all'altra per scaldarsi dal freddo serale del deserto in cui decisero di rimanere qualche giorno in più.

Quella notte, Sasuke le aveva parlato di Itachi. Le aveva raccontato tutto dal principio fino alla fine. Le aveva rivelato del male che gli aveva fatto nel tentativo di proteggerlo. Di quanto fosse un eroe, di quanto lo amasse... Le disse tutto, anche ciò che aveva nel cuore, cose che non aveva mai detto neanche a se stesso. Affidò a lei, e a lei soltanto, quei pensieri segreti e oscuri che gli offuscarono la ragione e che lo condussero a scontrarsi con il suo migliore amico, in una battaglia finale all'ultimo sangue. Voleva essere odiato, proprio come fece Itachi, ma fece male i calcoli.

Pronunciò i suoi segreti più profondi con lo sguardo fisso nel fuoco, senza mai essere interrotto, in un silenzio eterno che se non fosse stato per lo scoppiettio delle fiamme, lo avrebbe assordato. Soltanto quando ebbe finito sentì Sakura sciogliersi delicatamente dall'abbraccio in cui erano stretti e lentamente posare le labbra alle sue.

Era il più dolce dei baci; caldo, con le mani gentili della ragazza che carezzavano il suo viso. Era un bacio affettuoso e breve. Era il suo modo per dire che ci sarebbe sempre stata, che lo avrebbe amato lo stesso, qualsiasi fosse l'ombra che si portava nel cuore.
Labbra e occhi comunicavano nella stessa lingua.

Sasuke le accarezzò una guancia, osservando rapito quegli occhi smeraldini, prima di abbandonarsi ancora e ancora quelle labbra, perdendo ogni cognizione del tempo e dello spazio.