Capitolo 9

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Il castello è davvero bellissimo, come quello nelle favole, con un grande giardino arredato per la festa.
I due giovani sposini sono andati a fare le foto insieme ai fotografi e, conoscendoli, il tutto andrà molto per le lunghe. Nicole mi aveva raccontato che, oltre alle classiche foto in chiesa, ne avrebbero fatte altre in un campo pieno di fiori e lei ne era iperfelice; come non esserlo, d'altronde.
Mentre li aspettiamo prendiamo un aperitivo: tutto sembra organizzato nei minimi dettagli, ma c'era da aspettarselo con due precisini come loro, Lorenzo poi non ne parliamo!
Dopo qualche ora tornano con la macchina con cui è arrivata Nicole stamattina guidata da Lorenzo, e poi, con i suoi classici gesti da gentleman che Nicole adora tanto, la aiuta a scendere. Si scambiano un bacio, un sorriso e poi vengono letteralmente assaliti dagli amici e dai parenti.
Io e Giorgia andiamo subito da Nicole, lei è felicissima, glielo si legge in faccia, non indossa spesso quel sorriso. È strano vederla con la fede al dito, ogni tanto il timore che abbiano fatto tuto troppo in fretta mi sfiora la mente, Lorenzo ha 28 anni, Nicole appena 20, chissà.
Andiamo verso i tavolini e, davanti a noi, troviamo un foglio con sopra scritte le nostre disposizioni per i tavoli per la cena. Ogni tavolino ha un nome che corrisponde a un differente tipo di chitarra: credo proprio che questa sia un'idea di Lorenzo.
Credo che se un piatto si chiami primo è perché ce n'è uno non venticinque, o trentadue secondi, questo per dire che hanno portato troppe troppe troppe cose da mangiare; Lorenzo sará anche un bravo cuoco e quindi ha voluto servire cibo raffinato, ma io non vorrei tornare a casa rotolando.
La festa dopo la cena è stata davvero molto bella, siamo stati li fino alle 4 del mattino. I due sposini non si staccavano mai: sempre e solo bacini e bacetti. Però erano davvero carini, quasi mi facevano invidia.
La mia serata l'ho passata con Alessandro, Niall era troppo occupato a far divertire delle stupide oche ma contento lui contenti tutti.
Ma chi voglio prendere in giro? Ogni volta che lo vedevo con quelle mi veniva da piangere, poi però ho seguito il consiglio di Federica e ho smesso di guardarlo. Ho ballato con un sacco di ragazzi, con le mie amiche e mi sono divertita tantissimo.
Il problema è stato il ritorno a casa... doveva venire anche lui per forza allora ho finto di addormentarmi. Arrivati a casa ha voluto portarmi di sopra ma Alessandro non gliel'ha permesso, per una volta sono felice di avere un cuginetto geloso.
Una volta in camera ho aperto gli occhi.
《Ale...》sussurro.
《Piccola, non volevo svegliarti.》
《Non ho mai dormito. È solo che volevo evitarlo... scusa per lo sforzo...》
《Tranquilla, non importa. Ma a te piace ancora?》
《Eh si... Vorrei tanto togliermelo dalla testa come sto facendo con questo vestito e metterlo via...》
Dico cambiandomi e cominciando a piangere.
《Stai tranquilla, non piangere. Vieni andiamo a dormire, così ti coccolo e i brutti pensieri vanno via.》
Ci mettiamo nel letto e mi stringo forte a lui, quasi come se mi volessi soffocare.

***

La porta si apre e nella stanza entra Niall che si avvicina a me, ma ha gli occhi tutti neri, sembra il demone di un film. Mi prende per il braccio tirandomi via dalle braccia di Alessandro e mi porta nell'altra stanza chiudendola dietro di se a chiave. 《Sei mia. E lo sarai per sempre.》mi dice con una voce che incute(controllare) terrore a chiunque. Voglio dirgli di lasciarmi ma non ci riesco, provo a urlare ma la mia voce è bloccata dalla paura. Lui si mette nel letto portandomi con lui, stringendomi forte a sé e cominciando a baciare il mio collo dando dei leggeri morsi c. Non ho via di scampo posso solo farmi piccola piccola e aspettare che lui mi lasci stare. Piccole lacrime cominciano a scendere quando si mette sopra di me, cerco di dimenarmi per scappare ma lui insiste e penso di sapere a dove voglia arrivare. Comincia a spogliarmi e io mi agito sempre di più quando una voce comincia a chiamarmi. 《Angel? Piccola? Svegliati. È solo un brutto sogno.》
Mi sveglio con l'affanno, il cuore che batte all'impazzata e gli occhi spalancati e d'istinto porto le mani al petto. Ale mi guarda spaventato. 《Che hai sognato? Non ti ho mai visto così spaventata.》dice stringendomi forte tra le sue braccia.
《Ho sognato che Niall era un demone, mi ha preso e portata in camera di là chiudendola a chiave e voleva...》 scoppio a piangere senza riuscire a finire la frase.

《Va bene, ho capito. Tranquilla, non piangere. Ci sono io a proteggerti.》
Mi faccio piccola tra le sue braccia e quando mi sto per addormentare la porta si apre.

La mia vita... completamente sconvoltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora