Clara era seduta per terra, una sigaretta in bocca, spenta, mentre la ragazza cercava l'accendino nel giubbotto di pelle. «Accendino?»
Clara alzò la testa, prendendo l'accendino che gli offriva il ragazzo dai capelli castani. Si sedette vicino a lei mentre si accendeva la sigaretta. «Come mai qui sola?» domandò, riprendendo l'accendino e pescando una sigaretta dal suo pacchetto.
«Sono incazzata con i miei genitori.» rispose Clara, alzando la testa mentre espirava il fumo. «Mh. Beh, non posso dire che ti capisco. Ma stai sempre sola a fumare, quando sei incazzata?» Clara si rimise la sigaretta in bocca. «No, di solito sto al Grave. Ma è scomparsa una delle proprietarie e lo hanno chiuso. è una vera merda.»
«Ma parli del caso Mortmain? Lo ho letto sul giornale. Una cosa spaventosa.» «Già. Immagina venire imprigionata con l'accusa di aver fatto sparire tua sorella gemella. Una grande merda.» «Ho sentito che non ci sarà nemmeno un processo; la imprigioneranno e basta.»
Clara e il ragazzo espirarono il fumo allo stesso momento. «Sarebbe una cosa che ci si potrebbe aspettare dal governo italiano.» «Infatti. Non ti ho chiesto il tuo nome, per di più.» «Clara. Te?» «Federico.» Clara gli sorrise.
«Avete d'accendere?» un ragazzo ricciolino, con gli occhi azzurri e la pelle abbronzata, si avvicinò ai due. Federico gli passò l'accendino, e Charles tirò fuori un pacchetto di Marlboro. Clara lo fissò.
«Io ti ho già visto, al Grave.» Il ragazzo accese la sigaretta e sospirò. «Sì, è probabile.» Federico inarcò le sopracciglia. «Unisciti a noi. Sembri abbastanza affranto.»
Il ragazzo riccio si sedette vicino a Clara e aspirò la sigaretta. «Molto affranto.» rispose. «Sono Charlie.» la ragazza ci pensò un attimo. «Charlie? L'ho già sentito.» Federico espirò il fumo e poi spense la sigaretta sull'asfalto.
«Sono il ragazzo di Josephine.»
Clara strabuzzò gli occhi. «Oh, mio Dio. Mi dispiace molto per la tua perdita.» «Condoglianze.» Federico aggiunse, mentre Charlie prendeva un altro respiro. «Mi manca così tanto. Non posso quasi crederci. Solo cinque giorni fa mi scriveva che voleva i fiori per l'inizio della scuola.»
«Oh, Dio, lunedì inizia la scuola.» Clara si spicciò a cambiare argomento. «A proposito, che scuola fai?» chiese a Federico. «Il liceo artistico. Voi due?» «Io faccio il professionale, l'estetico.» Charlie espirò il fumo. «Architettura.» rispose. «Figo.»
Una ragazza dai capelli corti e neri girò l'angolo e, per poco non inciampò sui tre ragazzi seduti a fumare. «CRISTO!»
- - -
Elisabetta e Achille entrarono nella villa dei Piovasco ancora gocciolanti.
Dopo che qualcuno li aveva spinti nel molo, erano riusciti a salire su una barca, e da lì passare sul molo. Avevano recuperato i cellulari che avevano lasciato sulla panchina di cemento ed erano corsi via.
Nessuno dei due voleva parlarne. «Ehy, Lille. Non avevi già una ragazza?» Ulisse fissò Elisabetta, con la camicetta bianca che le si appiccicava addosso.
«Ehy, Ulisse. Non dovevi farti il tuo scopamico? Lasciaci in pace.» Achille spinse la ragazza dentro la sua stanza e si chiuse la porta dietro. «Devi scusare mio fratello. è un idiota patentato. Prendi pure qualcosa dal mio armadio, qualcosa ti andrà bene. e in bagno c'è il phon, se ti serve.»
Elisabetta sorrise. «Sì, grazie.» «Scusa per la polaroid, te la ricomprerò, promesso.» «Non fa niente, Achille.»
- - -
Margoux entrò nell'appartamento che lei e Gabriele avevano affittato. L'uomo stava apparecchiando, e quando vide la moglie sorrise. «Ciao.» «Pizza?» domandò lei, buttando la borsa sul divano e andandosi a sedere sulla sedia. «Ovvio. Vieni, parlami del caso. Cos'è successo, esattamente?»
«Sospettano la gemella.» «Non ci credo. La sorella gemella? Perché dovrebbe fare una cosa del genere?» «Gliel'ho chiesto anch'io! Apparentemente ha un 'passato violento' ed è una psicopatica.» «Cristo, non è mica un film horror.» «Beh, se ci siamo finiti noi, potrebbe esserlo.»
Il viso di Gabriele si scurì. «Max. è stato diciotto anni fa. Non succederà di nuovo.» «Non puoi saperlo.» «Margoux.» «Gabriele.»
«Sei insoffribile.» «E tu mi hai sposata lo stesso, quindi adesso mi ti devi sorbire finché non mi ammazzano.» «Se credi che ti lascerei morire così ti sbagli, Maxie.»
SPAZIO AUTHOR
SCUSATE IL RITARDO!!!!
spero vi sia piaciuto il capitolo, anche se è molto corto.
DOMANDA DELLA SETTIMANA (passata):
QUALE UNIVERSITA/LAVORO IL VOSTRO PERSONAGGIO VORREBE FARE/FA?Scusate di nuovo il ritardo. venerdì uscirà il capitolo 5 (CREDO NON è UNA PROMESSA).
-la melina.
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Il Grave | storia ad OC
Mystery / Thriller(Iscrizioni chiuse. Primo capitolo fuori.) Il Grave è il bar trasandato e sporco dove si riuniscono I ragazzi. Tutti, nessuno escluso, perché al Grave puoi fare di tutto e nessuno ti dica mai niente. Puoi ballare, drogarti, fare karaoke, ubriacarti...