Clara aprí la seconda foto con la mano che tremava. Sta volta era la foto di un letto, sfatto e con una macchia di sangue sul cuscino.
Charlie sgranò gli occhi. «Quello è il letto di Josephine.» disse, indicando la foto, con il respiro corto.
«C'è scritto 'live foto'. Significa che sto tizio è a casa loro in questo momento.» notò Diana, anche lei con in mano il suo cellulare.
«È a casa delle due ragazze?» domandò Federico, confuso. «Ah, beh, allora non vorrei essere al Grave in questo momento.» constatò Clara, prendendo un ultima boccata dalla sigaretta.
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«Ma cosa è successo, non ho capito?» domandò la ragazzina con i capelli rosa ad Andrea Greco, seduto sulla panchina della stazione di polizia. «Ma sei stupida? Il marito del poliziotto è in ospedale, non lo hai sentito inveire contro tutti i santi che conosce?»
«Ma non ho capito perché.» si lamento la ragazza, Chiara, scuotento Andrea per la spalla. «Ma che cazzo ne sò io del perché?» le rispose lui.
La porta della stazione si aprí, e entrarono una donna dai capelli scuri e un uomo dalla faccia stanca. «'Ndate fuori, ragazzini.»
Non se lo fecero ripetere due volte e uscirono immediatamente, entrambi troppo poco interessati per ascoltare il discorso dei due adulti.
«Troppi ragazzini morti, negli ultimi mesi. Ho letto che due sono annegati il mese scorso. E altri quattro trovati morti in una casa abbandonata.» Gabriele seguí la moglie verso l'ufficio dei Marco Venanzi. «Cristo. Sembra quasi Firenze 2001 tutta d'accapo.» «Firenze era molto peggio, Margoux. Lì eravamo in prima linea.»
«Nessuno dice non lo saremo di nuovo.»
«Sei troppo pessimista, tesoro. Abbiamo quarant'anni, ti pare che provano ad ammazzarci?»
«Zitto, và, che la gufi e domani dobbiamo chiamare Dante.»
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Ulisse rientrò nella sua stanza. Il ragazzo nel suo letto stava fumando, ancora mezzo nudo.
«Round 4?» domandò Ulisse, ghignando. «Assolutamente no. Domani preferirei poter camminare.»
«Come sei noioso.» «Ma fottiti.» Elias alzò il medio e prese una boccata dalla canna che stava fumando. Ulisse gliela prese dalla bocca e aspirò a sua volta.
«Solo se lo fai anche te con me.» Elias si alzò dal letto e si rimise i pantaloni della tuta. «Me ne vado.» «Calmo! Stavo solo scherzando!»
Il ragazzo alzò di nuovo il medio e uscí dalla stanza sbattendo la porta.
«Quindi sei te il nuovo scopamico di mio fratello?» Achille fissò il ragazzo con un sopracciglio alzato. «Sei meglio dell'ultimo di sicuro.»
Elias arrossí. «Ma fanculo anche a te.»
«Achille-» Elisabetta uscí dalla camera del ragazzo con una delle sue camicie addosso e dei pantaloni gessati. «-ma ti vesti solo così?» domandò, arrotolando le maniche tre o quattro volte.
Il ragazzo scrollò le spalle. «E che problema c'è con i miei vestiti?»
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Samuele salì le scale dell' ospedale correndo, e quasi cadette tra le braccia di un infermiera.
«Dov'è Vittorio? Sta bene?!» le chiese, gli occhi rossi e sgranati, il respiro affannato.
«Il signor Renzi non è più sotto pericolo...» iniziò lei, portandosi un lembo di capelli dietro l'orecchio.
«Grazie a Dio!» «...ma è in un coma elittico.»
Samuele spalancò la bocca e la richiuse meccanicamente.
«Cosa?!» sussurrò, il labbro inferiore che tremava.
«...vorrebbe vederlo?» domandò l'infermiera, sorridendo tristemente.
«S-sí, sarebbe gentile da parte sua. Grazie.»
UHM SPAZIO MELINA??
ehyy guysssaaasaaaassaaskcnwocneokcoejd
Sto bene tranquilliiiiiUhm quindi domanda di oggi è:
La persona più importante della vita del vostro OC, chi è?Non ho altro da dire.
Byeee - mela
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Il Grave | storia ad OC
Mystery / Thriller(Iscrizioni chiuse. Primo capitolo fuori.) Il Grave è il bar trasandato e sporco dove si riuniscono I ragazzi. Tutti, nessuno escluso, perché al Grave puoi fare di tutto e nessuno ti dica mai niente. Puoi ballare, drogarti, fare karaoke, ubriacarti...