22. Lato Oscuro

294 66 63
                                    

Ci sono sfumatureSe il Cielo può sbagliare

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ci sono sfumature
Se il Cielo può sbagliare

In cucina, regnava il caos.

Da quel che aveva capito, era rimasta allettata per una settimana, ma lì dentro sembrava passato un uragano: eppure, aveva visto Lucifero usare la sua magia per rimettere tutto in ordine con uno schiocco di dita, come mai non lo aveva fatto? C'erano pile e pile di piatti sporchi, padelle bruciate, farina sul ripiano della cucina e macchie colorate di sugo sul pavimento.

Il diavolo era ai fornelli sopra un pentolone che fumava già in maniera preoccupante.

Iliana bussò allo stipite della porta. «Posso dare una mano?»

Lucifero si girò, goccioline di sudore gli imperlavano la fronte, le sue guance erano ancora più rosse del solito e i capelli biondi si erano arricciati sulle punte. «Iliana, non dovresti stare in piedi, non hai ancora una bella cera.»

Lei scrollò le spalle e si introdusse in cucina. «Per favore, permettimi di aiutarti. Sono stanca di starmene sotto le coperte a far nulla, voglio rendermi utile.»

«Ma non ce n'è bisogno, davvero.» Lucifero si terse la fronte con l'avambraccio. «Qui è tutto sotto controllo.» Il tempo di concludere la frase e, qualsiasi cosa stesse bollendo nella pentola alle sue spalle, produsse una piccola esplosione, mandando sul soffitto uno schizzo di liquido melmoso.

Iliana soffocò una risata e sollevò un sopracciglio. «Ne sei sicuro?»

«E va bene» si arrese lui, allargando le braccia. «Una mano, forse, mi farebbe comodo.»

Felice, lei gli trotterellò accanto, mentre lui si arrampicava su una scala per ripulire il soffitto.

Iliana diede un'occhiata a ciò che c'era nelle pentole: uova bruciacchiate, carne ancora surgelata e qualcosa nel forno che non si era gonfiato come avrebbe dovuto.

Lucifero non era il cuoco migliore del mondo, ma quando avevano cucinato insieme non le era parso un tale disastro: riusciva sempre a correggere i suoi errori con un pizzico di magia. Ora, invece, sembrava che a essersi messo ai fornelli fosse un adolescente che prova ricette discutibili tipo pasta con maionese e ketchup.

«Ehm... cosa stavi cercando di preparare, per il pranzo, esattamente?» domandò, cercando di usare quanto più tatto possibile.

Lucifero sbuffò e scese dalla scala. «Risotto ai funghi, bistecca alla Bismark e...» si chinò ad aprire il forno e una nuvola di vapore finì di arricciare i suoi capelli, «torta di mele.» Il composto che tirò fuori era ancora mezzo crudo e tutto moscio. «Grandioso.» Lo gettò nel lavandino e si passò entrambe le mani nei capelli, dando l'impressione di volerseli strappare. «Questa roba è immangiabile, inutile negarlo.»

«Su, vediamo se riesco a recuperare qualcosa. Ho visto tentativi di Adamo ben peggiori e sono comunque riuscita a tirarci fuori qualcosa di commestibile.»

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 08 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

𝐒𝐄𝐑𝐄𝐍𝐃𝐈𝐏𝐈𝐓𝐘 | 𝐇𝐀𝐙𝐁𝐈𝐍 𝐇𝐎𝐓𝐄𝐋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora