Tame my heart

Prologo

"Stai resistendo puttana?" mostra i denti gialli e avvicina il suo alito puzzolente al mio viso. Gli sputo in faccia con le ultime forze che mi sono rimaste. 

Se è destino che io muoia, morirò indomita. Uno spirito libero e ribelle come sono sempre stata. Un colpo forte mi colpisce nella zona delle costole e il respiro si blocca nei miei polmoni. È finita. Addio, mondo. Non mi mancherai.

 L'unico che dava luce alla mia oscurità si è rivelato essere più oscuro dell'inferno stesso. Ma nonostante tutto lo ringrazio, perché mi ha fatto conoscere l'amore. Mi ha fatto vivere l'amore in ogni cellula del mio corpo e sentirmi viva accanto a lui. Mi ha fatto pensare che il paradiso esistesse anche per anime spezzate come la mia. Ho sperato fino alla fine di potermi salvare dagli artigli del mio destino . Ho combattuto con tutte le mie forze per fare ciò che volevo, anche se il costo è stato sempre elevato e le cicatrici non si possono cancellare con il tempo. Ma come potevo sperare che qualcuno mi proteggesse, quando nemmeno mia madre ha avuto la bontà di portarmi con sé?

Una lacrima mi scivola sul viso, ma sono felice che non si distingua dal volto bagnato. Sapevo che la crudeltà dell'uomo era spietata, ma non credevo che fosse esercitata anche sulle donne. Ci sono regole nel mondo della mafia, e le donne non si toccano. Ma a quanto pare io sono sempre l'eccezione. Così come lo ero per i miei genitori, e lo sono stata anche per lui, che mi ha consegnato con le sue stesse mani.

Sento la risata di quest'uomo disgustoso come un'eco lontana. Capisco che sto sprofondando nella mia oscurità.

"Ridotta così, non capisco dove trovi la forza di resistere" lo sento sempre più debolmente. Finché non mi arrendo e cerco pace. Ovunque io vada, all'inferno o in paradiso, starò meglio che qui.