Sofia

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"Sofia, svegliati, è tardi"

"Hmm... cinque minuti..."

"Sof, se non vuoi che tuo padre salga qui, muoviti." Mi alzo spaventata dal sonno. Franny ride di me.

"Perché ridi?" Mi massaggio la testa per il dolore. Ho bevuto così tanto ieri sera? Ricordi offuscati mi tornano alla mente.

"Oh, accidenti..."

"Ti sei ricordata, eh?"

"Non mi aiuti così. E poi perché non mi avevi detto che conoscevi Nick?" Lei guarda ovunque tranne che verso di me. Inizia a giocherellare con le dita.

"Beh..."

"Allora? Dai, sto aspettando."

"In realtà la cosa importante è perché lo hai baciato?" devia il discorso e sento un po' di gelosia nella sua voce.

"In realtà è stato lui a baciarmi. E non me lo aspettavo."

"Quel cretino..."

"Ma ti dico un segreto" i suoi occhi si illuminano di curiosità.

"Il bacio era per attirare l'attenzione di qualcun altro. E sì, l'ho usato a mio vantaggio." Lei sgrana gli occhi.

"Visto che tu eri tutto il tempo a parlare con quello di cui non ricordo nemmeno il nome, Nick voleva attirare l'attenzione. E sembra che ci sia riuscito, a quanto pare."

"Ovvio, va a baciare la mia migliore amica. Come potrebbe non attirare l'attenzione con questo gesto?"

"Se avesse baciato qualcun altro non ti avrebbe fatto effetto?" La vedo che cerca di nascondere la gelosia.

"Per niente."

"Sì, certo, e io sono la regina d'Inghilterra. Poverina..." lei ride di gusto. E io con lei. "Comunque, torniamo seri: Nick mi ha invitato a bere qualcosa stasera e mi ha chiesto di dirlo anche a te." La sua faccia si illumina.

"Non so, ci penserò."

"Ok, pensaci pure, mentre io vado a lavarmi e a prendere qualcosa per la testa."

Passo la maggior parte della giornata a letto. Sento tutta la stanchezza di ieri sera. Dopo aver avvisato Chris che non sto bene, sperando che non abbia preso le urla da papà, mi sono sdraiata e non mi sono più mossa dal letto. Franny è andata via poco prima di pranzo e alla fine ha deciso di venire con noi stasera. Devo parlare con Nick e dirgli che forse ho esagerato un po' usando il suo nome per far ingelosire Vin, ma senza successo. Non voglio che abbiano problemi per colpa mia. Anche se lui non mi considera. Comunque, voglio essere trasparente con lui. Inoltre, vuole conquistare Franny. Nessuno dei due mi ha raccontato dove si sono conosciuti, ma mi hanno fatto capire che questa attrazione dura da un po'. Quello che non mi aspettavo è stata la reazione di Vin in bagno. Una persona normale si sarebbe spaventata dal suo comportamento. Ma io, come una pazza, mi eccito quando lui diventa violento. Cosa c'è che non va in me? È la prima volta che mi succede. Gli altri, solo alzando la voce, risvegliano la bestia che ho dentro, mentre lui mi mette la mano al collo e a me sembra così eccitante. Ma devo congratularmi con me stessa per essere riuscita a resistergli. Per un attimo ho pensato che fosse davvero geloso, ma a lui non interessa nulla di me. E io devo togliermelo dalla testa. È stata solo una notte di sesso e basta. Lui ha soddisfatto il suo desiderio e io il mio. Non starò a torturarmi. È successo e basta. Ognuno per la propria strada. Anche se è la prima volta che faccio una cosa del genere. Di solito faccio sudare gli uomini fino a quando non si stufano, ma sembra che stavolta sia stato Vin a farmi sudare. Distolgo il pensiero da lui e decido di chiamare Nick.

"Sof? Come stai?"

"Non chiedere, è come se mi fosse passato sopra un camion." Lui ride di gusto.

"Non sei abituata a bere, a quanto pare."

"Per niente." In sottofondo sento un'altra voce e il cuore inizia a battermi forte. Nick dice che sta parlando con me e non tarda.

"Sono al lavoro. Avevi qualcosa di urgente?"

"In realtà volevo chiederti scusa per averti usato in un modo un po'... come dire... per far ingelosire qualcuno..."

"Hm, ho capito... ok, allora ti bacio anch'io. Alle 21:00 sono lì." Ma cosa significa tutto questo? Ha capito la situazione? Forse è meglio chiarire quando lo vedo.

"Buonasera! Come state?" Nick ci saluta entrambe non appena arriva al tavolo. Franny si fa rossa in viso quando lui le dà un bacio sulla guancia. Questi due mi stanno nascondendo qualcosa.

"Nick, come va?" Gli distolgo l'attenzione da Franny.

"Ora che vi ho incontrate, meglio" mi fa l'occhiolino ridendo.

"Prima di tutto, chiariremo la nostra questione, perché al telefono mi sembra che non ci siamo capiti bene." Lui inizia a ridere.

"Sof, ci siamo capiti benissimo. Ho capito cosa potresti aver lasciato intendere e a chi. Perché ho fatto lo stesso quando sono andato a casa stamattina." Ora sono tutta orecchi. Lo incoraggiò con un gesto della mano a continuare.

"Ascolta, non entrerò nei dettagli perché non c'è molto da dire, ma devi sapere che Vin per me è più di un amico. È il fratello che i miei genitori non mi hanno mai dato. Darebbe la vita per me, così come so che farei io per lui. Ma ieri me la sono cavata bene."

"Perché?"

"Vedi, so che è un tipo difficile e non esprime i suoi sentimenti, ma non l'avevo mai visto guardare una ragazza come fa con te."

"No, Nick, non credo che gli interessi. Era solo una fissazione del momento."

"Ho i miei dubbi. Comunque, non posso dirti cosa prova lui, perché è un tipo complicato. A volte è difficile persino per me capire i suoi sentimenti, ma ho notato qualche reazione di nervosismo quando ti nomino."

"Comunque, tra di noi non ci sarà più nulla d'ora in poi." Cerco di convincermi.

"Sof, lui è una persona con molte responsabilità sulle spalle e a volte può perdere la calma, ma in fondo non è una cattiva persona. Ha dei principi forti in testa e rispetta le donne." Sarei un po' scettica su questo punto, ma non esprimo i miei pensieri.

"Ti dico solo che le reazioni, per quanto piccole, che ha nei tuoi confronti non le ha mai avute per nessun'altra donna. Se pensi che potrebbe esserci qualcosa di più tra voi, non arrenderti. Rischia. Altrimenti, lascia perdere."

"Grazie, Nick. Sinceramente." Lui mi sorride e guarda Franny, che era rimasta assorta a fissarlo. La tensione tra loro è talmente forte che contagia anche me. Li lascio un po' soli e vado in bagno. Dopo aver finito, mentre torno al tavolo, vedo Donald con un'altra donna. E pensare che si dovrebbe sposare con me. Sinceramente non so cosa passi per la testa di mio padre. Gli scatto una foto senza farmi notare, così da avere una prova quando contraddirò mio padre. Quando torno al tavolo, li trovo a baciarsi, quei due piccioncini.

"Hm... è spuntato un impegno, devo andare." Non lasciò loro il tempo di obiettare, prendo la borsa ed esco dal locale. L'unico posto in cui voglio essere ora è proprio quello verso cui mi sto dirigendo.

Mezz'ora dopo arrivò a destinazione. Spengo la macchina, prendo le bombolette di vernice in una borsa, indosso le sneakers ed esco dall'auto. La zona è in periferia, piena di edifici abbandonati e in rovina. Una ragazza con un po' di cervello non verrebbe qui da sola. Ma finora non ho avuto problemi. Spero di stare tranquilla anche oggi. Comunque, non ci penso troppo. Quello che è scritto accadrà. Non possiamo andare contro il nostro destino. Trovo un pezzo di muro vuoto e inizio a disegnare. Senza accorgermene, le mani iniziano a lavorare da sole. Il risultato finale mi lascia senza parole. È la maschera di Vin intrecciata con la mia. Quell'uomo mi ha occupato la mente, e non so come allontanarlo.

Tame my heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora