Capitolo XIII

21 4 5
                                    

Travis

"Non mi hai ancora detto cosa hai intenzione di fare una volta salvato quell'idiota." Borbottai. Mi ero svegliato di pessimo umore, la schiena ancora intorpidita dalla notte su quello stupido albero, e Scarlett non voleva ascoltarmi.

Assurdo. Chi non ascolterebbe tre ore di discorso sul perché questa missione non avrebbe mai avuto senso e saremmo morti tutti di lì a poco?

Avevo pure provato ad essere gentile e pacato, ma questa ragazza mi dava proprio sui nervi.

"Ghiacciolo, non è carino ignorare l'unica persona che potrebbe condurti alla salvezza." Continuai imperterrito, ma questa volta ottenni una sorta di reazione da lei, facendola sbuffare.

"Il nostro scopo è trovare James e convincerlo ad aiutarci a salvare Julien da tuo padre, per poi far riapparire la Sala combinando i nostri poteri. Non hai bisogno di sapere altro." Rispose lei con il suo solito tono freddo.

"Moriremo." Insistetti. "Probabilmente, se continui ad essere così testardo." Replicò lei, i suoi occhi blu elettrico si posarono sui miei color ghiaccio. Molte avrebbero abbassato lo sguardo, ma Scarlett Stoll non era come molte.

"Tesoro, se anche solo la metà della leggenda sulla Sala fosse vera, moriremmo ancora prima di entrarci." Scossi la testa. Era una follia, ma lei voleva la pace dei regni, per quanto questa stessa affermazione possa sembrare incredibile, ed era determinata ad averla ad ogni costo.

Anche questa volta non ottenni risposta, così mi soffermai a studiare lei e gli altri... partecipanti di quest'orda di matti.

Scarlett era circa venti centimetri più bassa di me, visto che mi superava di poco la spalla, al momento i riccioli corvini che si ritrovava erano semi-raccolti con due trecce e una specie di ferma capelli.

Era vestita in modo strano... beh, per quanto strano possa essere indossare i pantaloni da donna, ma onestamente, le donavano, anche se a lei non lo avrei mai detto. Aveva abbinato il tutto ad una cintura che le copriva tutta la pancia, una maglia bianca dalle maniche larghe e una mantella.

Non era una ragazza sociale, questo lo avevo capito a mie spese, eppure era forte e determinata. Ammirevole, considerando la sua discendenza. Era quasi... affascinante.

"Hai finito?" Sbottò. La guardai per un momento prima di scuotere la testa.

"Non ho fatto niente." Replicai, lei mi guardò con un sopracciglio alzato ma decise di non aggiungere altro, concentrandosi sulla strada da seguire.

Così ebbi tempo per soffermarmi sugli altri quattro.

Di Sebastian sapevo poco o niente. Era il fratello maggiore di Scarlett, ovviamente, ed era un buon combattente.

Ma se di Sebastian sapevo poco, degli altri tre conoscevo solo il nome. Il ragazzo più basso era Michael, biondo, occhi scuri... e un ego peggiore del mio. Il ragazzo accanto a lui mi sembra si chiamasse Anthony, ma non aveva mai spiccicato parola, perciò non mi faceva né caldo né freddo. Era abbastanza semplice anche per quanto riguardava l'aspetto fisico. Era leggermente abbronzato e aveva occhi e capelli marroni.

La ragazza, invece, si chiamava Moira. Lei non sembrava nemmeno capace di tenere in mano un pugnale, perciò aveva probabilmente deciso di seguire i suoi amici solo per non rimanere sola al villaggio. Una mossa suicida, secondo la mia modestissima opinione. Lei aveva i capelli rossicci, mossi alle punte, e gli occhi chiari.

"Hai mai sentito parlare dei quattro guardiani?" Ricominciai, i miei occhi fissi su Scarlett.

"Sì, Travis. Non sono una bambina, so dei guardiani." Ribatté lei.

"E sai anche che dovremmo sconfiggerli per entrare nella Sala?" Insistetti. Scarlett sospirò e annuì. "Loro sono il problema maggiore... dopo tuo padre." Replicò lei.

"Lui lo prenderebbe come un complimento." Mormorai, riflettendo su quale sarebbe stata la reazione di mio padre se mai avesse saputo di essere considerato peggio dei quattro guardiani.

"Di che cosa state parlando?" Domandò l'altra ragazza, Moira.

"Dei guardiani della Sala." Rispose Scarlett freddamente.

"No, aspettate. Quali guardiani?" Insistette Anthony. Io ridacchiai. "Sembra sia l'ora di una storia..." Cominciò Scarlett, scoccandomi un'occhiata.

"Bene... vediamo, da dove potrei iniziare... Oh, lo so!" Iniziai, facendo spuntare del fuoco dalle mani e usando il fumo per creare delle figure. "Secoli fa, quando i nostri antenati trovarono questa terra, furono costretti a scontrarsi con coloro che la abitavano dall'inizio del tempo stesso... i draghi." Il fumo prese la forma dei famosi rettili alati. 

"Le creature, conosciute per le loro abitudini violente, non erano ovviamente intenzionate a lasciare il loro territorio. Ci fu una guerra. La guerra che oggi conosciamo come la <Prima Guerra Imperiale>. Lo scontro fu violento, ma alla fine i nostri antenati riuscirono a placare la furia dei mostri del cielo. Le creature furono costrette a nascondersi nei meandri più oscuri del nostro impero, ma gli antichi ne catturarono quattro, e assegnarono ciascuno di loro ad un regno ben preciso..." Le scene nel fumo si alternavano velocemente, mostrando lo scontro e perfino la cattura dei draghi.

"Zephyr, Gaian, Ignis e Maris. Questi erano i loro nomi. Le scaglie di Zephyr brillavano come arcobaleni di cristallo, scintillanti alla luce. Lui era il più abile a sfruttare il vento per i suoi obiettivi. Gaian era un maestoso drago dalle scaglie dorate, il cui solo ruggito faceva tremare la terra. Ignis era un drago rosso fuoco, le cui scaglie brillavano come braci nella fucina di un fabbro... e Maris..."

Abbassai gli occhi verso Scarlett. "Maris era... un drago blu freddo. Le sue scaglie tremavano come acqua corrente, riflettendo la luce come la superficie di un lago tranquillo."

Nel fumo presero forma le quattro sagome dei maestosi sovrani del cielo.

"I primi sovrani gli sfruttarono per costruire i regni in fretta, e quando terminarono il loro lavoro, gli misero a guardia della Sala meade." Conclusi. A quel punto Scarlett annuì.

"Se non fosse stato per quei draghi, ci sarebbero voluti secoli per costruire tutti e quattro i regni." Semplificò lei.

"Sembrano forti." Borbottò Michael. Sebastian rise e scosse la testa. "Ma noi siamo più forti! Andiamo, dobbiamo trovare del cibo, sto morendo di fame." Disse lui, avviandosi alla ricerca di qualcosa di commestibile.

"Sei sicura di quello che fai, ghiacciolo?" Domandai, facendo sparire il fumo.

"Mai stata più sicura." Rispose lei in tono calmo,avviandosi alla ricerca di cibo per tutti.


ANGOLO AUTRICE

Ed eccoci qua finalmente con il capitolo 13! Abbiamo scoperto qualcosa in più sulla fondazione dell'Impero, ma prima di aprire la sala bisogna convincere James e salvare Julien! Pensate che ci riusciranno? Ditemi cosa ne pensate nei commenti ♥♥♥

Av

Power of the Elements: A War for ControlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora