Capitolo VI

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Sebastian

Una fuga da maestro, ecco come avrei potuto definirla. Anche se il regno era grande, riuscimmo a mettere un bel po' di distanza tra noi e la città, così decidemmo di fermarci sotto alcuni alberi per riposare.

"Che giornata emozionante." Commentò Moira mentre si sdraiava sull'erba.

"Se, dopo questa, Scarlett non mi nota, non so davvero che altro fare." Borbottò Michael.

"Dai tempo al tempo, Michael. Sai com'è Scarlett." Disse Anthony con un sospiro.

"Michael, se devo essere onesto, amico, ti direi di lasciar perdere. Scarlett non è mai stata interessata ad una relazione." Precisai. Michael sbuffò.

"Oh, andiamo. Sono praticamente il meglio che potesse mai trovare! Alto, popolare, nobile, ricco, biondo. A chi non piace un biondo? Senza contare che sono anche tre anni più grande di lei. La differenza di età piace alle ragazze." Affermò lui, incrociando le braccia al petto con fare indignato, come se non potesse accettare che la ragazza non lo apprezzasse in tal maniera.

La mia amicizia con Michael era iniziata molti anni fa. Avevamo cinque anni, credo, mentre Scarlett al tempo ne aveva solo due.

All'inizio, Michael preferiva stare lontano da Scarlett, considerandola la mia sorellina fastidiosa, ma quando lei fece dodici anni, la situazione sembrò cambiare.

Non capii mai cosa fosse accaduto e perché Michael avesse cominciato ad adorare mia sorella dal nulla, ma Scarlett stessa sembrava odiarlo.

Non che fosse una novità, dato che mia sorella non era mai stata brava con le interazioni sociali. Era sempre stata una ragazzina silenziosa e aveva due o tre amici in totale.

Posso ben dire di essere sempre stato il più popolare tra noi, e penso sia dovuto al fatto che io sono il diretto erede al trono.

Per quanto riguarda i miei altri amici, Moira e Anthony, gli conobbi durante una cena tra uomini di alta società alla quale mio padre mi portò.

I miei amici continuarono a fare conversazione, mentre Scarlett dormiva tranquillamente.

Decidemmo di fare dei turni di guardia, e, una volta finito il mio, mi addormentai.

Scarlett

Mi svegliai presto quella mattina, così presto da riuscire a vedere l'alba. Gli altri stavano ancora dormendo, perciò decisi di non disturbarli e mi sedetti a guardare il sorgere del sole.

Di lì a poco, tutti nell'impero avrebbero saputo della nostra apparente scomparsa, e mio padre avrebbe sicuramente sguinzagliato i suoi migliori soldati alla nostra ricerca.

Alla luce dell'alba, tirai fuori la mappa, stendendola sull'erba e analizzandola in silenzio. Non mi accorsi nemmeno quando Michael si svegliò. Me ne resi conto solo quando si schiarì la gola, sedendosi accanto a me, ma io non dissi niente. Non avevo intenzione di assecondarlo in alcun modo.

"Buongiorno, maestà." Cominciò lui, guardandomi per un momento.

"Michael." Risposi, facendo un cenno con la testa senza nemmeno alzare lo sguardo dalla mappa.

Il ragazzo sembrò notarlo e sospirò.

"Perciò... qual è il piano?" Mi domandò cercando di fare conversazione.

"Troviamo la sala meade, parliamo con Cassandra, e trovo le mie risposte." Risposi fermamente.

"Dicono che Cassandra sia morta." Replicò Michael.

"Dicono anche che avesse cinquecento anni," Sbottai.

Ci fu un momento di silenzio. Fu quasi imbarazzante sentire i suoi occhi scuri su di me ma non sentirlo parlare affatto.

"Io non ti piaccio, non è vero?" Mi chiese improvvisamente.

Non battei ciglio e scossi la testa. Chiamatemi menefreghista, ma non la benché minima intenzione di dare false speranze, specialmente a qualcuno come Michael.

"No." Dichiarai freddamente.

La conversazione mi riportò a ciò che mi aveva detto Adeline sugli uomini e sul matrimonio. Sapevo chi ero, chi ero destinata ad essere e cosa sarei stata, non mi sarei fatta distrarre da un uomo.

"A me tu piaci tanto, Scarlett." Dichiarò Michael.

Gli altri erano ormai svegli, era tempo di mettere fine a questa conversazione. Perciò, decisi di ignorare ciò che aveva appena detto e raccolsi le mie cose.

"Vostra maestà, per te." Precisai, alzandomi dal mio posto sul prato ed avvicinandomi a mio fratello, il quale non sembrava tanto scioccato dalla situazione.

"Sta zitto." Sbottai, sedendomi accanto a lui.

"Non avevo intenzione di dire niente, Scarly. Lo avevo avvertito, era consapevole che non sei interessata a una relazione al momento."

Sospirai e mi guardai attorno.

"Dobbiamo andare via da qui prima che padre mandi tutto l'esercito a cercarci." Annunciai. Mio fratello annuii e ci mettemmo in cammino.


ANGOLO AUTRICE 

Rieccoci con un nuovo capitolo! Scarlett e gli altri sono riusciti a fuggire dalla città, ma Noah è sulle loro tracce. Nel mentre, lo scontro va avanti nel regno d'aria. Riusciranno Scarlett, Sebastian e i loro amici a raggiungere la sala meade? O rimarranno delusi una volta realizzata la sua inesistenza? Fatemi sapere che ne pensate nei commenti! ♥

Av

Power of the Elements: A War for ControlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora