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"Kai...dai...forza!" si lamenta bonariamente Erle. È da un'ora e mezza che è in bagno e manca solo lui.
Erle, James, Ivy e il cucciolo sono già vestiti e profumati.
" Sì...quasi pronto!" grida per l'ennesima volta.
Hanno organizzato una festa al paesello per celebrare il legame tra Kai, Erle e James. Sarà una piccola celebrazione di fidanzamento informale, ma per loro conta molto, dopo tutto quello che è successo e sta succedendo nel mondo. Kai ha pianto come una fontana, profondamente commosso, quando suo padre gliel'ha proposto alcuni giorni prima. Il loro rapporto sembra essere migliorato da quando l'omega è tornato.
James è seduto in salotto con Martie tra le braccia e Ivy accanto a lui.
La bambina è molto curiosa su tutto quanto riguarda la cura e la protezione del cucciolo. È già totalmente innamorata del piccolo. Si comporta già come la sua sorella maggiore.
Ci sono ancora giorni in cui è profondamente triste per la scomparsa dei suoi genitori adottivi ma Marta, Chris e Olivier sono diventati la sua seconda famiglia e l'hanno amorevolmente accolta con loro e accudita, soprattutto quando Erle è stato in calore e per forza di cose non poteva farlo da sé.
" Ti andrebbe di prenderlo in braccio?" le chiede dolcemente l'alfa.
La bambina ha gli occhi a cuoricino ed è quasi totalmente seduta sul suo grembo, cercando di avvicinarsi maggiormente al cucciolo e al calore rassicurante dell'uomo.
" Ho paura!" si lamenta, nascondendo il viso sotto l'ascella dell'alfa.
" Sei una brava ragazza! Non succederà nulla!" tenta di rassicurarla.
Così si siede composta sul divano e l'alfa gli passa delicatamente il piccolo, sostenendogli sempre la testa e stando molto vicino a lei in caso di bisogno.
Sono estremamente dolci insieme da vedere, pensa Erle che è appena entrato in salotto.
" Oh mio Dio! Fermi! Devo assolutamente scattare una foto!" esclama l'omega, afferrando una polaroid.
Da quando Erle ne ha trovata una in casa è letteralmente impazzito e ha scattato una marea di foto di famiglia, soprattutto a Martie che sembra crescere troppo rapidamente giorno per giorno.
" Questi sono i nostri ricordi felici..." dice mordendosi il labbro inferiore con i denti concentrato come sempre nel suo compito.
Sarebbe stato un buon fotografo se il mondo non fosse andato alla malora.
" Eccomi!" grida gioioso Kai sorprendendoli.
"Finalmente sei sceso!" dice Erle fintamente serio, puntandogli un dito impertinente contro.
" La mia bellezza deve essere attentamente curata! Non sono più così tanto giovane!" scherza Kai.
In realtà ha vent'anni, è giovanissimo ed è addirittura quattro anni più giovane di Erle. L'alfa a volte si sente un po' vecchio tra di loro, avendo più di trent'anni ormai.
È felice che non ci siano risentimenti tra i due omega, da quando si sono legati.
Il loro rapporto sembra progredire in meglio sempre di più.
" Venite anche voi...così siamo al completo!" li chiama James, amandoli infinitamente, soprattutto quando bisticciano come bambini.
I suoi meravigliosi omega.
Dio! Quanto fottutamente li ama!
" Non possiamo...c'è bisogno che qualcuno scatti la fotografia!" dice Erle.
In quel momento bussa alla porta d'ingresso il padre di Kai e riescono a convincerlo dopo mille insistenze a scattare la tanto attesa fotografia.
Miracolosamente riesce a farlo e a centrare nell'obbiettivo tutti quanti, un po' con le facce storte e un po' con gli occhi chiusi, ma va benissimo così.
" Usciamo...forza!Avete già torturato abbastanza un povero vecchio!" dice colpendosi forte la fronte e facendo la vittima afflitta per attirare giocosamente l'attenzione.
Poi escono e la festa procede alla grande con la benedizione delle fronti e un piccolo banchetto con annessa per loro a grande sorpresa anche una deliziosa torta, preparata amorevolmente da Marta, che una volta era una pasticcera.
Hanno conosciuto meglio anche il resto degli abitanti del paese, dato che non hanno potuto frequentarli nei pochi giorni scorsi in cui sono arrivati lì per forza di cose.
Tutti hanno cercato nel loro piccolo di fare un regalo ai promessi sposi.
È stata la festa migliore di sempre e sono tornati a casa a tarda notte più felici che mai.
Due pomeriggi dopo il padre di Kai si presenta ancora una volta alla porta di casa dei giovani.
Questa volta non sembra sereno e gira in tondo nervosamente in salotto, mentre aspetta che siano tutti presenti, ad eccezione della bambina che gioca da sola con le bambole nella sua stanzetta.
" Padre...è successo qualcosa?" dice Kai iniziando subito ad insospettirsi.
" Ragazzi...non ve l'ho detto subito per non rovinare la vostra festa del legame ma c'è qualcosa che dovete sapere..."
" Dicci...per favore!" dice James sulle spine.
" Una squadra è andata in ricognizione una settimana fa e hanno trovato una donna che era scappata da un campo di prigionia di una città del sud.
Purtroppo non ce l'ha fatta a causa delle profonde ferite ma è riuscita a dirci che dei presunti militari stanno sequestrano e sperimentando sulle persone. Sembrano militari o almeno così sono vestiti, ma io ho i miei dubbi. Questa faccenda mi sembra troppo strana.
In ogni caso Marta, la vostra amica, è stata fortunata a scappare, perché sarebbe stata portata probabilmente anche lei lì. Non sappiamo altro ma sembra molto preoccupante.
Il consiglio più stretto delle famiglie del paese ieri sera ha finalmente deciso di evacuare da qui verso nord. Il fatto che la donna abbia raggiunto un paese vicino a noi significa che abbiamo i giorni contati prima che i militari o chiunque essi siano ci raggiungano. Per questo motivo domattina vi sarà data una macchina e poi tutti vi dirigerete verso nord. Ci sono in totale solo 5 macchine quindi voi e la famiglia di Marta dovreste stringervi in una sola auto. Potrebbe andare bene per voi?" spiega.
" Ovviamente, non c'è nessun problema." annuisce subito l'alfa.
" Voi...hai detto. E tu?" dice immediatamente Kai, prevedendo già il peggio.
" Io resterò qui." annuncia, senza remore.
"Cosa? Non puoi restare da solo qui!" si rifiuta l'omega pestando un piede sul pavimento.
" Kai... per favore..." supplica suo padre.
" Kai un corno! Non ti lascerò qui!" si inpunta, risoluto.
"Kai...mi dispiace ma non verrò. Non lascerò casa mia e poi sono malato. Non volevo dirtelo per non preoccuparti ma ciò non toglie che non sono in grado di affrontare questo viaggio. È la decisione migliore per me che io resti qui!" cerca di dire.
" E quindi dovrei lasciarti qui a morire, per giunta sapendo che sei malato?" scoppia a piangere.
" Non morirò, ho la pellaccia dura... vorrei solo che tu rispettassi la mia decisione..."
" Non posso farlo!" gli urla contro Kai, singhiozzando.
" Non posso farci niente figliolo..." dice, accarezzandogli brevemente un braccio e andandosene silenzioso con il cuore dilaniato.
James subito accoglie tra le sue braccia l'omega e cerca di confortarlo ma nulla è utile contro il dolore della decisione del padre.
Il giorno dopo sono tutti pronti, hanno sistemato le valigie, preso le armi, il cibo e il carburante. C'è uno sconforto generale nel paese e le famiglie sono tutte terrorizzate.  Sarà un lungo viaggio verso le montagne nelle zone meno conosciute e popolose per minimizzare i rischi.
Kai non parla con nessuno dal giorno prima ed esegue meccanicamente i suoi compiti, occupandosi di aiutare Erle con i bagagli e il cibo e allattando il suo cucciolo.
" Kai..." sussurra l'alfa abbracciandolo in un raro momento in cui sono soli prima della partenza.
" Mi dispiace per la decisione di tuo padre...ma noi abbiamo bisogno di te. Siamo la tua famiglia ora.
Ti prego non chiuderti in te stesso. Ti amiamo e ti vogliamo con noi. Non appena tutto questo sarà finito ritorneremo a cercare tuo padre. Sono sicuro che lui sarà ancora qui e riderete della tua preoccupazione di ora."
" James...non capisci. Io...io. Ci siamo appena riconciliati e io vorrei che lui fosse con noi, come me e il cucciolo. Lui fa parte della nostra famiglia..." cerca di spiegare, scoppiando a piangere. Ormai ha gli occhi gonfi e umidi dal giorno prima e non è riuscito a dormire per tutta la notte.
" Hai ragione...lo so. Ti amo!" gli risponde James, senza più argomenti. Purtroppo ha le mani legate, desidera solo la sua felicità, ma non può accontentarlo in tutti i modi che vorrebbe.
Poi Kai lo lascia e lui è costretto ad aggiornarsi con Chris per gli ultimi preparativi.
" Kai..." sussurra più tardi il vecchio che è venuto a salutare suo figlio e il nipote.
" Vieni con noi..." supplica ancora.
" Non posso. Ti prometto che ci rivedremo, ma voglio che anche tu faccia una promessa per me."
" Cosa?"
" Abbi cura della tua famiglia e di te stesso. Promettilo. "chiede semplicemente.
" Padre...io...io lo prometto. Ma ci rincontreremo, me lo hai promesso anche tu. " dice.
Poi si avvicina al vecchio facendogli baciare e coccolare il cucciolo ancora un'ultima volta.
" Ci vediamo..." dice il vecchio, salutando con la mano.
Le macchine si mettono in viaggio verso l'ignoto e la salvezza verso mezzogiorno,  a causa di alcuni imprevisti per i preparativi.
In auto sono "leggermente" stretti.
I due uomini sono davanti: James guida e sul sedile accanto c'è Chris con Oliver sulle sue gambe e la borsa del cucciolo di Kai ai suoi piedi.
Non sapevano esattamente dove metterla visto che il bagagliaio è pieno, nei posti dietro non c'è spazio e in più la borsa con i prodotti per il neonato deve essere comunque a portata di mano.
Nei sedili posteriori ci sono Marta esattamente alle spalle del marito, al centro Erle con sua sorella in braccio e dietro il sedile di James c'è Kai con il cucciolo.
Stanno seguendo la carovana, la loro auto è l'ultima a chiudere la fila.
Sono abbastanza indietro rispetto all'ultima macchina perché non possono rischiare di fare del male ai cuccioli aumentando troppo la velocità e in più Erle ha la nausea da quando ha messo piede e si è seduto sul benedetto sedile.
La strada di campagna è piena di sassi, pietrisco e buche e non rende il viaggio affatto comodo per nessuno dei passeggeri.
" James...per favore. Fermati! Sto per vomitare!" dice l'omega.
" Siamo già troppo distanti dagli altri, li perderemo di vista se ci fermiamo." cerca di spiegare Chris.
" Non riesci a resistere amore?" chiede James preoccupato.
" Se non fermi questa maledetta auto vomiterò addosso a chiunque..." sussurra Erle.
James capisce l'antifona e si ferma a bordo strada. Marta scende subito e aiuta Erle a cercare di liberarsi, ma tutto sembra inutile. Non ha mangiato nulla dalla sera prima quindi si tratta solo di acqua e liquidi vari.
" Oh merda, non riesco a immaginare di entrare di nuovo in quella scatola infernale..." balbetta l'omega nauseato.
" Dobbiamo...non vediamo più gli altri e non abbiamo mezzi di comunicazione..." sussurra Marta.
" Va bene..." dice Erle facendosi coraggio.
Mentre stanno per entrare sentono numerosi spari li davanti a loro.
" Oh merda! Entrate forza!" grida James.
Poi fa inversione di marcia e corre a tutta velocità allontanandosi.
" Maledizione! Credo che la strada sia stata presiedata o che siano caduti in una imboscata!" dice Chris agitato.
James decide di lasciare il sentiero principale per paura che qualcuno possa tentare di raggiungerli.
" Hai idea di dove stiamo andando?" chiede ancora Chris.
" Non possiamo continuare a percorrere questa fottuta strada Chris! Cerca di trovarla sulla mappa!" esclama, la pazienza logorata dai nervi.
" Non ci sono punti di riferimento qui!" dice Chris e Oliver inizia a piagnucolare spaventato dalle urla dei due alfa.
" Dobbiamo solo sperare che ci porti lontano da lì!" prega l'altro alfa.
Nell'abitacolo il silenzio regna sovrano a parte i singhiozzi dei bambini e l'odore della paura degli omega.
" Fermo!" grida Chris all'improvviso.
James si ferma e l'altro cerca di leggere il cartello stradale, mezzo arrugginito, gettato nel terreno e ricoperto di erbacce.
" Non possiamo viaggiare alla cieca...mi devi dare il tempo di capire dove siamo." dice Chris.
"Sta per fare buio, dobbiamo nascondere la macchina in buon punto che ci possa permettere di scappare se succede qualcosa." riflette James, uscendo dalla macchina e guardandosi intorno.
"Sembra tutta aperta campagna per centinaia e centinaia di km. Dobbiamo nascondere la macchina tra gli alberi e lasciare questo sentiero.  Anche se non è il principale potrebbe comunque essere percorso da qualcun altro." condivide con gli altri.
Si addentra nella campagna e finalmente ad un certo punto trova il luogo ideale. C'è un enorme albero di alloro che in realtà sembra un grosso cespuglio.
Posiziona la macchina dietro l'albero rivolta verso il sentiero ma nascosta alla vista.
Mangiano un po' di quello che hanno e si sgranchiscono le gambe, facendo pipì. Poi il sole inizia a tramontare, la notte si avvicina con l'inevitabile freddo.
In macchina nessuno riesce a dormire per la scomodità e l'ansia ad eccezione dei cuccioli che si sdraiano sui corpi degli adulti.
" Trovato qualcosa?" Marta chiede a Chris. Quest'ultimo e James stanno entrambi cercando inutilmente di orientarsi sulla mappa .
" Non vedo niente..." dice sconsolato Chris alla moglie.
"Domani dobbiamo rischiare e procedere ancora...sperando di trovare altri cartelli." sussurra James.
" Sì è l'unico modo." concorda l'altro alfa.
Poi nell'abitacolo regna il silenzio e come possono cercano di riposare, aspettando che il sole sorga ed illumini la giornata successiva positivamente.

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