16

11 4 0
                                    

" Non si può passare ancora un'altra notte così..."sussurra tristemente Marta.
La nausea di Erle sta peggiorando lentamente e i bambini sono estremamente irrequieti nel dover stare seduti per troppo tempo sui sedili duri della macchina.
Senza contare che in quella settimana di viaggio hanno consumato quasi tutto il cibo e la riserva di carburante.
" Questa sembra la direzione corretta..." spiega Chris comprensivo nei confronti dei sentimenti di sua moglie.
"Sono preoccupata per Erle...non sta mangiando nulla e il viaggio in macchina lo sta sfinendo. "
Sono fermi da un'ora perché l'omega non riesce a riprendersi e ne hanno approfittato per far mangiare qualcosa ai piccoli e sgranchirsi le gambe.
" Lo so...anch'io. Ma dovrebbero volerci solo altri due giorni per arrivare alla catena montuosa e poi da lì in quattro o cinque ore saremo nella baita." cerca di rassicurarla.
"Per fortuna siamo riusciti ad uscire da quella zona di campagna ma abbiamo allungato il viaggio di parecchio..." riflette la donna.
" Sì...è stato inevitabile. Siamo fortunati ad essere ancora vivi." dice Chris.
" Ragazzi dobbiamo andarcene...vorrei trovare un posto più appartato per fermarci per la notte." annuncia James.
È letteralmente sfinito e ha guidato per tutti questi giorni ininterrottamente. Chris non sa usare il cambio manuale e ha rischiato di fare un incidente quando ci ha provato il giorno dopo dalla loro fuga. Quindi è stato escluso senza ombra di dubbio.
Kai potrebbe anche guidare ma non può lasciare il cucciolo per troppo tempo perché deve allattarlo e il suo Alfa non lo avrebbe nemmeno permesso.
James cerca di sostenere Erle da un braccio ed è seriamente preoccupato per lui. Crede sia dimagrito in questi giorni e non ha un colorito sano. Hanno bisogno di una vera casa dove riposare e riprendersi da questo viaggio terrificante. Tutti loro hanno bisogno disperatamente di un po' di normalità.
" James...come facciamo per la benzina?" chiede Erle preoccupato.
" Vedremo fin dove quest'auto ci porta e poi dovremo camminare purtroppo..." dice sconsolato Chis, rispondendo al posto dell'altro Alfa.
" È ancora parecchia strada...spero che non appena raggiungeremo le montagne ci siano altre macchine da cui estrarre il carburante. " paventa allora James.
" Sapresti farlo?" chiede incuriosito l'altro Alfa.
" Lui no...ma io sì." afferma timido Kai.
" Oh...wow. Sarebbe la nostra salvezza." si complimenta.
"Sì...lo facevo con l'auto del mio ex perché mi lasciava sempre senza benzina o soldi per andare al lavoro."spiega l'omega arrossendo.
James gli accarezza la guancia dolcemente e presi sotto braccio entrambi gli omega si dirigono verso la macchina.
Per fortuna il cucciolo di Kai è estremamente dormiglione e dolce.
Non piange praticamente mai se non quando ha fame ed è sempre allacciato con la fascia al petto della sua mamma.
Anche Ivy e Oliver stanno resistendo più del previsto e gli adulti si sentono molto in colpa per quello che stanno vivendo e che non dovrebbero subire alla loro tenera età.
Due giorni dopo riescono a raggiungere l'inizio delle montagne quando il carburante finisce definitivamente, come stimato. Purtroppo non ci sono macchine in giro e quindi sono costretti ad incamminarsi a piedi con lo stretto necessario.
Mancavano ancora poco meno di 5 ore di viaggio in auto, ovvero sui 250 km per arrivare.
In sostanza occorrono ora, quindi, 6 giorni di cammino a piedi, se non trovano un altro mezzo di trasporto.
La stima non è neanche troppo realistica perché si tratta di scalare delle montagne con dei bambini e un neonato, senza cibo e riparo per la notte.
" Abbiamo bisogno di un'auto..." dice James.
" Prima sarebbe stato anche possibile farlo ma ora siamo troppo stremati per camminare così tanto." concorda Chris.
" Sembra esserci un paese a 13 km da qui...potrei andare lì e vedere se trovo qualcosa. " dice James, guardando la mappa.
" Lì da solo? Stai scherzando immagino..." dice Erle. Kai per fortuna è distante accanto a Marta a giocare con i bambini e non l'ha ancora sentito.
" Devo andare da solo perché così voi potete rimanere al sicuro e non ho nemmeno il pensiero di dovervi proteggere!" esclama James.
" James...Erle ha ragione! È troppo pericoloso andare da solo!" concorda l'altro alfa.
" Qualcuno deve rimanere con loro Chris..."
" Allora andrò io..."
" No! Vado da solo e basta. " dice James irremovibile. Ormai la decisione è presa per lui.
Kai si è avvicinato e ha sentito tutto ora.
" Andare dove?" sussurra. Non si è nemmeno ripreso dal dolore di aver dovuto lasciare suo padre che anche il suo Alfa ora lo vuole abbandonare.
" Kai...Erle, per favore..." supplica.
I due omega si girano di spalle e si allontanano da lui.
Sono letteralmente troppo distrutti dalla stanchezza, dal dolore e dallo stress di questi ultimi mesi per avere anche solo la forza di ribattere. Questo non significa che glielo avrebbero perdonato facilmente!
" Se entro domani mattina non sono ancora arrivato, voi avviatevi verso la baita..." dice silenziosamente a Chris.
" Amico...tu vuoi davvero vedermi morto. Fai in modo di tornare subito sano e salvo!"  minaccia Chris. Non vuole nemmeno immaginare cosa succederebbe se James non tornasse. Sarebbe assolutamente impossibile convincere gli omega a continuare il viaggio. James è un illuso se pensa che lui possa avere una qualche forma di predominanza in mezzo a tutti gli altri.
" Prenditi cura di loro!" esclama e l'altro alfa annuisce.
James impiega all'incirca un'ora o poco più per arrivare al paese. Fa attenzione a non farsi scoprire ma subito nota che è desolantemente vuoto. Non sembra per l'epidemia o per i militari ma perché inabitato da anni. Non c'è praticamente nulla da poter utilizzare e potrebbero solo usare una di queste case come rifugio per la notte.
Mentre sta girovagando e controllando un capannone fa una scoperta entusiasmante.
Ho trovato un fottuto risciò a 4 pedalanti e 6 posti per i passeggeri! pensa l'alfa.
La struttura è leggermente arrugginita, il rivestimento in pelle dei sedili in alcuni punti è rotto e c'è un grosso buco nella copertura della capannina che protegge i passeggeri dai raggi solari.
Controlla le ruote e sembrano sgonfie ma non forate. Nel capannone trova anche una pompa d'aria per gonfiarle e con della carta vetrata riesce a smussare i punti più pericolosi dove la ruggine potrebbe ferire se toccata.
Miracolosamente riesce ad aggiustarlo in nemmeno un'ora e con un po' d'acqua piovana trovata fuori in un secchio pulisce tutto sommariamente.
Sono passate più di tre ore e mezza quando ritorna dagli altri.
Sono tutti prima preoccupati e poi stupiti dal vedere il risciò.
Nessuno di loro ne aveva mai visto uno dal vivo e James l'ha riconosciuto solo perché suo padre era un meccanico e da piccolo lo istruiva su come riportare in vita qualsiasi oggetto, soprattutto quelli più rari e particolari.
" Cos'è questo?" chiede Marta.
" È un risciò...è stato un po' faticoso portarlo fin qui perché è a 4 pedalanti."
" È una fantastica scoperta!" dice Chris entusiasta, analizzandolo ben bene.
" Sì, avete un lenzuolo o una coperta per usarlo come copertura dal sole?" chiede James.
" Sì, ne abbiamo uno. È un peccato sprecarlo così ma almeno saremo riparati dal sole." dice Marta, andando a prenderlo.
Chris e James si affaccendano per sistemare il lenzuolo e fissarlo alla base con del filo di ferro che l'alfa ha pensato di portare previdentemente.
" Gli unici che non possono pedalare sono Kai e ovviamente i bambini." dice Chris.
" Allora io, Chris e Kai con il cucciolo staremo davanti perché in salita dovremo fare più forza per spingere il risciò e gli altri dietro." ragiona James.
" Sì sono d'accordo. Purtroppo voi dietro sarete un po' stretti con i bambini ma non possiamo fare altro." condivide l'altro alfa.
"C'è anche un piccolo portapacchi davanti i manubri dove potremo sistemare i bagagli" nota Marta.
Erle e Kai sono silenziosi e sembra che non abbiano affatto voglia di perdonare l'alfa.
Dopo pochi minuti riescono a capire come coordinarsi nel pedalare e presto si lasciano alle spalle le campagne.
" Quanto tempo pensi che impegneremo con questo coso?" chiede Chris.
" Credo solo un giorno o poco più..." stima James
" Dobbiamo trovare un rifugio per stanotte..." riflette l'altro alfa.
" Sì...purtroppo. Oppure possiamo pedalare e vedere fin dove arriviamo..."
" Ragazzi...io non ce la faccio a pedalare. Sto troppo male." annuncia Erle.
Si fermano e l'omega si accascia sul sedile.
" Erle riusciresti a sostenere il cucciolo al petto? Potrei pedalare al posto tuo." propone Kai.
" Credo di sì..." dice l'altro omega.
Poi Kai sistema il cucciolo sul petto di Erle e si sposta dietro.
Riprendono speditamente il viaggio e al tramonto si accampano e accendono un fuoco, cucinando un coniglio che James è riuscito a cacciare.
Alla stessa ora il giorno dopo finalmente vedono in lontananza la baita.
" È molto isolato qui." riflette James.
" Sì. Il paese più vicino è a 50 km da qui. Dovremmo essere al sicuro." spiega Marta.
La baita è a due piani ed è molto grande.
Al piano terra c'è il soggiorno, la cucina,  un bagno di servizio e una stanza matrimoniale con bagno annesso, mentre al primo piano ci sono altre tre camere.
" C'è un sacco di spazio qui!" esclama Kai. Si innamora subito della camera matrimoniale al piano terra.
" La nostra stanza è di sopra e ci sono altre due piccole camere separate per i cuccioli." mostra Chris.
Poi tutti si mettono all'opera per rendere più accogliente il posto e ripulirlo dalla polvere.
Il giorno dopo Chris e James riescono a cacciare un grosso cervo che mangiano a pranzo.
Kai e Erle hanno fortunatamente perdonato James e la vita scorre tranquilla per mesi.
Mesi in cui riescono ad amarsi e rispettarsi a vicenda.
" Guarda..." dice Erle a Kai, indicando la sua pancia.
" Sei incinta Erle."
" Non può essere..."
" Sì invece..." ridacchia l'altro omega.
" Wow..." sussurra e coccola la sua pancia.
" Martie avrà un fratellino o una sorellina..." sussurra Kai.
" Certo!" dice Erle abbracciandolo.
È nel pieno dell'epidemia e della stagione autunnale che nasce la piccola Jennie, la figlia di Erle e James ed è stata chiamata così in onore della mamma di Kai.  Quest'ultimo d'altronde ora è di nuovo incinta e felicissimo.
Il mondo è ancora distrutto dall'epidemia, non c'è una cura, molte rivolte hanno portato ad eliminare temporaneamente il gruppo di militari che stavano massacrando la popolazione, ma il ritorno alla normalità sembra essere ancora molto lontano.
Se mai ci sarà...
La vita procede tranquilla alla baita e ogni interferenza esterna è ormai lontana e a tutti va bene così.

Ti sogno all'improvviso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora