Capitolo 7

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Allison

Non posso dire che la mia vita sia stata difficile.

I miei genitori? Sempre in viaggio, sempre impegnati. Ma non mi sono mai sentita sola. Crescere con i miei nonni è stato un dono. Non saprei neanche spiegare quanto li adoro.

Mi hanno dato tutto: amore, tempo, saggezza. Più di quanto i miei veri genitori abbiano mai fatto. Per me, loro sono i miei veri genitori.

Non mi hanno mai fatto mancare nulla. Mi hanno lasciato crescere, fare errori, ma sempre sapendo che c'erano. Sempre. Quando avevo bisogno di conforto, erano lì. Quando inseguivo un sogno, mi sostenevano con la loro dolcezza infinita.

Grazie a loro, non ho mai sentito il bisogno di avere mia madre o mio padre accanto. Non mi hanno mai fatta sentire diversa. Mai. Il loro amore è stato tutto ciò di cui avevo bisogno.

Forse è per questo che sono una persona solare. Ho imparato a dare valore alle piccole cose: una risata, una mano che ti stringe, un momento di calma nella confusione di una giornata. Sono quelle le cose che contano davvero.

Ma non posso mentire: il peso dell'abbandono si sente, eccome. Non ho mai capito perché non mi abbiano mai considerata abbastanza importante. Perché il lavoro doveva sempre venire prima di me.

Ricordo ancora i bigliettini per la festa della mamma o del papà. Tornavo a casa piena di entusiasmo, ma finiva sempre nello stesso modo: loro non c'erano. Dopo un po', ho smesso di provarci. Con la maestra inventavo qualsiasi scusa per evitare di fare quei lavori. Tanto non servivano a niente.

Per buona parte della mia infanzia sono cresciuta con le tate. Sono state loro a portarmi al primo saggio di danza, al primo giorno di scuola, dal dottore. Sono state loro a farmi compagnia ai compleanni. Non i miei genitori.

Poi, un giorno, tutto è cambiato. I miei nonni si sono resi conto di quello che stavo vivendo. Hanno preteso che andassi a vivere con loro. Da quel momento, la mia vita è cambiata. Tornavo a casa e trovavo qualcuno che cucinava per me, che mi chiedeva com'era andata a scuola. Qualcuno che si interessava, davvero.

Non mi mancano i miei genitori. Non puoi sentire la mancanza di chi non ti ha mai dato niente. Solo indifferenza.

Forse è questo che mi rende felice. So apprezzare le piccole cose, quelle che per gli altri sembrano banali. Per me, sono tutto. E sono quelle che mi fanno sorridere davvero.

Gli altri, in fondo, si fidano di me per questo. Perché sono una persona che riesce a vedere il lato buono delle cose, anche quando tutto sembra difficile.

Lo faccio per loro, ma anche per me stessa, perché se impari a vedere il buono, tutto sembra più sopportabile. Mi fa sentire utile, mi fa sentire in pace con me stessa.

Sono sempre disponibile, cerco di non perdere mai la pazienza. So che non tutti siamo uguali, ognuno ha i propri tempi quindi non sarò mai quel tipo di persona che ti pressa.

Solo una cosa o meglio una persona mi manda fuori di testa.

Non so nemmeno da dove iniziare. È tutto fin troppo complicato.

Parlare di Logan è come cercare di descrivere una tempesta, caotica e imprevedibile, ma allo stesso tempo così affascinante che non riesci a staccartene, anche se sai che potrebbe distruggerti.

Logan è... complicato.

Lo è sempre stato. A volte è affettuoso, presente, persino dolce. Ma altre volte diventa freddo, distante. Come se ci fosse una barriera tra noi che non riesco mai a superare, e non importa quanto ci provi. Eppure, non riesco a lasciarlo andare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 4 days ago ⏰

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