EMOZIONI

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Non riuscivo a smettere di guardarlo. Aveva dei lineamenti perfetti, sembrava fosse stato scolpito nel marmo. Gli occhi grandi, le sopracciglia lunghe, le guance e le labbra carnose. Le ultime mi incantavo a guardarle muoversi mentre parlava, mentre rideva e mostrava i suoi denti bianchissimi. Più guardavo Carmine, più la mia testa smetteva di ragionare. E il cuore non aveva ancora smesso di battere come un tamburo.

"Mh Giulia si sta innamorando..." mi sussurrò Bianca all'orecchio, indicandomi con lo sguardo il soggetto in questione.

"Ma che dici" ribattei.

"E allora perchè non hai smesso di fissarlo da quando è arrivato?"

"Forse perchè è un ragazzo famoso e sono sorpresa che conosca il migliore amico di tuo fratello?"

"Anche io sono emozionata perchè non l'avevo mai conosciuto ma non mi sto comportando come te.."

"E poi, se ci fai caso, anche lui ti sta guardando spesso. Appena può gira lo sguardo verso di te" aggiunse. Istintivamente guardai Carmine e si, mi stava fissando. Arrossii terribilmente e presi un boccone con le bacchette, mentre Bianca si godeva la sua vittoria.

"Sei una compagna di classe di Luca?" mi chiese Carmine all'improvviso. Sobbalzai.

"Non ti mangio tranquilla" mi disse sorridendo, notando che sentendo la sua voce rivolta a me ero praticamente saltata dalla sedia. Che figura, perchè proprio a me?

"Si lo so" risposi con una risatina nervosa.

"Vado in classe con la sorella comunque" continuai. Lui annuì.

"Tu che scuola fai invece?" gli chiesi e me ne pentì mezzo secondo dopo. Era un'altra brutta figura se era un attore di una serie tv, tutta la sua vita era pubblicata su qualche social e io di lui non sapevo quasi nulla?

"Lo scientifico sperimentale" rispose. Non riuscì a chiedergli altro, mi tremavano le mani e avevo la mente bloccata. E dannazione, non riuscivo neanche ad afferrare il cibo con le bacchette. Per evitare di fare figure poco gradevoli mi alzai e andai a prendere dal buffet delle posate normali. Guardai per curiosità il mio tavolo e notai che Carmine non c'era più. Ma...

"Non hai ancora assaggiato gli involtini primavera?" fremetti dallo spavento.

"Scusa, non volevo spaventarti" continuò ridacchiando. Bhè, poi però non dicesse "non ti mangio tranquilla" se ci siamo parlati solo due volte e ad entrambe mi stava facendo morire di cardiopalma.

"Ci sei riuscito bene invece"

"Comunque no, non li ho ancora assaggiati. Sono buoni?"

"Si, sono i miei preferiti" prese una forchetta e ne infilzò un paio dal vassoio sul buffet.

"Assaggiali anche tu" e me li mise nel piatto.

"Io sono venuto per prenderne degli altri"

"Io non so usare le bacchette e sono venuta per prendere delle posate normali" scoppiò a ridere. Ero divertente o ero patetica? Credo la seconda ipotesi.

"Si, lo so che sono patetica"

"Non sei patetica Giulia" mi disse serio. Arrossii, anzi non proprio, diventai bordeaux. Non sapevo se prendere le sue parole per un complimento o un tentativo vano per consolarmi. Ma non feci in tempo a chiederglielo, perchè ritornò al tavolo. Da quel momento, cominciai ad invidiare anche la sua sfacciata disinvoltura.

Passammo la serata così, a parlare dei fatti più assurdi, a ridere delle imitazioni dei nostri reciprochi professori e a lamentarci dei troppi compiti. E Carmine mi piaceva, ogni secondo di più ciò che stavo cominciando a provare per lui aumentava. Mi stava piacendo da morire.

Quando finimmo di cenare andammo in cassa a pagare e la cassiera lo riconobbe. Fu divertente, io e Bianca ci sentimmo importanti. Ma non fecero nessuna foto.

Uscimmo dal ristorante e decidemmo di farci una piccola passeggiata. Non so se quella bastarda di Bianca lo fece apposta, ma fece in modo che io e Carmine rimanessimo da soli dietro di loro.

"Come fai a conoscere Gianmarco?" gli chiesi.

"Lui, Mattia e Alberto frequentano lo stesso corso di pallanuoto. Io ho mollato l'anno scorso"

"Perchè?"

"Troppi impegni, ormai non riesco a gestire più nulla"

"Posso immaginare..." dissi. No, non avrei potuto neanche lontanamente avere idea di come fosse la sua vita. Io non avrei mai retto al posto suo.

"La fama si fa pagare a caro prezzo" mi disse.

"Non ti sei mai pentito?"

"Di cosa?"

"Di aver preso parte a Braccialetti Rossi. Insomma, è una bella esperienza, sei diventato famoso ma hai praticamente rinunciato alla tua vita da ragazzo"

"No, non sono pentito. Era questa la mia strada" disse convinto. Lo ammiravo per la sua decisione, e il suo orgoglio. Era una bella persona Carmine.

Camminammo ancora per un po', lui mi stava sempre accanto e io mi sentivo innaturalmente bene vicino a lui. Arrivata mezzanotte decidemmo di tornare a casa e ci salutammo.

"Bhè, allora ciao" gli dissi. Mi guardò e i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza. Dio, quegli occhi.

"A presto Giulia" si avvicinò e mi diede un piccolo bacio sulla guancia. Abbassai lo sguardo e sorrisi. Sentì di nuovo il cuore in gola, ma non era una brutta sensazione come avevo sempre immaginato, era tutto il contrario. Ed era bellissima.

Salutammo anche Mattia e Alberto e poi io Luca, Bianca e Gianmarco ci incamminammo verso il rione di casa nostra.

"Visto chi vi ho fatto conoscere?" scherzò Gianmarco.

"Carmine e Giulia si sono molto simpatici..." disse Bianca, ammiccando al fratello, che ricambiò. Sbuffai.

"Hai rotto Bianca"

"Ho rotto perchè dico la verità e ti dà fastidio. Lo sai che non mi sbaglio mai su di te" non risposi, perchè aveva ragione. Non so se Carmine aveva sentito le stesse cose, ma io non avevo mai provato così tante emozioni in una sola sera. Ed erano state emozioni vere, potenti, che mi erano partite direttamente dal cuore.

Quella notte non dormì, avevo paura di rivederlo ma anche di non incontrarlo più, avevo timore che mi piacesse troppo e il fatto che mi fossi invaghita di lui in una sola sera mi spaventava. Ero condizionata forse dal fatto che era un attore? Non credo, l'avevo guardato in tv, ma nella serie aveva un aspetto diverso. Non l'avevo mai guardato come l'avevo fatto quella sera, dal vivo. Era Carmine, non Leo. Ed era diventato il mio pensiero fisso.

Quando la realtà supera i sogni ||Carmine Buschini||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora