VISITA INASPETTATA

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Il lunedì in classe non si parlò d'altro del fatto che io e Bianca avessimo conosciuto Carmine Buschini. Nel nostro gruppo di ragazze non c'erano tante fan di Braccialetti Rossi, ma l'invidia si fece sentire lo stesso. La mia migliore amica non faceva altro che ripetere a tutte che avrebbe volentieri fatto una foto con lui, ma si era vergognata troppo a chiedergliela. Io, invece, pregavo più che altro tutte quante di tenere la bocca chiusa, perchè se molti fossero venuti a sapere di questa uscita saremmo state assalite di stalker sia io, che Bianca, che Luca e Carmine immaginavo più del solito.

"Uffa a saperlo, avrei voluto esserci anche io" sbuffò Viviana durante il cambio dell'ora, quando eravamo noi tre appartate in un angolino della classe. Aveva avuto un impegno che l'aveva tenuta impegnata per tutta la serata.

"Vabbè dai, ora che siamo soli voglio sapere tutti i dettagli succulenti della serata" aggiunse. Bianca ghignò. Ti pareva, sapevo già che avrebbe detto.

"Carmine ha fatto colpo su Giulia, vabbè, su chi non fa colpo quello là"

"Infatti"

"La cosa strana era che anche lui sembrava interessato a lei..."

"Ragazze, guardate che io sono qua" dissi seccata. Bianca mi guardò ridendo.

"E perchè? Sto dicendo una bugia?" okay, tanto cosa lo negavo a fare?

"No, okay Carmine mi piace..." guardai le facce paradossalmente minacciose di Bianca e Viviana. Forse era meglio se dicevo le cose come stavano realmente.

"E mi piace più di quanto possa piacere a voi o a qualunque ragazza che lo apprezza per la sua bellezza"

"Ti sei presa una cotta?" chiese Viviana.

"Si" risposi sinceramente. Oddio, una cotta, non sapevo bene come definire la cosa: erano circa dodici ore che nella mia testa c'era solo il volto di Buschini.

"Quanto ci scommetti che la contatta entro questa settimana?" asserì Bianca ridendo.

"Sicuro!" aggiunse l'altra.

"Ragazze, non fatevi tanti film" le mie migliori amiche non si stavano facendo nessun film a dir la verità. Quando due giorni dopo tornai da scuola, stanca e annoiata dopo una giornata pesantissima, controllando nella cassetta della posta, prima di salire a casa, trovai una busta. Dentro di essa c'erano due bacchette giapponesi, e un bigliettino.

Mi raccomando fanne pratica, la prossima volta ti metto alla prova, e non vale usare le posate. Un bacio*:, Carmine.

Rilessi più volte quelle parole, mentre sul mio volto si era formato il sorriso di un ebete. Non me lo sarei mai aspettato ovviamente, poi era stato davvero dolce. Il mio piccolo cuore cominciò a prendere il volo. "Meno male che non l'ha trovato papà" pensai tra me e me e scoppiai a ridere da sola. Dio ero proprio stupida. Volevo sentirlo, volevo vederlo. Ma come? Non avevo il suo numero, lui non aveva il mio e anche se fosse non avrei mai avuto il coraggio di contattarlo. Il fatto che avesse chiesto a qualcuno il mio indirizzo per mandarmi le bachette però mi scaldò il cuore. Mi vibrò il cellulare. Era un numero non memorizzato.

Piaciute le bacchette? :)

Non ci potevo credere.

Mi stai stalkerando per caso?

Quella sensazione di tremore alle mani da addirittura non riucire a digitare, voglia di urlare e saltare e il cuore che ti esce dal petto? Eh, si.

Ti dà fastidio?

Mi dava fastidio?

No. Ma come hai fatto ad avere il mio numero e indirizzo?

Avrei fatto santa quella persona che aveva aiutato Buschini.

Quando la realtà supera i sogni ||Carmine Buschini||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora