3. La grande festa!

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I ragazzi si perdevano in quella villa lussuosa e piena di stanze

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I ragazzi si perdevano in quella villa lussuosa e piena di stanze. In ognuna di esse stavano suonando musica diversa ed ogni stanza aveva un bar.

«Mai visto niente di simile.» disse Agata entrando.

«Già, uno sballo. Dai andiamo a bere qualcosa.»

Qualcuno stava muovendo i primi passi nella sala tecno, mentre Agata e Ramona l'attraversarono per dirigersi al bancone del bar.

«Cosa vi do ragazze?» chiese un barista sorridente.

«A me una birra doppia.» disse Ramona.

«A me uno sprits con aperol.»

Arrivano.

«Luca, finalmente ce l'hai fatta.» disse Agata guardandolo arrivare a baciare Isabella,

«Sono scappato, cosa bevete?»

«Birra e spritz.»

«Ti va bene lo spritz tesoro?»

«No io una sambuca doppia. Voglio darci dentro.»

La stanza si riempì e tutti ballavano o bevevano.

D'un tratto arrivarono anche le cubiste che si misero a ballare in modo sensuale.

Marco arrivò con Luisa e si misero a bere anche loro.

«si potrà fumare qui?»

«Tra poco.» rispose il barista.

«Ramona mi accompagni in bagno?»

«Certo, a sapere dov'è.»

Agata chiese al barista che rimase un po' titubante. «I bagni sono nella sala a fianco.»

«Grazie.»

«Ricordati il tuo spritz.»

«Va bene.»

«Questa festa è un vero sballo, senti che musica.»

«Sì e poi il posto. Vieni, guardiamo se dalla finestra si vede il mare.»

Ma le finestre erano chiuse. Provò ad aprirle. Niente!

«C'è tipo una saracinesca.»

«Già. Va beh andiamo in bagno.»

Andarono in bagno e trovarono un lusso che non avevano mai visto in vita loro: lavandini in marmo levigato, rubinetti placcati in oro.

«Mai visto niente del genere.» disse Ramona stupita.

Qualcuno stava facendo l'amore, si sentiva benissimo. Loro fecero finta di niente e andarono alla toilette, poi tornarono nella stanza da cui erano venute. Ragazzi e ragazze ballavano musica hip hop. La attraversarono e si trovarono nella sala tecno. I drink di Agata e Ramona erano sul bancone.

«Chissà quanta gente hanno invitato.» disse Ramona.

«Non lo so ma sembra tanta e poi ci sono anche ragazzini di 13 anni.»

«13 anni? Dovrebbero essere a dormire.»

«Eppure ci sono.»

«Hanno due anni in meno di te.»

«Non è questo il punto.» il suo spritz era già finito ma Agata voleva bere ancora e ne ordinò un altro. Sentiva già la testa brilla.

Luca invece era completamente fuori. Ballava con Isabella ma non l'aveva mai visto così barcollante.

D'un tratto arrivò una ragazza inglese che chiedeva aiuto ma nessuno la ascoltava.

«Vieni.» disse Ramona. Si avvicinò alla ragazza che sembrava sconvolta. Agata ascoltava ma non capiva molto bene ciò che diceva. Ramona d'un tratto si distanziò

«Che vada al diavolo, ho cercato di capire ciò che diceva ma continuava solo a dire "è scomparso, è scomparso"»

«Chi è scomparso?»

«Il suo ragazzo. Sarà uscito che ne so. Andiamo a bere.»

Tornarono al bancone e lo spritz di Agata era già li. Anche Ramona ordinò un'altra birra.

«Alla nostra felicità dissero brindando.»

La musica caricava di brutto e si misero a ballare finché Luca arrivò da loro con espressione sconvolta. «Isabella sta male, venite.»

Corsero con lui in bagno ma Isabella non c'era. «Ma era qui un attimo fa che vomitava. Dove sarà finita?!»

«Non lo so ma agitarsi non serve a nulla, guardiamo nelle altre stanze.» propose Agata.

Andarono in ogni stanza ma Isabella non c'era.

«E adesso cosa facciamo?» chiese Luca.

«Ricordi la ragazza inglese?» fece Agata a Ramona.

«Sì, anche lei cercava il fidanzato.»

«Sono già due che non si trovano. Coincidenza?»

«No, non credo.»

«Proviamo ad uscire, magari è andata a prendere un po' d'aria.»

Andammo verso l'ingresso ma trovammo solo un muro.

«Ci saremo sbagliate.»

«No, ti dico che era qua!» disse Agata. «Qui sta succedendo qualcosa di strano. Luca tu hai detto che Isabella vomitava?»

«Sì ma di brutto.»

«Eppure non c'era puzza o sporco, era tutto lindo.»

«Hai ragione.»

«Torniamo in bagno.» tornarono in bagno e lo trovarono chiuso.

«C'è qualcuno?»

Silenzio, solo musica.

«Andiamo a cercare Marco e Luisa.» disse Agata. Cercarono ovunque ma non li trovarono. Tornarono in bagno e stavolta lo trovarono aperto. Guardarono se per caso ci fosse qualche segno o indizio ma non notarono nulla.

«Ma non possono essere spariti nel nulla.»

«Non sono spariti, sono stati rapiti.» disse Agata cominciando a barcollare.

«Aga tutto bene?»

«Sì, mi sento strana.»

«È successo così anche con Isabella.»

«Non portatemi in bagno. C'è qualcosa la, poi sentì che stava per rimettere e corse lei verso il bagno.»

«Agata aspetta.» gridò Ramona ma lei e Luca arrivarono tardi. Agata si era chiusa dentro.

«Agata.» urlò Ramona senza ricevere risposta.

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