12. L'arrampicata

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"Ora posso darti la classifica: Sandro: 1250 punti, Ramona 800 punti, Agata 500 punti, Ottavio 450 punti, Sergio 150 punti. Ma ce ne sono ancora che stanno svolgendo la prova. Per te è ora di ricominciare."

"Devo tornare in bagno?"

"No, basta che chiudi gli occhi e ti porteranno loro dove devi andare."

Agata chiuse gli occhi e quando li riaprì si trovava davanti ad una parete di arrampicata artificiale con prese e appoggi già posizionati.

"Io non sono capace di arrampicare." pensò Agata.

"Non ti devi preoccupare, ti guido io. Questa prova non è a tempo, devi arrivare in cima. La cosa fondamentale è che tieni bassi i talloni mentre sali. Non devi sentire i polpacci tirare. Prendi quella sacchetta con la polvere di magnesite e agganciala alla cintura che hai addosso."

Lei si guardò il vestitino alla vita e si accorse di avere una cintura.

"Agganciala sulla schiena e mettici le dita dentro. Ti aiuterà ad avere più attrito con le prese."

Agata la agganciò e si sporcò le dita sentendola ruvida.

"Ora allungati a prendere quella presa nera a sinistra e pensa di essere in grado di arrampicare."

Lei si concentrò ricordandosi che era un sogno e che era in grado di fare quello che voleva. Sì tirò in alto con le braccia e aiutandosi con l'effetto di volare.

"Brava. Ora appoggia la punta dei piedi su quegli appoggi la sotto."

Agata appoggiò i piedi e si accorse di indossare delle scarpette da arrampicata molto strette che le facevano rattrappire le dita dei piedi ma quando li allungava sentiva la scarpetta allungarsi un po'. Era elastica! O forse era lei che la sentiva così.

"Ora allungati con la mano destra verso quella presa blu e tirati su. Affidati al tuo istinto e mantieniti con la mano sinistra."

Lei allungò la mano e fece presa sull'appiglio, poi le venne naturale cercare con i piedi altri appoggi per issarsi e li trovò. Si tirò su e trovò altre prese sia per la mano destra che per la sinistra ma scelse la destra. I muscoli delle braccia cominciavano a dolerle e sfruttò il volo per spingersi più in alto.

"Stai andando bene. Continua spostandoti a sinistra ora."

Agata allungò il braccio sinistro agganciandosi con le dita alla presa che si trovava sulla sinistra. Poi con i piedi trovò altri appoggi e li usò per tirarsi su. Si spostò ancora a sinistra prendendo una presa centrale, appoggiò i piedi su un appoggio più in alto e si tirò su.

"Brava. Ora prosegui spostandoti sulla destra."

Lei allungò il braccio destro verso una presa ma sentiva poca polvere sulle dita e le mise nella sacchetta poi fece presa spostandosi anche con i piedi e si tirò su. C'era una presa più centrale e si aiutò col volo per raggiungerla appoggiando i piedi su altri appoggi. Mancava poco alla presa finale e guardando le misure decise di lanciarsi col volo. Fece presa e si appoggiò con i piedi.

"Io non ho parole. Sei stata bravissima. Ora scendi piano sfruttando il volo."

Agata si lasciò andare come se fosse una foglia portata dal vento e scese fino a toccare terra. Si sentiva elettrizzata da ciò che aveva fatto e alzò i pugni al cielo.

"Hai fatto un'ottima prova ma ora dobbiamo aspettare che gli altri finiscano."

"Ed io cosa faccio ora?"

Silenzio.

"Devi aspettare."

Lei guardò la parete e le venne in mente una delle discipline che aveva visto fare alle olimpiadi e decise di provare. Si sporcò le dita con la magnesite e puntò alla presa appena più in alto delle sue mani allungate e con il volo la raggiunse puntando subito ad un'altra e un'altra e un'altra. Saliva come un felino ed arrivò in cima poi si lasciò scendere lentamente.

"Agata che stai facendo?"

"Aspetto, faccio passare il tempo disse col fiato corto."

Silenzio.

Sulla nave in mezzo all'Adriatico...

«Ha appena completato anche la prossima prova.»

«E chi glielo ha detto?»

«Non io. Si è messa ad arrampicare da sola. Ovvio che non sa che è la prossima prova ma certamente si troverà in vantaggio.»

«Ma era in diretta?» la voce dell'uomo era preoccupata.

«Sì, ai clienti piace vedere anche quei momenti in cui i ragazzi sono da soli.» disse un'altro uomo.

L'uomo sbuffò. «Ci tocca cambiare prova.»

«O darle vinta anche questa.» disse la donna che faceva da voce interiore ad Agata.

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