13. Agata si ribella

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"Agata, non fare più ciò che non ti diciamo di fare ok?"

"Ma che ho fatto? Stavo solo passando il tempo."

"Tu devi seguire me ok? Ricordati che ci sono persone che stanno guardando te."

"Non capisco il problema."

Silenzio.


«Qualcosa devo dirle.»

«Ok dille che ha già completato la prossima prova, le daremo i punti.»


"Hai completato la prossima prova e non dovevi, ora sono costretti a darti i punti di tutte e due."

"Ma come facevo a saperlo, possiamo comunicare in privato da loro?"


La donna rimase interdetta. Isolò la comunicazione.

"Parla, cosa vuoi dirmi?"

"Qualcosa mi dice che tu parteggi per me, prendi la mia parte."

"Vedo le tue potenzialità."

"Allora dammi una mano ad uscire da qui."

"Completa le prove ed uscirai."

"Ti prego, chiunque tu sia, so che non sei la voce della mia coscienza."

Silenzio.

"Agata mi stai mettendo in difficoltà."

"Dimmi allora cosa devo fare ora."

Silenzio,


«Ho bisogno di un reset, sta andando fuori dal target.»

«Non possiamo farle un reset. La adorano.»

«Non riesco più a contenerla.»

«Lasciala fare.»

«Ma vuole uscire.»

L'uomo si piegò su un tavolo a pensare.«Proviamo a darle quello che vuole e vediamo che fa una volta a casa.»


"Chiudi gli occhi e tornerai a casa."

Agata chiuse gli occhi e quando li riaprì era fuori da casa sua. Corse dentro casa.

«Mamma, papà.» urlò facendo di corsa le scale dirigendosi in camera dei suoi.

«Agata, che succede?»

«Dovete chiamare la polizia. Ci hanno rapiti.»

Loro erano mezzi addormentati. «Ma di che parli e cosa ci fai vestita così? Sei andata alla festa?»

«Sì e ci hanno rapiti tutti, stanno facendo degli esperimenti. Ci usano in un reality.»


«Sta rovinando tutto, la facciamo rientrare?»

«No ci penseranno i suoi genitori.»


«Agata dammi il cellulare e vai in camera tua.» disse suo padre.

«Ma ascoltatemi, siamo tutti in pericolo.»

«Non farmelo ripetere.»

Agata uscì dalla camera dei suoi genitori.

«Il cellulare urlò suo padre.»

Lei lo guardò quasi disperata e appoggiò il cellulare sul comodino poi tornò fuori.

"Agata non sei in casa tua, è un altro sogno. Vai in camera e chiudi gli occhi."

Lei non fu sorpresa di sentire di nuovo la voce nella testa. Si diresse in camera sua e chiuse la porta e si mise sul letto, Dopo poco si addormentò e si trovò in una stanza isolata, sola.

"Cosa devo fare?"

"La stanza comincerà a restringersi. Guarda vicino alla porta c'è un tastierino numerico. Immetti la tua data di nascita."

La stanza cominciò a restringersi e lei riuscì appena in tempo a premere i tasti.

"Ora apri la porta."

Si ritrovò in una stanza con un monitor che trasmetteva le sue vittorie e le sconfitte di quelle prove.

"Forse devo provare davvero a vincere queste sfide e basta."

"È l'unico modo per uscire."

"Qual'è la classifica ora"'

"Agata: 1500 punti, Sandro: 1250 punti, Ramona 800 punti, Ottavio 600 punti, Sergio 450  punti."

"Cosa devo fare ora?"

"Spingi quella parete."

Lei lo fece e la parete si spostò lasciando un passaggio dove lei si infilò.

Si guardò attorno e si trovava  in una stanza con una sola postazione dove si trovava Ramona.

"Stacca il monitor e le altre macchine dall'alimentazione."

Quando tolse l'ultima spina si ritrovò in discoteca ma Ramona non c'era.

«Hai visto Ramona?» chiese a Pietro che stava ballando ma lui fece cenno di no.

Chiese agli altri ma nessuno l'aveva vista.

"L'hai tolta dalla gara."

"Ma perché?"

"Perché il pubblico ha scelto così."

"Ora cosa devo fare?"

"Ora devi chiudere gli occhi e pensare alla Torre di Pisa."

Lei si concentrò e la raggiunse.

"Devi salire nel più breve tempo possibile."

Lei uso il volo e salì fino alla balconata finale dove un'antenna era fissata alla balconata.

"Bene ora scendi volando e raggiungi New York."

Agata si concentrò sulla One Tower e la raggiunse volando velocissima.


«Signori e signore ci ha messo 23 secondi.» disse l'uomo.

«E chi la batte» disse un'altro.

«Sta cominciando a diventare monotona. Dobbiamo passare all'ultima prova.»

"Devi raggiungere la Luna in volo."

Lei si concentrò e si alzò in volo raggiungendo l'atmosfera che non riusciva a superare. Poi si ricordò che doveva usare velocità e angolazione. Si riportò a terra e si diede una spinta più forte e fece una traiettoria a parabolica,  passò l'atmosfera e si ritrovò a vagare nello spazio cercando la Luna. Poi si concentrò e la trovò e volò veloce verso di esse. Quando toccò il suolo si sentì importante, guardò le sue impronte lasciate su una sabbia finissima.

"Brava. Ora ritorna sulla terra."

Lei si sedette.

"No. Io non mi muovo più." E chiuse gli occhi concentrandosi sulla Luna. Sentì che cercavano di staccarla da quel posto ma non ci riuscivano.

"Agata vieni via da li subito."

"No."

Si alzò e cominciò a camminare cercando il rover ma poi riuscirono a staccarla e si ritrovò in una sala con tanti medici e infermieri. Si sentiva intontita.

«Ciao Agata, sei intubata e non puoi parlare. Fai cenno di sì o di no se capisci. Sai cosa è successo?»

Lei fece cenno di sì.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 5 days ago ⏰

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