I suoi occhi non brillano più
e per colpa mia?
Non lo so.
Quello che so e che NON devo far si che il suo sorriso svanisca.
Glitter.Giro per i corridoi come una zombie.
Forse sono le occhiaie oppure il viso pallido o i ciuffi ribelli dei miei capelli rossi raccolti in una coda spettinatiApro il mio armadietto alla ricerca di alcuni libri per l'ora dopo
E facile fingere che vada tutto bene e di non aver passato tutta la notte piangendo come una bambina. E forse e davero come dicono loro.
Chiudo il mio armadietto con calma
E giro l'angoloNel farlo incontro Cosmo
<<Ciao Glitter>> mi salutò e io ricambiai forzando un sorriso
<<tutto bene? sembri un po' stanca>>mi chiese
Annuí silenziosamente sorridendo
<<Ho studiato tutta la notte>>aggiunsi per non destare sospetti
Mi sorise é ci incamminiamo per le aule<<oh oh Arrivano i guai>>
Esclamò lui guardando alle mie spalle.
Per cuí mi girai anche io
E chi c'era se non il bastardoMike.
I suoi occhi neri si tuffarono nelle mie iridi blu
Inclinó un po la testa per studiarmi come suo solito mentre il suo amico parlava e non si acorse che Mike ha perso tutta l'attenzione
Ma io distolsi subito lo sguardo
Tanto per lui sono e sarò sempre una bambina.<<andiamo in classe non voglio perdere tempo>> dissi a Cosmo che annuì e proseguiamo
Ma perché ci sto così male?
Dovrei perdonare come facio sempre?
Che cazzo ce che non va in me?Queste domande mi ronzano per la testa e non mi fanno stare tranquilla
<<Glitter?>>
Mi risveglio dai miei pensieri e guardo nei occhi Cosmo
<<sicura di stare bene, hai gli occhi lucidi>>
Mi chiese e io mi accorsi che le mie stupide lacrime mi erano sceseLi asciugai con il dorso della mano velocemente come se bruciassero sulla mia pelle
<<si, sto bene mi bruciano soltanto gli occhi>> dissi con voce rotta
Cazzo perché la mia fragilità deve sempre rovinare tutto
Lui mi scrutò per un po' poi si avvicinò e con le nocche della mano mi fece alzare lo sguardo per guardarmi negli occhi
Fissai sui suoi occhi color blu intenso
<<qualunque cosa ti turba sappi che ci sono>>mi disse e le sue parole potevano essere carine ma a me serviva di più
Mi abbracciò, un abbraccio lungo e caldo
<<non ti procupare piccola Straniera ci sono e ci sarò>>
Mi sussurró e io sorrisiSi stacco da me e sorrise a trenta due denti
<<adesso dovremo afrontare la professoressa di arte per due ore
Sarà una tortura
Ogni volta che ci parlo mi sembra di parlare con una matita su per il culo>> disse facendomi ridere<<eccolo>>
<<Che cosa?>> Chiesi confusa
<<Il tuo sorriso>>
Disse mentre sfiorava la mia mano con la sua
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sei mia solo mia <Mitter>
Fanfiction> Disse e passo ancora una volta quel maledetto dito sulla mia intimità coperta dalle mutande > aaAaAaaAaAaAAaa mi sento maleee spero che questa frase detta Da Mike il Bono vi abbia convinto a leggere hahahaha