la donna non è un oggetto 20.

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⚠️ ATTENZIONE ⚠️
IN QUESTO CAPITOLO CI SONO TEMATICHE DIFFICILI DA AFRONTARE NON SI È OBLIGATO/A A LEGGERE.
detto questo buona lettura✍️🫶🏻

Mi fa unò strano effetto.
Non sa la minima idea di quello che le farei.
Giuro la sbatterei al muro e gli morderei quelle fottute labbra saporite e carnose.
Lei con un solo sguardo puo farmi impazire cazzo.

Glitter.

Lo vedo.
Passa composto come se io non ci fossi

E vestito con una camicia nera che scopre gran parte dell suo petto ampio di tatuaggi

Ha un leccalecca in bocca e le sue labbra mi conducono a pensare a cose che una brava ragazza come me non dovrebbe pensare

So che si è accorto della mia attenzione su di lui ma si dirigge verso il locale senza nemmeno dagnarmi di uno sguardo.

Sospirai indifferente o quasi.
Ed entrai per la pista fecendo attenzione a non farmi investire dai tipi in moto

Poggio le mie robe di scuola in una panchina
Sperando che me li rubino così da avere una scusa valida per non aver studiato chimica.

Poi con il borsone mi dirissi verso i spoiatogli con il solo obbiettivo di cambiarmi e salire in sella sulla mia bellisima moto

Vidi paris servire ai clienti che a quest'ora sono davvero tanti

Era sempre sorridente lei eppure oggi adesso sembra poco serena

sta discutendo con un tipo educatamente come fa sempre
E una delle poche persone che conosco
Che se ce qualche problema fa di tutto per stare calma e ci riesce pure.

Io invece no.
L'ansia e la rabbia sono oramai e le mie migliore amiche

Il tipo e abbastanza avanti con l'età
Ha una barba folta e dei capelli mori con alcuni segni di vecchiaia
Ha un botto di tatuaggi sulle braccia

Sembra avere cattive intenzioni su Paris
Perquì mi avvicinai ma solo di pochi centimetri per sentire senza che nessuno se ne accorga

ma d'altronde chi potrebbe far caso a me
Sembro una bambina per la mia altezza quindi non avvierò sospetti.

<<dai vieni a casa mia e non guardarmi con quello sguardo da cerbiatta>>
Disse il tipo senza pudore mentre Paris si abbassava la gonna sulle ginocchia

<<le ho detto di non chiamarmi così>>
Rispose lei con la voce che le tremava un pò

<<allora come ti dovrei chiamare? puttanella?>>disse il tipo con un sorriso che mi face gelare il sangue

Mi avvicinai a Paris turbata dall modo in qui questo la tratta

<<Lo conosci?>>
Chiesi a Paris che subito scosse la testa per un "no" secco

Mi Abbassai alla l'altezza dell'uomo seduto di fronte a me
Frotegiandolo

<<lei sa che non dovrebbe parlare così di una donna?>>

Sorrise
<<e lei che mi provoca vestendosi come una puttana>> mi risponde il deprevato

<<che cosa hai detto brutto figlio di puttana>>dissi assalita dalla rabbia mentre Paris cercava in tutti modi di allontanarmi dall bastardo

sei mia solo mia &lt;Mitter&gt;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora