Trilogia della Notte - Lilith

Antefatto

Sto cadendo; di nuovo.

Mi era già successo di precipitare sulla Terra con lo sguardo rivolto al cielo, a quelle nuvole che si allontanano sempre più, mentre agito le braccia per poterle raggiungere come se potessi veramente aggrapparmici, evitando così quello che sarà il mio destino.

Il mio destino... Può veramente essere questo? Non me lo merito, cazzo! Non voglio rivivere tutto di nuovo, ho paura... Che accadrà questa volta? Dove sarò? Sarò di nuovo solo?

Mentre le nuvole si allontanano sempre di più, sento che il mio corpo sta cambiando e una miriade di domande affollano la mia mente, solitamente razionale.

Anche allora mi sono sentito in balia degli eventi, ma ora sono totalmente inerme e incapace di reagire, di pensare a come sfuggire a una sorte che appare ineluttabile; l'unica certezza è che questo non è quello che volevo, né per me, né tantomeno per lei...

Dove è lei? Perché non la vedo? Altri mi attorniano in questo folle e disperato precipitare nel vuoto, ma lei non riesco a vederla, non la trovo! Perché non è tra noi? È ancora li? Mi sto allontanando anche da lei! Continuo a dimenarmi, stavolta per trovarla, per poterla raggiungere tra quelle nubi ormai lontanissime.

È l'unica cosa che voglio, è ciò di cui ho bisogno; quello che ho fatto, l'ho fatto per lei, per loro! All'improvviso però, il mio corpo si schianta sulla nuda terra.

Mentre sono steso li, in un cratere insanguinato e con le lacrime che scendono dagli occhi fissi al cielo, attorno i miei compagni precipitano, ammassati, come bestie.

Un corpo, non saprei dire di chi, si fa sempre più grosso, il suo bersaglio sono io, mi sta piombando addosso, ma non mi sposto, non ne ho le forze, ed ecco che il suo corpo schiaccia il mio.
Il dolore dell'impatto si unisce a quello della caduta, fa male, sono troppo debole visti gli ultimi giorni, e questo è tutto ciò che ricordo prima di essere svenuto.