Presente
Una voce echeggia nella mia mente e uno strano calore invade il mio corpo; apro lentamente gli occhi, ho la vista appannata e a fatica riesco a capire dove sono: una stanza poco illuminata dai raggi di luce che filtrano dalle crepe sulla parete.
In un attimo mi accorgo di essere sdraiata su dei panni sparsi a mo' di coperta, con sopra dei petali appassiti; guardandoli più attentamente noto che sono gli stessi del sogno che ho fatto.
Perché continuo a sognare lui? E in un modo così assurdo!
"Ti sei svegliata" dice una voce femminile che proviene dalla stanza vicina.
La riconosco, è la donna del mio sogno, Persefone, che mi chiede "Stai meglio?", "Dove sono?" le chiedo a mia volta, e lei risponde: "Qui è dove vivo assieme ad Ade, mio marito, ma non preoccuparti, ora siamo da sole.
Lucifero è con lui, stanno cercando di capire cosa è successo, sei svenuta improvvisamente e il sigillo è cambiato ancora."
"Cambiato?" ripeto, non sicura di volerlo sapere.
"Si, sembra che le lettere stiano ruotando, ma non sappiamo cosa sta causando questi mutamenti" risponde lei, "E' già successo altre volte?", "Non prima che arrivassi tu; abbiamo sempre pensato che fosse la tua tomba anche se non ne avevamo la certezza.
Comunque porta il tuo nome e deve per forza essere legata a te e a quel che fai in qualche modo; ricordi cosa stavi facendo la prima volta?"
Guardandola bene noto che è veramente una bella donna, con dei bei capelli castani molto più corti dei miei, occhi marroni penetranti e labbra molto sensuali, "Si" rispondo esitante, "la prima volta è stata quando.." e mi blocco al pensiero... mi sono fatta baciare senza opporre la minima resistenza mentre il mio ragazzo è rinchiuso da qualche parte in questo posto.
"Quando..?" mi incalza immediatamente lei, "Quando io e lui... ci siamo baciati...".
Silenzio.
"Vi siete baciati??" urla lei alzandosi in piedi e roteando su sé stessa; sembra Marion quando una di noi ha del gossip piccante, "E come è stato? E' come te lo ricordavi? O visto il tempo passato è stato ancora più bello??" mi sorride come se fossimo amiche da anni, "Io.. non ricordo di averlo mai baciato prima" le dico col volto basso, demolendo il suo entusiasmo; "Però in quel momento ho avuto delle visioni di me e lui, ed è successo una seconda volta dopo essere svenuta".
"Allora è vero, hai perso i ricordi, non hai la minima idea di chi siamo" commenta, mentre in maniera elegante torna a sedere vicino a me, per poi continuare: "Potresti essere più precisa? Cosa hai visto?"
Superando la mia titubanza finisco per raccontarle tutto, anche perché ho la sensazione di potermi fidare di lei, o forse è solo il mio disperato bisogno di aggrapparmi a qualcuno...
"Ti ricordi di come mi hai salvata sottraendomi dalle grinfie di Crono; è li che ci siamo diventate amiche, dopo che avete rischiato la vita per me.
Ero scossa e tu sei stata l'unica fonte di conforto, per questo quando ti ho vista svenire non ho potuto che soccorrerti."
Un'amica?
"Noi eravamo veramente amiche?", le chiedo rompendo il silenzio che ho creato dopo le sue parole, "Lo siamo ancora Lilith, puoi contare su di me anche se ora sei confusa, va bene?".
Avere un'amica ora potrebbe tornarmi utile e magari grazie a lei riuscirò a liberare Gabriel e fuggire da qui.
"Hey, posso farti una domanda?" le chiedo, sperando di avere finalmente l'opportunità di scoprire cosa sta succedendo, "Certo, chiedi pure", "Come è possibile che io capisca quello che dite? Siamo in Italia, io sono americana e prima di venire in questo posto non ho mai capito nulla di quello che gli altri mi dicevano, come è possibile?".
"Noi parliamo tutti la lingua degli dei, Lilith, lo abbiamo sempre fatto; e anche ora la stai parlando."
Che diamine vuol dire la lingua degli dei? Non esiste una lingua simile, non esistono gli dei... Ma se loro sono convinti di esserlo, allora.. però se fosse tutta un'invenzione come sarebbe possibile tutto questo? Io riesco veramente a capirli.. a questo punto mi chiedo se le visioni che ho avuto in sogno siano lo specchio della realtà, per quanto assurda?
"Siamo veramente divinità?", quest'ultima parola mi esce con difficoltà dalla bocca, la parte razionale del mio cervello si rifiuta di accettare questa possibilità, vorrebbe dire che tutto ciò in cui ho creduto fino ad ora è una menzogna!
"È quello che siamo: divinità; chiunque in questa città lo è, ma ormai da quando il nostro piano è fallito siamo confinati qui, senza poteri, e non abbiamo modo di poter tornare nei nostri regni.."
"Con piano intendi... la ribellione?", le chiedo cercando di fare chiarezza.
"Te la ricordi?", mi chiede senza nemmeno guardarmi, "L'ho sognata", le rispondo.
"Capisco... quando siamo arrivati qui ed abbiamo scoperto che non c'eri ci è crollato il mondo addosso, siete stati voi a metterci assieme e a guidarci nell'attacco, quindi ci è mancato un leader.
Poi abbiamo trovato la tomba e come ti ho detto abbiamo pensato fossi morta; è stato terribile, Lucifero si è chiuso sempre di più, per lui è stato veramente tremendo perderti e trovarsi qui senza di te.
Avrebbe sopportato tranquillamente la prigionia, si sarebbe arreso se tu fossi stata qui...
Ha sofferto più di tutti noi".
Speravo di ottenere risposte chiare, e invece sono più confusa di prima, ma non posso restare qui, anche se tutto questo fosse vero, devo salvare Gabriel e fuggire, la mia vita adesso è in America, ho delle amiche che mi aspettano per sapere se sono andata a letto con lui durante queste vacanze e degli appunti per una tesi da sistemare.
Ho una madre e un padre che hanno sempre lavorato sodo per me ed ora non sanno nemmeno che mi trovo in questa situazione; no, io devo fuggire, a tutti i costi!
"Persefone, ascolta.. potresti farmi un favore?"
STAI LEGGENDO
Trilogia della Notte - Lilith
FantasyLilith è una normale ragazza americana che passa le giornate tra le amiche, il ragazzo e gli studi in medicina, fino a quando un giorno non decide di partire per l'Italia, in un viaggio dove eventi inaspettati la riporteranno al proprio passato.