Inferno, II millennio a.C.
È finalmente giunto il momento della rivincita.
Mentre l'ora dell'incoronazione si avvicina, i servitori si apprestano a sistemarmi il mantello, a lucidare lo scettro e versarmi buon sangue in una coppa d'ossa.
Dopo seicentosessantasei anni dalla mia caduta dal Paradiso, finalmente avrò ciò che mi spetta: Il potere.
Se ripenso a come tutto è iniziato, stento a crederci.
Prima di tutto questo, ero il principe degli angeli, il più bello tra di loro, e anche il più potente.
Vivevo felice in cielo, accanto a mia madre, mio fratello e quel Dio che consideravo perfezione assoluta; sono stato un buon servitore, un ottimo combattente e la voce più cristallina di ogni coro angelico mai esistito.
Era tutto perfetto, fino a quel giorno, quando lui creò Adamo e Lilith ponendoli allo stesso livello delle creazioni di Zeus e Odino.
Ho sempre guardato con disprezzo gli umani, fin dalla loro creazione, e man mano che quegli idioti progredivano scoprendo il fuoco e la ruota, io non potevo fare a meno di giudicarli inutili e soprattutto imperfetti, ma evidentemente Loro non erano della stessa opinione.
Ognuno era felice di aver creato l'uomo, crogiolandosi nella vanità di avere una razza da comandare, che li venerasse e li temesse; ma io vedevo oltre alle loro maschere e non potevo sopportare una simile ossessione nei loro confronti, quando creature come noi angeli eravamo nettamente superiori a quella creazione mortale, orrenda e violenta.
È stato così che ho deciso di ribellarmi, per surclassare Dio e mostrare a lui la vera perfezione.
Impugnai le armi e gli dichiarai guerra, convinto che ogni angelo del Paradiso mi avrebbe seguito, ma mi sbagliavo... solo il mio esercito mi seguì, e dopo giorni di combattimenti quel Dio che avevo sempre creduto magnanimo mi bandì da quella che era stata la mia casa e mi fece cadere al centro della Terra, nel girone più profondo dell'Inferno.
L'impatto col terreno fu devastante, durante la caduta potevo vedere le mie ali incenerirsi, impedendomi di volare, o anche solo rallentare la discesa.
Dopo lo schianto svenni, e non so quanto tempo rimasi immobile tra le anime dei dannati, ma quando mi svegliai provai un brivido di terrore; il mio corpo era cambiato in quello di un demone, con una coda appuntita, delle corna invece dell'aureola e grosse ali nere al posto delle mie bellissime ali candide.
Ero solo, all'Inferno, il regno dei demoni che da sempre avevo combattuto nel nome del bene.
Attorno a me potevo vedere solamente fiamme ed anime in pena, con creature che torturavano chiunque provasse a sottrarsi al loro supplizio.
Subito iniziai ad urlare al cielo, chiedendo perdono, disperandomi e piangendo, ma ogni mia parola cadde nel vuoto, Lui non ascoltò nessuna delle mie preghiere e mi lasciò li.
Dopo non so quanto tempo arrivò lui, Satana, col suo aspetto maestoso, colui che da sempre avevo ripudiato.
Il suo corpo era nero, le sue corna enormi, aveva il fuoco che gli avvolgeva la schiena e due ali nere talmente grandi che ad ogni loro battito creavano una folata di vento tremenda.
"Vedo che ti sei perso, piccolo angelo", mi disse sorridendo beffardamente: "Il tuo Dio ti ha abbandonato qui, tutto solo, in mezzo ai nemici... immagino non abbia sentito nessuna delle tue invocazioni, vero? Lui fa sempre così".
Non riuscivo a non fissarlo, i suoi occhi rosso acceso erano ipnotici, ma sapevo di dover agire in qualche modo, così mi alzai e decisi di affrontarlo a mani nude, ma lui mi scaraventò addosso ad una roccia senza il minimo sforzo.
"È inutile; hai un corpo nuovo e non sai come usarlo, ma io posso insegnarti a controllare questi nuovi poteri, grazie ai quali potrai diventare il nuovo sovrano di questo regno."
Provai a controbattere, ma lui mi interruppe dicendo: "So già cosa stai per dire, ma se diventassi il nuovo regnante, vista la tua origine angelica otterresti un potere enorme, superiore anche al mio e saresti in grado di competere alla pari con Dio, non credi?"
Competere alla pari con Dio? Dopo la cocente sconfitta non credevo più che fosse possibile, ma se veramente c'era la possibilità volevo afferrarla e vendicarmi.
Lui mi aveva abbandonato, e nonostante le mie suppliche non mi ha perdonato; lo odio.
Dopo aver accettato la sua offerta, lui mi portò nel suo palazzo e mi addestrò a dovere senza mai dirmi perché avesse scelto di abdicare; imparai a controllare le fiamme, a volare con le mie nuove ali ed a governare un regno, ed ora eccomi qui, a reclamare il mio trono.
Appena la cerimonia sarà compiuta, tornerò in Paradiso e gli dimostrerò che i suoi angeli possono essere potenti tanto quanto lui, e migliori di qualsiasi umano esistente.
Dopo un sorso di sangue, mi sistemo il mantello ed afferro lo scettro, pronto ad esibirmi di fronte ai demoni più importanti di questo regno come nuovo sovrano.
Tutt'ora mi chiedo perché abbia scelto me invece di uno degli altri principi infernali; Beelzebub o Leviatano sarebbero stati adatti a ricoprire la carica, ma penso sia perché nessuno di loro odia Yaweh come lo odio io.
Appena i preparativi sono pronti, esco sulla terrazza del palazzo, seguito da Satana che, tra le imprecazioni dei demoni, alza la corona di rubino, simbolo di potere di questo regno, e me la poggia in testa, esclamando con voce possente "Il nuovo sovrano! Prostratevi di fronte a Lucifero!".
È fatta, ora sono anche io una divinità.
* Dal Treccani "Belzebù: Divinità filistea adorata in Accaron (ebr. Ba῾alzĕbūb «signore delle mosche»; mutato in Ba῾alzĕbūl «signore della casa [degli inferi]») e da Wikipedia "Con il nome biblico Ba' al Zebub è entrato nella cultura cristiano-occidentale ed islamica come entità diabolica suprema: Beelzebub, uno dei "sette prìncipi dell'Inferno".
Sempre dal Treccani: "Leviatano: È il grande mostro di cui più volte parla la Bibbia", e da Wikipedia: "(לִוְיָתָן, Līvəyāṯān, in ebraico tiberiense anche liwyāṯān, sempre col senso di "contorto, malvagio, avvolto") è una creatura con la forma di un serpente marino, nota sia nella teologia che nella mitologia, citata in diversi libri della Bibbia ebraica."
* Demonologi e teologi concordano oggi nel distinguere le figure di Satana, il demone, da Lucifero, l'angelo caduto, considerandoli entrambi come due dei sette principi infernali.
STAI LEGGENDO
Trilogia della Notte - Lilith
FantasyLilith è una normale ragazza americana che passa le giornate tra le amiche, il ragazzo e gli studi in medicina, fino a quando un giorno non decide di partire per l'Italia, in un viaggio dove eventi inaspettati la riporteranno al proprio passato.