Non mi sveglio, mia madre corre in camera al terzo richiamo senza risposta.
Corre, perché probabilmente è consapevole di cosa è successo; sento i passi veloci che fanno vibrare le scale; porta con sé una strana erba, è viola come il colore che indica il legame tra cielo e terra.
«No bambina mia» sospira piangendo.
Io non posso rispondere, la percepisco, le sono vicina ma non so in quale forma, mi vedo e la vedo mentre mi abbraccia.
Prova ad avvicinarsi per sentire se respiro, ma non riesco, sono un rigido pezzo di carne immobile.
Provo a gridare, a parlarle, ma non mi sente.
Mi mette quell'erba sotto la lingua, si alza, accende tre candele nella stanza, prende l'incenso alla violetta e inizia a scrivere sul pavimento: «Rinasci luna nuova.»
La scritta inizia a scoppiettare, incomincio a sentire l'orribile gusto di quell'erbaccia sotto la lingua, l'istinto di risputarla è talmente forte che torno nel mio corpo.
«Che schifo mamma ma cos'era?»
Mi abbraccia felice ma non troppo, si accorge che ho ancora qualcosa che non va.
«I miei capelli» le dico mentre li raccatto dal cuscino.
«Gli ho persi?» le chiedo.
«Non proprio» mi risponde.
Corro verso lo specchio a guardarmi e ci sono diverse ciocche bianche che hanno preso il posto dei capelli che mi sono caduti.
Continuo ad allargarli sulla mia nuca, come per capire se realmente provengono dalla mia testa o è uno scherzo, ma chi potrebbe avermi fatto una cosa del genere?
Li tiro e mi giro verso mamma: «Sono i miei» e crollo seduta sul letto, ancora non ci credo.
«Già sono più bassa della media delle ragazze della mia età, e adesso ho anche i capelli bianchi a sedici anni» crollo sdraiata, mia madre si siede accanto a me, prende l'anello sul comodino e me lo mette.
«Tesoro, sei bellissima così come sei, hai un paio di occhi azzurri, pazzeschi, che hai preso da me modestamente» e mi scuote sperando che io le sorrida, ma non riesco ad avere alcuna reazione, continuo solo a strofinarmi i capelli.
«Perché mi hai messo l'anello della nonna?» le chiedo.
«Perché da ora in poi non dovrai toglierlo più» mi dice arresa al fatto che è arrivato il momento di parlarmi di questo segreto che mi nasconde da tutta la vita.
Mi metto seduta di scatto, la guardo intensamente e le chiedo: «Allora finalmente mi dirai di più del segreto della nostra famiglia?»
«Sì, ma prima dobbiamo mettere Alan al sicuro, lui è ancora piccolo non deve sapere, è importante che la sua infanzia segua il suo corso. Se supererà la trasmutazione gliene parleremo.»
«Supererà? Cosa vuole dire, che potrebbe morire?»
«Purtroppo sì, e c'è della magia anche in lui. Me lo disse la nonna quando ancora doveva nascere.»
Resto in silenzio guardo la porta e capisco la sua preoccupazione.
«Quindi io sono morta davvero?»
«Se fossi arrivata un attimo dopo, non ti saresti più svegliata. La trasmutazione dell'erede dei capi delle Congreghe è la più potente di tutte e tu sei erede della prima Whitemoon, Brenonna chiamata La Druida.
Non posso non ridere pensando al nome della trisavola.
«Porta rispetto; piccoletta, erediti i suoi stessi poteri.»
STAI LEGGENDO
Hemlock Kiss
Teen FictionTutto ruota attorno a una diatriba che dura da secoli e a un patto stilato ai tempi di Salem tra streghe e custodi d'uomini; con cui potenti congreghe di streghe hanno salvato la loro anima agendo come controllori mistici di singolari famiglie, che...