23. imgonnagetyouback

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"I can feel it comin' , hummin' in the way you movePush the reset button, we're becoming something new"

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"I can feel it comin' , hummin' in
the way you move
Push the reset button, we're becoming something new"

imgonnagetyouback - Taylor Swif

<< Qui stanno meglio quelle rosse, dorate oppure bianche, secondo voi? >> Chiese Millie, mostrandoci un punto dell'albero che era rimasto vuoto.

<< Secondo me dorate. >> Rispose Asher, che era comodamente seduto sul divano mentre noi ci impegnavamo da due ore nel cercare di addobbare la casa, sotto gli ordini di nostra madre.

Nel mio caso era una cosa che facevo volentieri, mi piaceva il natale e tutti i preparativi per le feste. Gli altri non erano molto d'accordo, ma era la nostra tradizione farlo tutti insieme. Persino Ash veniva tra gli esseri umani invece di starsene in camera a lavorare, obbligato a partecipare da nostra madre.

<< Io ancora non capisco perché non lo abbiamo fatto verde e arancione, secondo me sarebbe stato più bello. >> Commentò Peter, mentre si occupava di spruzzare la neve finta sulle decorazioni del camino.

<< Ed è questo il motivo per cui invece di scegliere i colori il tuo compito è quello di innevare casa, Pete. >> Gli disse Aron, chiaramente riferendosi agli strani abbinamenti di colori che ogni volta ci proponeva.

<< Infatti, lasciate che sia Nathan a preoccuparsi della parte artistica. >> Affermò Will, mentre aiutava Luke e nostro padre a sistemare i led a forma di stelle sulla parete.

<< Io ho soltanto scelto i colori, alle palline ci hanno pensato la mamma ed Ashlyn. >> Rispose Nath, concentrato nel montare il trenino natalizio che piaceva tanto a nostra madre, che avrebbe dovuto girare intorno ai piedi dell'albero.

<< Infatti abbiamo fatto un ottimo lavoro. >> Disse nostra madre, mentre supervisionava il tutto.

Presi le ultime palline bianche dalla scatola e le passai ad Ashlyn, di cui diede la metà a Millie e le altre le sistemò ai rami un po' più alti, dove mia sorella non riusciva ad arrivare.

<< Concordo, davvero un ottimo lavoro. >> Sussurrai al suo orecchio, approfittando della distrazione di tutti per avvicinarmi a lei.
Non avevamo ancora parlato di ciò che era successo, ma avevo intenzione di dirle tutta la verità sui miei sentimenti non appena saremmo stati soli.

Non volevo tenere la cosa nascosta alla mia famiglia, ma non volevo neanche essere troppo affrettato. Non ero sicuro di ciò che voleva, avevo bisogno di sentirglielo dire perché a me non sembrava ancora vero.

<< Grazie. >> Sussurrò di rimando, rivolgendomi il sorriso più bello e luminoso di sempre.

<< Vado a prendere le altre scatole di palline. >> Annunciai, allontanandomi dal salone.
Poco dopo sentii dei passi dietro di me e non avevo bisogno di voltarmi per guardare chi fosse.

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