10. Repulsione a prima vista

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"𝐄𝐯𝐞𝐧 𝐭𝐡𝐨𝐮𝐠𝐡 𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐢𝐭 𝐡𝐮𝐫𝐭𝐬 𝐦𝐞, 𝐛𝐚𝐛𝐲𝐈'𝐦 𝐢𝐧 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐭𝐡𝐞 𝐰𝐚𝐲 𝐲𝐨𝐮 𝐡𝐚𝐭𝐞 𝐦𝐞𝐘𝐨𝐮 𝐬𝐩𝐢𝐤𝐞 𝐦𝐲 𝐝𝐫𝐢𝐧𝐤𝐓𝐡𝐞𝐧 𝐠𝐢𝐯𝐞 𝐦𝐞 𝐚 𝐰𝐢𝐧𝐤𝐀𝐧𝐝 𝐩𝐨𝐮𝐫 𝐦𝐞 𝐚𝐧𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐜𝐮𝐩𝐈'𝐦 𝐬𝐨 𝐚...

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"𝐄𝐯𝐞𝐧 𝐭𝐡𝐨𝐮𝐠𝐡 𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐢𝐭 𝐡𝐮𝐫𝐭𝐬 𝐦𝐞, 𝐛𝐚𝐛𝐲
𝐈'𝐦 𝐢𝐧 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐭𝐡𝐞 𝐰𝐚𝐲 𝐲𝐨𝐮 𝐡𝐚𝐭𝐞 𝐦𝐞
𝐘𝐨𝐮 𝐬𝐩𝐢𝐤𝐞 𝐦𝐲 𝐝𝐫𝐢𝐧𝐤
𝐓𝐡𝐞𝐧 𝐠𝐢𝐯𝐞 𝐦𝐞 𝐚 𝐰𝐢𝐧𝐤
𝐀𝐧𝐝 𝐩𝐨𝐮𝐫 𝐦𝐞 𝐚𝐧𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐜𝐮𝐩
𝐈'𝐦 𝐬𝐨 𝐚𝐰𝐚𝐫𝐞
𝐁𝐮𝐭 𝐈 𝐬𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐝𝐨𝐧'𝐭 𝐜𝐚𝐫𝐞
𝐘𝐨𝐮 𝐚𝐥𝐫𝐞𝐚𝐝𝐲 𝐟𝐮𝐜𝐤𝐞𝐝 𝐦𝐞 𝐮𝐩"

[𝐇𝐚𝐭𝐞 𝐦𝐞 - 𝐍𝐢𝐜𝐨 𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐧𝐬]

Come in un cazzo di deja-vù, esco dal bagno sbuffando e torno nella mia stanza grondante, ancora in mutande, reggiseno e Converse.

Durante il tragitto incrocio qualche ragazza che mi osserva e sghignazza, Pam che mi insulta perché i pavimenti si erano appena asciugati, Harvey che mi lancia un'occhiataccia come se l'essermene andata in braccio alla sua nemesi fosse in qualche modo colpa mia.

Alzo gli occhi al cielo per tutti loro e mi chiudo in camera. 

Quando bussano alla porta, resto ferma e in silenzio, sperando che chiunque si trovi fuori cambi idea e vada via.

«Cass, sono io, Scar! So che sei lì dentro, vedo la scia, ti ho portato i vestiti che hai dimenticato al campo!»

Mi trascino fino all'ingresso con un sospiro. Scarlett si è cambiata, ma non ha ancora cancellato quelle righe nere dal viso.

«Posso entrare?» Chiede, restando sulla soglia. Di solito s'intrufola senza tante cerimonie, ma deve aver capito che al momento non sono in vena.

«Certo», accetto per non offenderla.

Getto i vestiti nel cesto destinato alla lavanderia, ormai al limite. Mentre cerco di rimediare degli abiti puliti, lei va a sedersi alla scrivania e inizia a scarabocchiare sui miei quaderni.

Dopo aver indossato una tuta grigia e una T-shirt, mi sdraio sul letto con le mani intrecciate sul grembo e conto i secondi che mi separano alla seduta psicanalitica.

«Puoi parlarne, se vuoi», esordisce cauta.

«Non è che mi vada molto.»

Non saprei nemmeno da dove cominciare. Semplicemente, ho difficoltà nei rapporti. Che Trevor si atteggi con me da vero stronzo è una conseguenza inevitabile del mio caratteraccio e della mia evidente incapacità di farmi gli affari miei, quando si tratta di lui.

Scarlett annuisce comprensiva, poi riprende a disegnare. Mi aggrappo al cuscino e fisso il soffitto. Restiamo in silenzio finché lei schiarisce la voce.

«Cass, provaci. Ci sono già troppi fantasmi che ci tengono svegli la notte.» Si volta, bloccando la matita. «Insomma, guardaci. Viviamo in questo buco di posto da così tanto tempo che ormai non sappiamo più neanche se vogliamo andarcene. L'unica cosa che possiamo fare è sostenerci a vicenda, nel bene e nel male, evitando di alzare ulteriori muraglie. È tutto tranne che vantaggioso, non credi?»

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