Quando finalmente tornò a casa, il sole era già calato. Il suo appartamento era buio, tranquillo, e l'aria fresca della sera riempiva le stanze. Mentre si toglieva il mantello e accendeva alcune candele, la sua mente tornò inevitabilmente a Draco. Si era tenuta impegnata tutto il giorno, ma ora, nella calma della sera, il suo pensiero sembrava inevitabile. Forse era davvero arrivato il momento di chiudere quella faccenda.
Decisa, si avvicinò alla scrivania per prendere la piuma e iniziare a scrivere. Ma non appena la mano si posò sul calamaio, sentì bussare alla porta.
Hermione si fermò, sorpresa. Chi poteva essere a quell'ora?
Quando aprì la porta, il suo cuore perse un battito.
Draco Malfoy era lì, davanti a lei, imponente e sereno, vestito con l'uniforme da Auror: un completo blu scuro che evidenziava la sua figura slanciata e muscolosa. I capelli biondi erano disposti con quel disordine elegante che ormai Hermione aveva imparato a riconoscere, e il suo sguardo, freddo ma curioso, si posò su di lei con intensità.
«Granger,» disse con la solita calma imperturbabile. «Ho pensato fosse meglio parlarti di persona.»
Hermione rimase per un attimo immobile sulla soglia, osservando Draco in piedi davanti a lei, con la sua uniforme impeccabile e quell'aria di calma imperturbabile. Sentiva il cuore battere più forte, e cercò di ignorare il modo in cui il suo corpo reagiva alla sua presenza. Non voleva che lui notasse il minimo segno di imbarazzo, ma sapeva che l'impresa sarebbe stata ardua.
«Oh... ehm, entra pure.» disse, cercando di mantenere la voce ferma e gesti naturali, anche se sentiva già il leggero tremore nelle mani mentre si faceva da parte per lasciarlo passare.
Draco entrò nell'appartamento con la sua solita grazia, i suoi occhi gelidi che esploravano con calma l'ambiente intorno a loro. Hermione si ritrovò a sistemarsi i capelli dietro l'orecchio, un gesto nervoso che non riuscì a trattenere.
«Stavi facendo qualcosa?» chiese, con un tono tranquillo, come se fosse abituato a fare visite a tarda sera.
«Stavo solo preparando la cena.» rispose Hermione rapidamente. «Niente di speciale, davvero. Vuoi... un bicchiere di vino?» aggiunse, sperando che l'offerta la distraesse dal momento.
Draco la guardò per un attimo, sollevando leggermente un sopracciglio, ma poi annuì. «Sì, grazie. Un bicchiere di vino sarebbe perfetto.»
Mentre Hermione si dirigeva verso la cucina, sentiva Draco muoversi dietro di lei. Il suo respiro sembrava troppo forte nelle sue orecchie, e cercava disperatamente di non mostrarsi agitata. Aprì la bottiglia di vino con una rapida magia, ma quando si apprestò a versare il liquido nei bicchieri, la mano le tremò leggermente e qualche goccia cadde fuori dal bordo, macchiando la tovaglia.
«Accidenti!» mormorò tra sé, cercando di minimizzare il danno.
Draco, che l'osservava in silenzio, non poté fare a meno di sorridere. Un sorriso che non era tanto di scherno, ma di puro divertimento. Si sedette con una naturalezza innata, le lunghe gambe accavallate in un gesto rilassato. Sembrava così a suo agio, così perfettamente padrone di sé, che la dissonanza tra la sua calma e il nervosismo di Hermione era quasi palpabile.
«Tutto bene, Granger?» chiese con un tono che sapeva bene di sfida nascosta.
Hermione si sforzò di sorridere e alzò il bicchiere, cercando di ignorare il lieve imbarazzo che cominciava a scaldarle il viso. «Sì, tutto sotto controllo.» Ma il tremolio nel suo tono la tradì, e Draco lo notò.
«Sembri un po'... tesa.» continuò lui, la voce calma e melliflua. «Non sarà per caso a causa di quella piccola proposta di Theo e delle ragazze, vero?»
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Il matrimonio dei Potter
FanfictionHermione Granger e Draco Malfoy. Due mondi incompatibili. Hermione Granger ha costruito una vita di successo, ma nel silenzio delle serate solitarie, tra amici che parlano di matrimoni e futuri condivisi, sente il peso di qualcosa che le manca. Fors...