Bar dopo la serata

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Il bar era vivace, pieno di voci e risate, e l'atmosfera leggera rifletteva la gioia collettiva per il matrimonio imminente di Harry e Pansy. Hermione si trovava circondata dagli amici di sempre, un bicchiere di vino bianco in mano, ma non riusciva a concentrarsi del tutto su ciò che veniva detto. Ogni volta che qualcuno parlava, lei annuiva automaticamente, fingendo di essere immersa nella conversazione, ma la sua mente era altrove. O meglio, su qualcun altro.

Malfoy era lì, dall'altra parte del tavolo, per quanto cercasse di distogliere lo sguardo, era come se i suoi occhi tornassero costantemente su di lui. Era impeccabile come sempre, con la camicia bianca leggermente sbottonata al collo e la giacca scura casualmente appoggiata sullo schienale della sedia. Il suo viso, illuminato dalle luci calde del bar, rifletteva quella stessa aria di calma e controllo che l'aveva sempre irritata. Ma ora, dopo ciò che era successo tra loro, c'era qualcos'altro, un nuovo strato che non riusciva a ignorare.

La settimana prima erano stati insieme. Era successo tutto così in fretta, eppure, quella notte era stata intensa, piena di una passione che Hermione non aveva previsto. Poi, la mattina dopo, lui era andato via senza una parola, lasciando solo un biglietto freddo e distaccato: "Alla prossima. DLM."
Un messaggio così impersonale che sembrava essere stato scritto di getto, come se non fosse altro che un'altra delle sue avventure senza significato. Hermione ci era rimasta male, sì, ma aveva cercato di convincersi che non doveva dargli troppo peso. Aveva pensato fosse stato solo un errore momentaneo, una distrazione, niente di più. Eppure, in quel momento, guardandolo dall'altra parte della stanza, c'era qualcosa di diverso dentro di lei.

Non riusciva a distogliere lo sguardo. C'era qualcosa nell'atteggiamento di Malfoy che la catturava, anche se lui sembrava ignorarla completamente. Conversava tranquillamente con Blaise e Theo, rideva, ma non le aveva rivolto più di un'occhiata veloce quando si erano incrociati all'inizio della serata. Sembrava a suo agio, come se quella notte non fosse mai successa, come se lei non fosse altro che una delle tante donne che aveva attraversato la sua vita, lasciandosi dietro una traccia appena percettibile.

E questo la irritava. Hermione si accorse che il suo bicchiere era vuoto e lo posò sul tavolo con più forza del previsto, provocando un piccolo suono che attirò l'attenzione di Ginny accanto a lei. «Tutto bene?» chiese l'amica, sorridendo, ma con un leggero sopracciglio alzato, come se avesse colto qualcosa di strano.

«Certo, tutto bene.» mentì Hermione, sforzandosi di sorridere mentre il suo sguardo ancora una volta si posava su Malfoy. Aveva il viso leggermente rivolto di lato ora, e lei notava ogni dettaglio: il profilo perfetto, la linea del naso, la mascella definita, quella leggera ombra di barba che dava al suo viso un'aria ancora più affascinante, quasi non curata. E poi, quei suoi occhi freddi e acuti, azzurri come il ghiaccio, che si spostavano da un punto all'altro senza mai soffermarsi su di lei.

Ma Hermione lo sentiva. Anche se lui non la guardava, sentiva che era consapevole della sua presenza, come se ci fosse una sorta di tensione invisibile che li legava, che li avvolgeva in modo sottile. Forse era solo nella sua testa, si disse, mentre un leggero calore le si diffondeva sulle guance. Ma non poteva ignorare la sensazione di essere osservata, anche se solo per un attimo.

«Un altro brindisi?» Theo alzò il bicchiere, sorridendo verso tutti, e Hermione si costrinse a partecipare al gesto, anche se il suo cuore batteva un po' più forte. Malfoy sollevò il suo bicchiere con nonchalance, e mentre lo faceva, per un istante, i loro occhi finalmente si incrociarono.

Quel breve contatto visivo la fece tremare. Lui la guardò senza dire nulla, mantenendo quel sorriso vagamente enigmatico sulle labbra, e Hermione sentì un brivido correre lungo la schiena. Sembrava un gioco per lui, come se sapesse esattamente cosa stesse facendo, come se fosse perfettamente a conoscenza dell'effetto che aveva su di lei. E forse, lo era davvero.

Poi, proprio come era iniziato, quell'attimo svanì. Malfoy si girò di nuovo verso Blaise, continuando la conversazione come se nulla fosse successo. Ma per Hermione, quell'unico sguardo bastava a ricordarle che, nonostante il biglietto, nonostante tutto quello che aveva cercato di dirsi, la questione tra loro era tutt'altro che chiusa.

Il matrimonio dei PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora