CAPITOLO 3 - Boredom Made Me Do It

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"Pugnalo, pugnalo, pugnalo!!!" Niffty stava piuttosto aggressivamente affettando dei pomodori con un coltello da macellaio, grande il doppio di lei. "Sbatto, sbatto, sbatto!" Subito dopo lo aveva lanciato da parte, senza alcun preavviso, per dedicarsi a sbattere con un po' troppo entusiasmo le uova per la colazione in una ciotola. Charlie non riusciva a starle dietro mentre la osservava scattare come una molla impazzita da una parte all'altra della cucina. La piccoletta non si era nemmeno accorta della sua presenza.

"Heeey, Niffty!" Charlie la salutò cautamente, mentre afferrava un grembiule da dietro la porta.

"Ciao!" Niffty si bloccò di colpo e la salutò con un sorriso folle, corrugando poi la fronte. "Hai davvero un aspetto di merda!"

"Ho passato una nottataccia!" si giustificò Charlie, cercando in qualche modo di sistemarsi i capelli annodati, imbarazzata dal proprio aspetto. "Come posso esserti d'aiuto?"

"Toast!" La piccola demone, senza alcun preavviso, le lanciò addosso due sacchetti di pan carré e Charlie ebbe a malapena il tempo di afferrarli prima che uno di quelli potesse colpirla dritto in faccia. Si mise subito al lavoro, infilando le fette nel tostapane e cercando di restare sveglia mentre impilava i toast in un piatto.

"Buongiorno, tesoro!" Charlie si voltò, sentendo suo padre entrare in cucina. "Uuuh, lascia che te lo dica... Hai proprio un aspetto di merda!"

Charlie lo fulminò con un'occhiata impassibile mentre lui apriva con nonchalance il frigo per prendersi burro e marmellata. "Anche tu, papà..." Lucifero non indossava il suo solito gilet, il suo papillon era legato intorno alla testa come una fascia e aveva inspiegabilmente un lecca-lecca appiccicato alla camicia. "Immagino che ti sia divertito parecchio alla tua serata karaoke..."

"Tanta roba!" replicò lui, mentre Niffty gli lasciava cadere tra le mani una tazza di caffè. Il re si staccò il lecca-lecca dalla camicia, utilizzandolo al posto del cucchiaino per mescolare il proprio caffè. "Com'è andata invece la tua serata di reclutamento, tesoro?"

Charlie posò la torre di toast vicino al resto della colazione preparato da Niffty. "Piuttosto bene, credo! In parecchi hanno compilato i moduli di adesione. Alastor li sta esaminando per me proprio in questo momento..."

Al sentir nominare il demone della radio, suo padre alzò infastidito gli occhi al cielo. "Beh, ma è fantastico, Charlie! Sono sicuro che presto affiggeremo fuori un bel cartello con scritto 'Al completo'. Perchè non mi racconti tutto mentre facciamo colazione insieme?!" Prese due piatti e gliene porse uno.

"In realtà, oggi preferisco mangiare in camera. Ho ancora parecchio lavoro arretrato da terminare!"

"Ok, ma cerca di non stancarti troppo, piccola! Quelle borse sotto gli occhi sono abbastanza grandi da riuscire a contenere un circo intero!"

Charlie prese due toast e se li mise nel piatto, poi dopo averci pensato un attimo, ne prese altri tre. Tagliò anche una bella fetta della frittata preparata da Niffty e riempì il piatto con alcune delle altre pietanze sul tavolo.

"Wow, devi essere parecchio affamata!" osservò Niffty.

La principessa rise nervosamente, versandosi due tazze di caffè. "Ehm... già! Mi è venuto parecchio appetito, dopo la festa di ieri sera..." Niffty restò ad osservarla.

"Il tuo cuore esploderà con tutta quella caffeina!" commentò poi la piccola demone, prima di versarsi il resto della caraffa tutto per sé.

La principessa fece ritorno alla propria stanza, cercando di non far cadere a terra ciò che aveva sul vassoio. Aprì la porta con la magia e fu sorpresa di constatare che Alastor stava ancora occupando il suo letto.

Under My Skin (Un racconto di WHAMGRAM - Tradotto da Taki)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora