CAPITOLO 6 - Thyme To Get Our Hands Dirty

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Il cielo solcato da striature vermiglie del Girone della Superbia pareva insolitamente splendente quel giorno, ciò nonostante non poteva eguagliare in alcun modo la luce emanata dall'irritante sorrisetto sul volto di Charlie, intenta a condurre fuori dalle porte principali dell'hotel la sua piccola banda di peccatori, molti dei quali sembravano non essere del tutto convinti. Alastor sbuffò, annoiato, attardandosi in coda al resto del gruppo.

Angel Dust annusò l'aria, non riuscendo a mascherare un'espressione piuttosto schifata. "C'è puzza di merda qua fuori, ed anche peggio del solito, direi..."

"Questo è l'odore dell'amicizia!" esclamò la principessa, convinta. "Ed anche del fertilizzante!" Indicò loro una distesa di terra smossa che costeggiava la facciata dell'edificio. Poco distante era stato allestito un tavolo, sul quale erano sparpagliati vari attrezzi da giardinaggio: cazzuole, vanghe, pale, guanti e annaffiatoi, per citarne alcuni. Accanto ad esso, invece, si trovavano alcuni vassoi, contenenti diversi tipi di piantine.

Charlie batté le mani per richiamare l'attenzione del gruppo su di sé. "Qui, all'Hazbin Hotel, non ci prendiamo a cuore unicamente il vostro percorso individuale... Siamo una comunità. Siamo una famiglia e, in quanto tale, celebriamo i successi reciproci, progredendo tutti insieme. Mi sono chiesta, qual'è il modo migliore di aiutarci a crescere a vicenda se non quello, beh, di far crescere qualcosa tutti insieme?!" Senza perder tempo, afferrò una cazzuola e la brandì con orgoglio, come fosse stata una spada. "Non soltanto oggi daremo vita al primo orto comunitario dell'hotel, ma realizzeremo anche il primo orto comunitario di tutto l'Inferno!!!"

Alastor sogghignò, divertito, la principessa era già partita in quarta blaterando qualcosa riguardo a delle regole importantissime da seguire per la realizzazione dell'orto comunitario... Da quanto aveva capito era assolutamente vietato seppellire cadaveri, coltivare simpatiche piantine allucinogene, affilare gli attrezzi da giardinaggio per trasformarli in armi da utilizzare in seguito contro i vicini di stanza e bla bla bla... Tuttavia, restò piacevolmente colpito dal chiacchiericcio entusiastico che si diffuse nel gruppo. Ripensandoci, probabilmente non erano altro che felici di potersi prendere una pausa dalle interminabili ed estenuanti lezioni di Charlie sulla gentilezza, sul rispetto e tutte quelle altre stupide virtù che lei apprezzava tanto.

Intanto che i peccatori stavano iniziando a mettersi all'opera, raccogliendo gli attrezzi e scegliendo un appezzamento di terra su cui lavorare, Niffty sfrecciò verso il demone della radio, mettendosi a saltellare da un piedino all'altro tutta eccitata e stringendo una cazzuola tra le mani.

"Mi seppellisci viva?!" gli chiese lei, con un sorriso folle.

Il demone le strappò l'attrezzo dalle mani, dandole un buffetto affettuoso sulla testa. "Magari un'altra volta, mia cara..." Restò poi ad osservarla intanto che correva via, veloce com'era arrivata, in cerca di qualche ignaro ospite da terrorizzare.

"Ma guarda un po', sei già pronto per sporcarti le mani, vedo..."

Alastor si voltò verso Charlie, che gli stava venendo incontro con un vassoio pieno di piantine. Abbassò lo sguardo sulla cazzuola che stava ancora tenendo in mano e noncurante la lanciò via, dietro di sé, andando a colpire dritto in testa Ted, la lucertola pervertita.

"Ahia, ma che cazzo!" Ted si strofinò la testa, senza capire cosa fosse successo. "Oh, aspetta! Già che ci siamo, avevo proprio bisogno di uno di questi affari..."

"No, no" Alastor rispose convinto a Charlie "Sono qui solamente per godermi il caos..."

"Oh, avanti, Al! Sei arrivato fin qui, ormai... Già che ci sei, perchè non pianti qualcosa anche tu?" gli porse il vassoio, speranzosa. "Un po' di terra sotto le unghie, l'odore emanato dalle erbe appena annaffiate, per non parlare di quel senso di soddisfazione nel poter ammirare i frutti del proprio duro lavoro, una volta finito... Sai, potrebbe farti bene!"

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⏰ Ultimo aggiornamento: 6 days ago ⏰

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Under My Skin (Un racconto di WHAMGRAM - Tradotto da Taki)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora