~ GWEN ~
«Finito».
Seduta a gambe incrociate di fronte a me, Evie prese lo specchio che avevo appoggiato sul materasso e guardò il suo riflesso, rigirandosi tra le dita la treccia bionda che le avevo appena fatto.
«Ancora non è lunga come quella di Rapunzel», si lamentò, e io risi.
«Rapunzel ci ha messo anni a far crescere i suoi capelli».
«Mmh...» Non del tutto convinta, si girò verso di me. «Neanche i tuoi capelli sono lunghi come quelli di Rapunzel, però», rifletté, sfiorando una delle ciocche sulla mia spalla. «E tu sei grande».
«Beh, io non...», mi interruppi non appena vidi l'espressione di mia sorella cambiare.
Quando seguii il suo sguardo, la mia spina dorsale si irrigidì.
Con la gola improvvisamente chiusa, mi affrettai a sistemare di nuovo i capelli sulla spalla, ma era troppo tardi per provare a distrarre Evie.
Aveva visto la cicatrice rosea che mi segnava la pelle.
Per un istante, mi chiesi se si ricordasse di quando quella ferita era stata aperta. Se, proprio in quel momento, stesse ripensando al sangue che mi aveva ricoperta.
«Gwen?» I suoi grandi occhi azzurri trovarono i miei.
Impedii alla voce di tremare. «Sì?»
«Ti...» Esitò. «Ti fa male?»
Mi sforzai di accennare un piccolo sorriso. «No, non fa male».
Lei ricambiò il mio sorriso, e fui felice che fosse troppo piccola per rendersi conto che stavo mentendo.
«Davvero?»
Le passai il pollice su una guancia. «Davvero.»
«Okay...» Appoggiò di nuovo lo specchio sul letto. «Gwen?»
«Sì?»
«Quando te la sei fatta invece ti ha fatto male?»
Le mie dita tremarono. «Un po'».
«Non hai pianto quel giorno, però».
Un cappio velenoso si strinse attorno al mio cuore, soffocandone ogni battito.
Sì, Everly ricordava.
Non tutto... ma ricordava.
«Tu non piangi mai...», mormorò quasi sovrappensiero.
Qualunque risposta potessi darle, restò schiacciata sotto al vacillare delle barriere che avevo eretto dentro di me.
«Gwen?»
Deglutii con forza. «Mmh?»
«Le cicatrici alla fine vano via?»
Mi bagnai le labbra, scuotendo la testa. «No. Le cicatrici restano».
«Oh». Abbassò lo sguardo sulla sua treccia, mentre un piccolo solco si creava tra le sue sopracciglia bionde. «Gwen?»
Nel sentirla ripetere il mio nome per l'ennesima volta, avvertii un moto di calore al petto. «Dimmi, Evie».
«Anche le principesse hanno le cicatrici?»
Quella domanda mi colse del tutto alla sprovvista, e passarono alcuni secondi prima che riuscissi a rispondere. «Penso di sì. Tutti hanno delle cicatrici».
Un'improvvisa paura attraversò la sua espressione, e mi pentii di ciò che avevo detto. «Ce le avrò anche io?»
Il mio stomaco precipitò, lasciandosi dietro un vuoto estremamente doloroso.
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Broken Rose
Storie d'amore«Io sono l'unico a poterti spezzare». Gwen Dove è innocente. Capelli biondi, sorriso timido e sguardo sempre basso, tutto ciò che vuole è essere invisibile. Nella speranza che nessuno veda mai oltre la sua maschera di finzione. Nhyx Haunt è pericol...