Capitolo 25

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Sia

PLAY "Lose control"

Nate solleva una mano e me la infila tra i capelli, stringendo la presa per tenermi ferma. Le sue labbra a un soffio dalle mie. «Mi chiedi pure il permesso, adesso?» sogghigna, «Mmm... sei diventata proprio una brava bambina».

«Tu me lo hai chiesto e io l'ho fatto. Ho aspettato. Sono stata paziente e brava. Ma adesso...»

Si passa lentamente la lingua tra le labbra. Non distolgo lo sguardo neanche per un istante. È un gesto così sensuale...

Mi fa arretrare, ritrovandomi incastrata tra il suo corpo e la penisola dietro di me. «E adesso cosa? Cosa vorresti, eh?»

Deglutisco a fatica, la forza mi sta abbandonando. Ma non posso mollare ora. «Qualunque cosa», sospiro, «Baciami, toccami, leccami. L'importante è che riesca a colmare tutto il tempo che ho passato ad attenderti».

Il suo petto si espande e si contrae velocemente, non ho idea cosa stia pensando, ma qualunque cosa sia spero che preveda lui dentro di me.

«Attendermi, eh?» sogghigna «Sembra che l'unica ad aspettare questo momento sia stata tu. Eppure, non sai di tutte quelle notti che andavo a dormire con il cazzo duro solo perché ti pensavo. O di quelle mattine, dopo averti sognato nuda sotto di me, non riuscivo ad uscire di casa se prima non venivo», mi passa la lingua sul collo, fermandosi appena sotto il lobo, «Prima di fottermi il corpo, tu mi hai fottuto il cervello, piccola peste, completamente».

Mi gira la testa.

Senza attendere neanche più un secondo, gli avvolgo il viso con le mani e mi fiondo sulla bocca, come un'animale affamato davanti un pezzo di carne. Un gemito di sollievo mi sfugge dalle labbra.

Nate non impiega molto prendere il controllo, la sua lingua sprofonda nella bocca, e i nostri denti sbattono.

Non è un bacio.

È una guerra.

Mi afferra per il sedere, e mi porta verso il soggiorno. Nel tragitto facciamo cadere qualcosa, ma niente che riesca a distrarlo da me.

Mi fa distendere sul divano e d'istinto gli avvolgo i fianchi con le gambe spingendolo contro di me e geme sulla mia bocca. L'erezione preme proprio sul mio punto più sensibile. Sarà un pensiero stupido ma sapere che mi desidera con così tanta disperazione mi fa sentire potente, felice...

Mi divora la labbra e cerco di stargli dietro perché anche se mi manca il respiro non ho intenzione di fermarmi. Al costo di morire senza fiato. Non m'importa. Morirei per lui.

Fa scivolare le mani sui i seni coperti solo dalla t-shirt, e i capezzoli diventano subito turgidi sotto il suo palmo, come se non aspettassero altro che le sue dita. Non si stacca. «Sei senza reggiseno...» sussurra a fatica.

«Ho pensato che poteva aiutarci a fare più in fretta».

Lui geme, e mi morde il labbro. «Sei proprio una tentazione vivente», fa scorrere la mano sotto la maglietta mi afferra il seno, scoprendolo. «E ora pagherai le conseguenze delle tue azioni come una brava bambina...» si porta il capezzolo alla bocca, succhiandolo, e poi mordendolo. Inarco la schiena e gemo, a occhi chiusi, così forte che a stento riconosco la mia voce.

Mi si preme addosso più forte. Con le dita sposta alcune ciocche di capelli per scoprirmi meglio il collo, poi sento la sua lingua scivolare lenta lungo la gola. «I tuoi gemiti» sussurra rauco sulla pelle, incendiandola. «sono così meravigliosi... continua, continua a gemere per me. Non smettere».

Mi sento liquefatta.

Le sue dita scendono giù fino al bottone dei jeans, e si alza sulle ginocchia per sfilarmeli. Distoglie lo sguardo dai miei occhi alla mia intimità coperta dagli slip che non bastano a nascondere il mio desiderio per lui. «Mi hai fatto impazzire per settimane, Sia», mi preme l'indice al centro, dove sono più bagnata e trasalisco. «Hai idea di quanto io abbia desiderato di toccarti così?» mi sposta le mutandine di lato. «Di fare questo...» mi penetra a fondo con il medio, lo porta fuori, poi di nuovo dentro. E dio, penso che non mi sia rimasto più ossigeno nei polmoni.

If you promise (Age gap | Forbidden romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora