3. ~Un anno dopo

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"Fate buon viaggio e state attenti. Niall non perdere mai di vista Abbie", ci raccomandò Maura seguita da suo marito Bobby.

"Non preoccuparti mamma, è al sicuro con me", ammiccò il biondino facendomi sorridere.

"Torneremo non appena Denise si farà viva", commentò suo padre.

"Perché? Verrà anche lei?" sgranò la bocca Niall.

"No, no ma vuole parlare con Greg, sai non è molto d'accordo che Theo ci seguirà a Londra", proseguì sua madre.

"Che cosa? Fino adesso non c'è mai stata, e adesso vuole far valere i suoi diritti di mamma? Solo quando le fa comodo?" vidi la vena sul suo collo gonfiarsi, il suo volto divenne presto rosso, una cosa era chiara: Niall Horan era più incazzato che mai. Non era solito reagire così e se lo faceva era davvero arrabbiato.

"E' pur sempre sua madre, Niall", disse Maura dispiaciuta, forse era d'accordo con suo figlio.

"Io non la chiamerei neanche così", rispose schifato.

"Niall calmati", gli poggiai una mano sulla spalla e lui mi guardò triste.

"Ehi Greg! Vieni a salutare i ragazzi!"

"Eccomi, scusate stavo cambiando Theo", scese giù per le scale seguito dal bambino.

"Abbie! Te ne vai?" mi chiese quest'ultimo lasciandosi prendere in braccio.

"Prometto che ci rivedremo presto, piccolo", risposi un po' in difficoltà, non potevo mica sapere cosa passava per la testa a sua madre.

Niall mi guardava sospirando, poi abbracciò suo fratello sussurrandogli qualcosa all'orecchio, ma io non ci feci caso. Ero troppo occupata a parlare con quel bambino che giocava con i miei capelli.

"Vedrò di fare il possibile, Niall", sentii sussurrare da Greg un minuto prima di venire ad abbracciarmi.

"Ci rivedremo, ragazzi. Buon viaggio."

"Arrivederci."

***

"Abbie, da questa parte", mi indicò Niall trascinando con un po' di difficoltà la sua valigia.

"Non dirmi che dobbiamo passare sotto i metal detector perché senno mi metto ad urlare."

"Sarà meglio che cominci, allora. Non sono molto lontani", rispose assente.

Inviai un messaggio ad Harry quando ci sedemmo nell'aereo, era lui a doverci venire a prendere all'aeroporto e mi aveva ordinato di avvisarlo.

Il volo fu parecchio noioso, insomma Niall era seduto accanto a me, ma era come se non ci fosse. Era parecchio silenzioso, non da lui. Era sempre così sorridente, metteva allegria anche solo guardandolo, doveva essere qualcosa di parecchio grave per farlo turbare in quel modo. Fortunatamente il volo durò solo un'ora, così dopo aver letto e ascoltato un po' di musica arrivammo all'aeroporto di Stansted.

Ero arrivata.

Un anno dopo, ero di nuovo lì.

Non riuscivo quasi a crederci. Da quando avevo rotto con Zayn, mi ero promessa di non esserci più tornata, avevo altri programmi per l'estate, ma i ragazzi, Cleo e mio fratello, mi avevano letteralmente pregata di tornare da loro.

C'era ancora qualcuno che sentiva la mia mancanza, dopotutto.

"Ehi biondino, tutto bene? Non hai detto una parola durante il viaggio" enunciai camminando verso l'uscita dell'aeroporto.

"Eh? Sto bene", rispose seguendomi.

"Non mi convinci, ti conosco benissimo. C'è qualcosa che non va? Non sei contento di essere qui? Perché se è per questo nemmeno io, ma se vuoi possiamo andar.."

Abbie Allison Styles 2 -Love me again-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora